buonasera a tutti,
vi espongo un dubbio che spesso assale me (come credo un pò tutte le persone che vivono momenti difficili).
A parte la difficoltà di tessere amicizie profonde o relazioni spesso il problema è aprirsi alle persone che si sono avvicinate.
Mi spiego meglio.
Ogni volta che penso di esternare le mie difficoltà con un amica (mi trovo molto meglio a parlare dei miei problemi con le ragazze piuttosto che con i ragazzi ma questo non c'entra granchè) una voce nella mia testa mi dice:
"tu sei il tuo problema e nulla di più, se ora gliene parli anche questa persona ogni volta che ti vedrà penserà che tu sei il tuo problema e farà ogni cosa in funzione di questo."
Mi piace, quando posso, rendermi utile e aiutare gli altri e probabilmente per questo non tollero l'idea di sentirmi compatito o trattato come un bambino da consolare.
Si arriva quindi che quando sto male o i miei problemi affiorano nella mia mente mi chiudo nel mutismo e nel cattivo umore che puntuale come il treno delle 17.54 quando sei sdraiato sui binari ti travolge in pieno.
Non penso sia un meccanismo mentale strano, anzi suppongo sia abbastanza comune per chi soffre fare fatica ad aprirsi anche con le persone più disponibili.
Un'altro problema sta poi nel fatto che come ho scritto preferisco relazionarmi con ragazze che con ragazzi quando si parla di queste cose, e quindi cosa fare se la ragazza in questione ha un ragazzo?
Ovviamente non voglio apparire come una persona sofferente da consolare sia per i motivi sopracitati sia perchè potrebbe essere visto come un tentativo di attirare attenzione su di se per ottenere "qualcosa" nonostante l'amica sia già occupata (Cosa che NEL MODO PIU' ASSOLUTO NON CERCO E NON CERCHERO' MAI).
Non penso onestamente che possa apparire qualcuno con la bacchetta magica a risolvere tutto, ne penso di ottenere una guida che dica: fai così, così e così. Ho semplicemente voglia di parlarne e capire a quanti capita questa situazione e come ci si relazionano loro.
Grazie per l'attenzione.