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Oggi ho avuto una seduta di psicoterapia. Parlando con la dottoressa le ho detto come mi senta oppresso dal peso di vivere, dopo ormai tanti anni mi sono convinto che la mia vita è sofferenza. Lei mi ha detto che la vita è dura per tutti. Sono rimasto un po' deluso da questa risposta, se la vita è così difficile per tutti allora non c'è speranza di una vita migliore, al massimo posso ambire a saper sopportare meglio il peso della vita come fanno tutti gli altri.

C'è qualcuno di voi che ritiene che invece la vita possa anche essere bella, che ci siano persone veramente felici di vivere?

Ciao, cosa ti aspettavi come risposta? Ha ragione, la vita è difficile per tutti ed i problemi ce li abbiamo tutti, ciò non toglie che possono esserci dei momenti felici nella nostra vita.
Credo che questi episodi determinino la vita nel suo complesso, non si può dare una definizione assoluta, ma una definizione argomentata e questi argomenti tendono a descrivere degli episodi.
La vita è bella? La vita è bella perchè ho una donna che amo. La vita è brutta? La vita è brutta perchè non trovo un lavoro e faccio la fame.
I problemi possono essere risolti e ce ne saranno di altri, sicuro, però ci saranno anche le gioie (anche se non riusciamo a carpirle molte volte).
Ci sono persone veramente felici di vivere? La mia risposta è si, perchè una cosa vince su tutto...

Si, certo che ci sono persone felici

Hanamichi ha scritto:Ci sono persone veramente felici di vivere? La mia risposta è si, perchè una cosa vince su tutto...

Quale sarebbe questa cosa? l'amore? Dio?

ivandal ha scritto:Sono rimasto un po' deluso da questa risposta.

Di risposte deludenti come questa ne dirà ancora.

ivandal ha scritto:

Hanamichi ha scritto:Ci sono persone veramente felici di vivere? La mia risposta è si, perchè una cosa vince su tutto...

Quale sarebbe questa cosa? l'amore? Dio?

Cosa vince su tutto secondo te?

PS: La risposta della terapeuta avrebbe fatto incavolare chiunque, però, sempre meglio del moralismo spiccio che dell'inammissibile verità soggettiva, la mia ormai ex terapeuta se n'è uscita fuori con frasi del tipo "A volte è difficile parlare con te" oppure "Hanamichi, a volte mi sono sentita con le spalle al muro"...la mia risposta fu una grossa e grassa risata (a fine seduta ovviamente, lì per lì me la sono cavato co sta faccia )

Hanamichi ha scritto:

ivandal ha scritto:

Hanamichi ha scritto:Ci sono persone veramente felici di vivere? La mia risposta è si, perchè una cosa vince su tutto...

Quale sarebbe questa cosa? l'amore? Dio?

Cosa vince su tutto secondo te?

la morte

ivandal ha scritto:

Hanamichi ha scritto:

ivandal ha scritto:

Hanamichi ha scritto:Ci sono persone veramente felici di vivere? La mia risposta è si, perchè una cosa vince su tutto...

Quale sarebbe questa cosa? l'amore? Dio?

Cosa vince su tutto secondo te?

la morte

No, proprio non direi. La morte cancella tutto, ma sicuro non vince su niente inquanto è il nulla, come fa il nulla a vincere su un qualcosa di concreto o per meglio dire su qualcosa che altro non è che una reazione chimica o un impulso elettrico inviato dai nostri neuroni? Non ci siamo, io parlo di cose comprensibile, oltre all'aspetto fisiologico, della morte non sappiamo nulla.
Ammettiamo la tua risposta, tu cosa sai della morte? Come fai a sapere quel che ti aspetta? Se fosse anche peggio della vita che stai vivendo? l'anima intrappolata in un corpo seppellito sottoterra alla mercè dei vermi magari, avere la consapevolezza di deteriorarsi in un corpo dal quale non si può uscire, al buio, tanto per buttare un'ipotesi...

Dunque, cosa vince su tutto (in questa vita terrena)?

L'amore, quello decente. Amor vincit omnia, et nos cedemus amori

Non so molto di felicità,perché potrei dire di non averla mai davvero conosciuta. Ma ritengo che la felicità possa essere solo in rari casi una condizione stabile,in quanto l'uomo mediocre,per natura,non riesce ad accontentarsi dei quello che ha,ma è sempre spinto da nuovi stimoli. La felicità consiste in brevi attimi,del tutto illusori visto che saranno sostituiti da nuove emozioni non appena si riprenderà coscienza del proprio destino perché,come dici tu,la morte vince anche l'ottimismo.Eppure non dobbiamo pretendere qualcosa di duraturo,perché niente nell'uomo lo è,neanche la sua stessa vita,perciò dovremmo provare a trovare in quegli attimi di perfezione,anche se passeggeri,il senso delle nostre fatiche.
Ma penso anche che alcune persone particolarmente sagge potrebbero superare questa condizione umana,raggiungendo una felicità stabile grazie all'accettazione di loro stessi e la fiducia in un'ideale universale che possa superare la morte stessa.Ad esempio io non sono credente,ma la fede potrebbe essere un modo per raggiungere una condizione del genere.Altri suggerimenti non ne ho,altrimenti avrei risolto molti miei problemi