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Sono provato, sono distrutto. Sono troppo forti, il loro essere superficiali, il loro saper sempre tutto a prescindere, perchè "si fa così" e perchè "gli altri lo fanno".
I parenti non si scegliono ma si devono accettare. Io questo non lo accetto.
Il loro falso intento di aiutare ha sempre peggiorato la situazione, loro non sanno quello che ho bisogno. Si sentono in dovere di intervenire ma per fare cosa? tanto per fare.
Il mio destino legato ad una lettera. Il pretesto buono per non farmi vedere più da queste persone.
Per trovare la felicità bisogna inevitabilmente passare dal dolore. Perchè?
Secondo me il dolore porta solo altro dolore e non si può pensare che tutti abbiano lo stesso risultato da ottenere. Io voglio ciò che non vogliono altri.

Questo male di vivere, deve sparire altrimenti non cè scampo ad una non-vita.
Questo è il mio unico obbligo da rispettare. Questa è la mia intenzione da perseguire. Tutto il resto è opinabile.

guerrierofloreale ha scritto:Sono provato, sono distrutto. Sono troppo forti, il loro essere superficiali, il loro saper sempre tutto a prescindere, perchè "si fa così" e perchè "gli altri lo fanno".
I parenti non si scegliono ma si devono accettare. Io questo non lo accetto.

Beh, non è che non puoi accettarlo, devi darti un po di pace e basta.
I parenti non si scelgono ma si devono accettare...pur non condividendo i loro pensieri ed opinioni senza farsi troppe paranoie.
Stai tranquillo, la situazione coi parenti da me è la stessa, ma sono io che mi sto facendo rispettare e lasciar stare con la calma ma non credere che sia tutto immediato.

Il loro falso intento di aiutare ha sempre peggiorato la situazione, loro non sanno quello che ho bisogno. Si sentono in dovere di intervenire ma per fare cosa? tanto per fare.

Che c'è di più semplice di spiegarglielo tu, con la calma e senza alzare il dito, se non lo capiscono?
Dialogate e risolvete, se non c'è il dialogo non può andare che sempre peggio.

Per trovare la felicità bisogna inevitabilmente passare dal dolore. Perchè?
Secondo me il dolore porta solo altro dolore e non si può pensare che tutti abbiano lo stesso risultato da ottenere. Io voglio ciò che non vogliono altri.

Perché è dopo il dolore e la fatica che ti godi appieno la felicità e non ti passa per la mente di rovinarla con altro.
Chi ha tutto subito e senza dolore non si rende nemmeno conto di quello che ha.
Nessuno pretende che tutti abbiano lo stesso risultato, perché si dovrebbe banalizzare ciò?

Questo male di vivere, deve sparire altrimenti non cè scampo ad una non-vita.
Questo è il mio unico obbligo da rispettare. Questa è la mia intenzione da perseguire. Tutto il resto è opinabile.

Ti auguro di trovare la strada

I parenti non si devono accettare. Non sei obbligato.
Ci sono, è vero. Ma per esperienza ho scoperto che i legami di sangue spesso sono fragili come la neve al sole.
Mio zio se mi incrocia per strada cambia marciapiede pur di non salutarmi...
Mia nonna paterna mi ha diseredato ed è stata 2 anni senza neanche più rivolgermi la parola.
Mio padre non sa nemmeno se son vivo o morto e non gli interessa più di tanto.
L'elenco dei parenti paterni che mi hanno scaricato potrebbe continuare a lungo ma non voglio annoiare nessuno.

Io ho fatto un brutto gesto in casa di mia nonna paterna, e una volta uscito non sono più voluto tornare.
Tante volte la gente ti trasforma in quello che si odia.
Nella mia famiglia ognuno ha il suo antagonista dai tempi della separazione dei miei genitori.

Ma qui non si intende la felicità nelle questioni materiali.
Io so che se continuerò a fare ciò che mi fa star male, continuerò a star male.

guerrierofloreale ha scritto:Ma qui non si intende la felicità nelle questioni materiali.
Io so che se continuerò a fare ciò che mi fa star male, continuerò a star male.

Cioè?

Vuol dire che dal male può venire solo altro male.

guerrierofloreale ha scritto:Vuol dire che dal male può venire solo altro male.

Non puoi scegliere?

Sì, la possibilità c'è . Fare ciò che porta felicità.

I parenti non si possono scegliere ma non sei obbligato a tenerli accanto a te .
A me fa male aver perduto l'amicizia e la quotidianita' con una persona cara ma non ho nessuno sconforto o senso di colpa a non cercare piu' i miei genitori ed a non volerli piu' al mio fianco.


Hai ragione quando dici che non bisogna trovare la felicita' passando dal dolore , non siamo nati Masochisti .