Completamente congelata

[anto87]

ciao! nel senso che penso che in fondo l'ansia, il disagio siano la manifestazione fisica di una richiesta di ascolto, una sorta di allarme, credo che tu abbia davvero un bagaglio di risorse enorme e ci credo che stai tanto male, penso di aver vissuto qualcosa di molto simile, credo sia la paura che blocca e la paura e' irrazionale, nessuno per quanto forte penso sia in grado di risolverla con un atto di volonta', e' l'amore che puo' scioglierla e ci vuole pazienza e fiducia xke' come vedi in tanti possono capire il tuo dolore, ciaooo

[AnimaInLacrime]

ciao! nel senso che penso che in fondo l'ansia, il disagio siano la manifestazione fisica di una richiesta di ascolto, una sorta di allarme, credo che tu abbia davvero un bagaglio di risorse enorme e ci credo che stai tanto male, penso di aver vissuto qualcosa di molto simile, credo sia la paura che blocca e la paura e' irrazionale, nessuno per quanto forte penso sia in grado di risolverla con un atto di volonta', e' l'amore che puo' scioglierla e ci vuole pazienza e fiducia xke' come vedi in tanti possono capire il tuo dolore, ciaooo

Ho capito, ho capito!
Nel senso che questo stato di malessere (ansia+ disagio+ tutto il resto) è un po' come un mal di testa che però ti permette di scoprire una malattia, tanto per estremizzare.

Hai detto un'altra cosa giusta. IRRAZIONALE.
Questa è una parola che personalmente detesto. Io odio non riuscire ad avere il controllo, quando entro nella sfera dei sentimenti capirai bene che controllare è impossibile quindi io impazzisco.
Ti giuro che certe volte mi sento come un chirurgo. Tento di sviscerare al massimo le mie emozioni, i miei sentimenti per cercare di capire perché penso questo, perché provo questo contro ogni logica possibile, perché ho bisogno di affetto ma non riesco ad affezionarmi.
Mi fa impazzire questa cosa... E complica ovviamente il mio stato.

Mi hai dato degli spunti su cui riflettere,
ti ringrazio

[TheFlavor]

Sto vivendo la tua stessa situazione, ho una sorta di "blocco", non capisco il motivo, sono sempre stato più o meno così (forse di più negli ultimi anni)... ho cercato di uscire con qualche vecchio amico d'infanzia ma non mi ci sono trovato ne bene e ne male, mi sentivo un pesce fuor d'acqua, nonostante le pressioni dei miei per cercarli ancora io ho preferito lasciar perdere, questi miei "amici" non si fanno sentire mai... a natale mi mandano un messaggio di auguri e poi il resto dell'anno chi s'è visto s'è visto .
Anche con le nuove persone che conosco oltre a parlare quei 2 minuti non riesco ad andare oltre, c'è sempre questo "blocco", non so se è l'insicurezza, la timidezza o la mia "nuvola dell'impiegato" detta comunemente sfiga che mi perseguita ... Una cosa che posso consigliarti è di pensare o fare ciò che ti piace quando sei un pò giù o quando sei un pò nervosa, per esempio io quando sto male ascolto musica e mi risollevo il morale (come sto facendo in questo momento mentre scrivo )

[AnimaInLacrime]

Sto vivendo la tua stessa situazione, ho una sorta di "blocco", non capisco il motivo, sono sempre stato più o meno così (forse di più negli ultimi anni)... ho cercato di uscire con qualche vecchio amico d'infanzia ma non mi ci sono trovato ne bene e ne male, mi sentivo un pesce fuor d'acqua, nonostante le pressioni dei miei per cercarli ancora io ho preferito lasciar perdere, questi miei "amici" non si fanno sentire mai... a natale mi mandano un messaggio di auguri e poi il resto dell'anno chi s'è visto s'è visto .
Anche con le nuove persone che conosco oltre a parlare quei 2 minuti non riesco ad andare oltre, c'è sempre questo "blocco", non so se è l'insicurezza, la timidezza o la mia "nuvola dell'impiegato" detta comunemente sfiga che mi perseguita ... Una cosa che posso consigliarti è di pensare o fare ciò che ti piace quando sei un pò giù o quando sei un pò nervosa, per esempio io quando sto male ascolto musica e mi risollevo il morale (come sto facendo in questo momento mentre scrivo )

Hai descritto esattamente quello che ho vissuto io. Una tragedia. Negli ultimi 4 anni e mezzo avrò incontrato centinaia di persone (frequentavo una facoltà dove solo il primo anno contava 900 studenti) ma nessuno, e non esagero, mi ha mai suscitato affetto/amore. Ci sono o meno non mi cambiava.
E mi vergogno perché certe volte mi sforzavo di farmi viva, di uscire con loro, qualche ragazzo l'ho pure baciato ma niente. E' stato come se non avessi cuore. O meglio c'è ma solo per soffrire.

Lo faccio già ma grazie della dritta. Ho capito che certe volte l'infelicità, quel momento in cui ti manca l'aria e hai una gran voglia di piangere, urlare e magari buttarti dal balcone (autobiografia), è un attimo Stringi i denti, mangia il cioccolato, fai 2 minuti di squat, guarda una puntata del tuo telefilm preferito, inizia a scrivere una storia e a pubblicarla su un sito di fanfiction, poi ti accorgi che puoi respirare bene, che il balcone è meglio usarlo per prendere una boccata d'aria e che se vuoi piangere fallo per sfogarti e alleggerirti senza singhiozzare necessariamente.

Grazie delle tue parole