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Completamente congelata

MessaggioInviato: 05/02/2016, 15:22
da AnimaInLacrime
Probabilmente quello che sto per scrivere è dettato dal primo giorno di ciclo che mi sta tenendo ormonalmente sotto scacco.

Da qualche anno a questa parte, ho riscontrato proprio un grosso ostacolo nell'instaurare rapporti personali, di amicizia o di qualcosa di più.
Mi sento come bloccata. Ci sono momenti in cui non soffro molto di questa cosa, anzi mi trovo bene da sola, con i miei pensieri, con le mie abitudini, con i miei impegni, lo studio, la palestra, qualche lavoretto che mi capita di fare. Altre volte, come oggi, questa cosa mi pesa. Mi pesa non riuscire a provare affetto e amore.

Il modus operandi è sempre lo stesso.
Conosco qualcuno, parliamo magari scopriamo interessi comuni, tutto bene ma io non riesco ad affezionarmi completamente. Se poi arriva il "ti voglio bene" , io scoppio in lacrime. Un pianto disperato spesso e volentieri accompagnato da singhiozzi. Non ne capisco la natura e non riesco a spiegarmelo ma succede.
Sento la mancanza di affetti ma non riesco a crearli.
Qualcuno mi chiama regina delle nevi. Io algida non lo sono mai stata, adesso mi rendo conto di esserlo.
Forse non sono riuscita a trovarmi veramente bene con nessuno, per un motivo o per un altro. Sta di fatto che la situazione non cambia.

Qualcosa di simile accade con i ragazzi.
Da qualche settimana sto uscendo con un ragazzo che mi è stato presentato. Lo conosco da agosto ma avevo sempre rifiutato di uscirci proprio perchè non sentivo nulla, non avevo proprio la voglia di conoscerlo ma non perché lo considerassi stupido o chissà cosa. Da poco abbiamo iniziato ad uscire insieme da soli, poche volte ma io non sento niente per lui, come non ho sentito niente per nessuno.
E' simpatico e in sua presenza non sto male ma non sento niente. C'è o non c'è non mi cambia, non ho voglia di sentirlo, non ho voglia di vederlo. Se succede non mi dispiace certo ma non ne sento il bisogno.

Ci provo ad uscire con le persone, a parlare. Sono, per qualche motivo, abbastanza socievole e mi riesce abbastanza facile attaccare bottone ma non riesco ad andare oltre la conoscenza iniziale.

Più passa il tempo e più però questo mi fa star male. Mi sento un pezzo di ghiaccio e ho paura che questa patina di ghiaccio non se ne andrà mai.
Non riesco a legare, davvero, a costruire legami importanti con le persone, non ci riesco. Ci provo ma non ci riesco. E in certi momenti sto davvero male.
Mi ripeto sempre che la tristezza è momentanea e che si tratta solo di resistere e che passerà. Succede, passa ma poi si ripresenta... E io non so che fare.

Il problema va risolto e io non so come fare... Come faccio a sbloccarmi? Pensavo che "forzarmi" a frequentare persone mi avrebbe aiutata invece non sento nulla...

Ho paura...
:(

Completamente congelata

MessaggioInviato: 05/02/2016, 16:14
da emmeffe
Immagino tu abbia subito qualche "trauma" che ti ha bloccato, un tradimento da parte di qualcuno di cui ti fidavi e che tu ne abbia sofferto molto. Da qui la tua tendenza a mantenere le distanze....
Secondo me, ma è solo la mia opinione, devi provare a chiudere col passato. I dispiaceri che hai avuto sono ormai acqua passata. Da' la possibilità ai nuovi rapporti di costruire qualcosa di nuovo. Che sia positivo o negativo non possiamo saperlo se non vivendo il momento, e cercando di non crearci troppe aspettative!
Io mi son fatta l'idea che non sono le persone a deluderci, ma le aspettative che noi abbiamo nei loro confronti. Gli altri sono quello che sono e se noi riuscissimo ad accettarli nella loro interezza, vivremmo senz'altro meglio i rapporti interpersonali. Ma forse sto divagando....

Completamente congelata

MessaggioInviato: 05/02/2016, 16:59
da Cameliablu
Ciao AnimainLacrime. Concordo con Emmeffe sul punto del "trauma". Probabilmente hai avuto qualche grossa delusione e quindi adesso non riesci più ad affezionarti a nessuno. Se fosse cosi, ti comprendo perchè è successo anche a me, non sono arrivata ai tuoi livelli però. :) In ogni caso, se ti va di parlarne, scrivimi pure. :)

Completamente congelata

MessaggioInviato: 05/02/2016, 22:13
da AnimaInLacrime
emmeffe ha scritto:Immagino tu abbia subito qualche "trauma" che ti ha bloccato, un tradimento da parte di qualcuno di cui ti fidavi e che tu ne abbia sofferto molto. Da qui la tua tendenza a mantenere le distanze....
Secondo me, ma è solo la mia opinione, devi provare a chiudere col passato. I dispiaceri che hai avuto sono ormai acqua passata. Da' la possibilità ai nuovi rapporti di costruire qualcosa di nuovo. Che sia positivo o negativo non possiamo saperlo se non vivendo il momento, e cercando di non crearci troppe aspettative!
Io mi son fatta l'idea che non sono le persone a deluderci, ma le aspettative che noi abbiamo nei loro confronti. Gli altri sono quello che sono e se noi riuscissimo ad accettarli nella loro interezza, vivremmo senz'altro meglio i rapporti interpersonali. Ma forse sto divagando....


No, non stai divagando. Tutto quello che hai scritto è giusto e vero.
Non so come reagire, è passato molto tempo dal "trauma" (che è costituito da un insieme di delusioni da parte di persone importanti per me).
Più tempo passa e peggio io mi sento perché vado in panico. Penso che le cose non miglioreranno mai...

Forse hai ragione, magari qualche volta abbiamo troppe aspettative che quasi sempre si scontrano che l'opposta realtà. Oggi io aspettative non ne ho. Manco quelle purtroppo :(... Mi sento sfiduciata nei confronti del mio futuro sentimentale...

Completamente congelata

MessaggioInviato: 05/02/2016, 23:25
da emmeffe
Non esserlo. E' difficile lo so. Ma provaci. Non mollare, abbi un atteggiamento più positivo e fiducioso. Fallo per te stessa!
Infondo io penso che tutte le avversità che incontriamo sulla nostra strada sono benedizioni, perché ci fanno diventare più forti

Completamente congelata

MessaggioInviato: 06/02/2016, 1:25
da 9teen95
AnimaInLacrime ha scritto:Ci sono momenti in cui non soffro molto di questa cosa, anzi mi trovo bene da sola, con i miei pensieri, con le mie abitudini, con i miei impegni, lo studio, la palestra, qualche lavoretto che mi capita di fare. Altre volte, come oggi, questa cosa mi pesa. Mi pesa non riuscire a provare affetto e amore.

Se poi arriva il "ti voglio bene" , io scoppio in lacrime. Un pianto disperato spesso e volentieri accompagnato da singhiozzi. Non ne capisco la natura e non riesco a spiegarmelo ma succede.

Ci provo ad uscire con le persone, a parlare. Sono, per qualche motivo, abbastanza socievole e mi riesce abbastanza facile attaccare bottone ma non riesco ad andare oltre la conoscenza iniziale.

Più passa il tempo e più però questo mi fa star male. Mi sento un pezzo di ghiaccio e ho paura che questa patina di ghiaccio non se ne andrà mai.


Ciao. il tuo topic mi ha colpito molto e io stesso mi ritrovo in alcune di queste cose...

Negli ultimi anni, complice la crescita e le scelte di vita, mi sono ritrovato quasi completamente appiattito nei rapporti. Questo succede soprattutto con persone che conosco da poco: esco con una persona nuova, riesco a comportarmi adeguatamente ma non lo vivo come un reale interesse.
Sono uscito con una ragazza molto bella che era interessata a me. Tutto ciò che sono stato in grado di fare è stato analizzarla mentalmente dopo quello che mi aveva raccontato di lei e del suo precedente rapporto e metterle in mano tutto il necessario per passare a quello successivo (non so se mi spiego): immagina che lasci il tuo ex fidanzato; incontri un altro ragazzo e lui ti fa capire come, su un piano diverso, è stato lasciato dall'ultima fidanzata più o meno per gli stessi motivi. Inoltre, ormai ha avuto tempo per analizzarlo a fondo e ti porge su un piatto d'argento il tuo discorso arricchito da ulteriori dettagli che non avevi menzionato ma tu stessa hai in testa. Inoltre ti dice quello di cui secondo lui hai bisogno, che non è lui anche se lui vorrebbe te, e tu scegli di seguire proprio quella direzione. Mi aspettavo che andasse così ed è andata proprio così. Da quell'episodio la cosa mi ha colpito ancor di più ed ho iniziato a chiedermi molte cose con più frequenza....

Perché mi faccio scivolare tutto addosso? Perché, anche in casi come questo, dove la mia convenienza sarebbe remare a mio favore, la mia unica necessità interiore è quella di far fronteggiare a chi ho davanti una realtà ancora più schietta di quella che conoscono, per poi ritirarmi di nuovo nel mio guscio e non voler condividere davvero il mio spazio, quando in altri momenti penso di volerlo fare?
Le persone mi parlano e non mi viene istintivo avere una reazione, l'espressione sul mio viso resta la stessa. Quell'espressione facciale tipo "ti ascolto, ti studio" :mmm2:
Non riesco neanche a piangere invece io, di tanto in tanto sopratutto in solitudine mi prendono emozioni forti ma piangere proprio non ci riesco quasi mai, al limite inizio a tremare un po'.
Anch'io ho paura mi si stia ghiacciando il cuore sempre di più, credo sia una scorza che costruiamo inconsciamente per non farci coinvolgere e automaticamente non rischiare di essere delusi. Non credo di avere una buona risposta che possa esserti d'aiuto ma volevo condividere con te questi miei stati d'animo che mi fanno sentire un po' come hai descritto tu nel topic... Mi sembra di cambiare la persona che sono ogni giorno ma questo lo vedo come una cosa positiva in realtà...
"ora mi disconosco, forse ce l'ho fatta"

Completamente congelata

MessaggioInviato: 06/02/2016, 1:59
da AnimaInLacrime
Cameliablu ha scritto:Ciao AnimainLacrime. Concordo con Emmeffe sul punto del "trauma". Probabilmente hai avuto qualche grossa delusione e quindi adesso non riesci più ad affezionarti a nessuno. Se fosse cosi, ti comprendo perchè è successo anche a me, non sono arrivata ai tuoi livelli però. :) In ogni caso, se ti va di parlarne, scrivimi pure. :)


Grazie della tua offerta, potrei approfittarne :)

Completamente congelata

MessaggioInviato: 06/02/2016, 2:12
da AnimaInLacrime
emmeffe ha scritto:Non esserlo. E' difficile lo so. Ma provaci. Non mollare, abbi un atteggiamento più positivo e fiducioso. Fallo per te stessa!
Infondo io penso che tutte le avversità che incontriamo sulla nostra strada sono benedizioni, perché ci fanno diventare più forti


Io invece penso che non sempre ciò che non ci uccide ci fortifica.
Mi viene in mente un esempio stupido da farti.
Al liceo avevo una prof di italiano che me ne diceva di tutti i colori, mi interrompeva ogni due parole e mi criticava senza che avessi il tempo di parlare, mi faceva domande ambigue e quando chiedevo delucidazioni in merito rispondeva "il senso della domanda lo devi capire tu" quando credimi era impossibile capirlo. Una volta mi sono sentita dare della scema davanti ad una ventina di 18enni perché senza che avessi possibilità di giustificare la mia frase.
Lei cercava di spronarmi, a suo modo, voleva farmi uscire dal mio guscio di robot infallibile. Alla fine mi spiegò tutto, raccontandomi che si rivedeva in me e che voleva portare alla luce il mio potenziale. Io l'ho capito ma quel modo di fare con me non funzionava, anzi. Ha raso al suolo tutte le certezze che avevo sulla mia persona, sul mio metodo di studio, facendomi scivolare sempre più giù e costringendomi a fare qualcosa che non facevo nemmeno alle elementari: imparare a memoria.
Tralasciando i risvolti di questa storia, voglio dire che quel modo di fare magari ha funzionato su decine di ragazzi mentre su di me (e sicuramente altre decine di ragazzi) non ha funzionato.
Per questo penso che spesso quello che non ci uccide ci rende solo più s+ronzi, ci irrigidisce o magari qualcuno viene ancora più indebolito.
Il mio trauma, adotto questo termine, non mi ha resa più forte, non mi rende più forte. Mi ha resa solo più insicura, fragile e apatica nel senso più letterale del termine.

Diceva una canzone che mi piace tanto che ci sono al mondo persone forti, che non si rompono mai e che non hanno mai bisogno di una mano, mentre invece ci sono altri che sono nati per brillare che non ce la fanno da soli, vanno protetti e hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro.
Non dico che avrei voluto solo carezze e baci ma ecco se fossero stati più frequenti non sarei diventata una brutta persona, cattiva e delinquente.

:)

Completamente congelata

MessaggioInviato: 06/02/2016, 2:24
da AnimaInLacrime
9teen95 ha scritto:Ciao. il tuo topic mi ha colpito molto e io stesso mi ritrovo in alcune di queste cose...

Negli ultimi anni, complice la crescita e le scelte di vita, mi sono ritrovato quasi completamente appiattito nei rapporti. Questo succede soprattutto con persone che conosco da poco: esco con una persona nuova, riesco a comportarmi adeguatamente ma non lo vivo come un reale interesse.
Sono uscito con una ragazza molto bella che era interessata a me. Tutto ciò che sono stato in grado di fare è stato analizzarla mentalmente dopo quello che mi aveva raccontato di lei e del suo precedente rapporto e metterle in mano tutto il necessario per passare a quello successivo (non so se mi spiego): immagina che lasci il tuo ex fidanzato; incontri un altro ragazzo e lui ti fa capire come, su un piano diverso, è stato lasciato dall'ultima fidanzata più o meno per gli stessi motivi. Inoltre, ormai ha avuto tempo per analizzarlo a fondo e ti porge su un piatto d'argento il tuo discorso arricchito da ulteriori dettagli che non avevi menzionato ma tu stessa hai in testa. Inoltre ti dice quello di cui secondo lui hai bisogno, che non è lui anche se lui vorrebbe te, e tu scegli di seguire proprio quella direzione. Mi aspettavo che andasse così ed è andata proprio così. Da quell'episodio la cosa mi ha colpito ancor di più ed ho iniziato a chiedermi molte cose con più frequenza....

Perché mi faccio scivolare tutto addosso? Perché, anche in casi come questo, dove la mia convenienza sarebbe remare a mio favore, la mia unica necessità interiore è quella di far fronteggiare a chi ho davanti una realtà ancora più schietta di quella che conoscono, per poi ritirarmi di nuovo nel mio guscio e non voler condividere davvero il mio spazio, quando in altri momenti penso di volerlo fare?
Le persone mi parlano e non mi viene istintivo avere una reazione, l'espressione sul mio viso resta la stessa. Quell'espressione facciale tipo "ti ascolto, ti studio" :mmm2:
Non riesco neanche a piangere invece io, di tanto in tanto sopratutto in solitudine mi prendono emozioni forti ma piangere proprio non ci riesco quasi mai, al limite inizio a tremare un po'.
Anch'io ho paura mi si stia ghiacciando il cuore sempre di più, credo sia una scorza che costruiamo inconsciamente per non farci coinvolgere e automaticamente non rischiare di essere delusi. Non credo di avere una buona risposta che possa esserti d'aiuto ma volevo condividere con te questi miei stati d'animo che mi fanno sentire un po' come hai descritto tu nel topic... Mi sembra di cambiare la persona che sono ogni giorno ma questo lo vedo come una cosa positiva in realtà...
"ora mi disconosco, forse ce l'ho fatta"


Mi dispiace molto...
Certe volte mi trovo a pensare che vorrei che la bilancia oscillasse ogni tanto, solo un pochino, per provare di nuovo qualcosa, per avere di nuovo la voglia.

Ti racconterò una cosa che forse ti farà ridere. Tempo fa frequentavo un ragazzo che ovviamente non mi piaceva. Per un anno ci siamo tenuti in contatto e per tutto quel tempo io ho tenuto una lista di pro e contro, di cose che mi piacevano di lui e altre che non mi piacevano, come se stessi parlando di comprare una macchina. Tutto troppo razionale, troppo stupidamente razionale. Ho bisogno di sentire qualcosa, ho bisogno di sentire l'affetto crescermi dentro verso le persone, verso il mondo e di contro anche verso di me.
Quel ragazzo, come quello di adesso, non mi piace, non mi fa sentire niente. Lo sai perché ho accettato di uscirci, con il primo almeno? Perché avevo paura della solitudine e del parlottare della gente. Speravo poi che frequentare qualcuno mi avrebbe riportata alla vita ma non è successo. Non succede mai.

Io invece meno mi riconosco e più paura mi viene. Se smetto di essere io perdo l'unica certezza che ho. Io voglio tornare ad essere io, quella che faceva follie senza troppe remore ma anche piccoli passi senza troppe riflessioni.
Dice la firma di emmeffe: "Colui che ha bisogno di riflettere completamente prima di fare un passo, trascorrerà tutta la vita su di una gamba sola". Ed è verissimo. Io sono diventata questa.

Piangere è d'aiuto. Ti scrivo dopo aver passato quasi un paio di orette a piangere. Mi sento un po' meglio così, almeno scarico un po' di tristezza.
Posso consigliarti di provare a stimolare il pianto?
Io guardo tre episodi di tre serie tv per "stimolarmi" o meglio per aiutarmi a piangere. 5x03 di Glee, 9x24 di HIMYM e infine 11x21 di Grey's Anatomy.
Piango con loro e poi piango da sola...

Buona notte :)

Completamente congelata

MessaggioInviato: 06/02/2016, 2:49
da 9teen95
AnimaInLacrime ha scritto:1) Ho bisogno di sentire qualcosa, ho bisogno di sentire l'affetto crescermi dentro verso le persone, verso il mondo e di contro anche verso di me.

2) Io invece meno mi riconosco e più paura mi viene. Se smetto di essere io perdo l'unica certezza che ho. Io voglio tornare ad essere io, quella che faceva follie senza troppe remore ma anche piccoli passi senza troppe riflessioni.

3) "Colui che ha bisogno di riflettere completamente prima di fare un passo, trascorrerà tutta la vita su di una gamba sola". Ed è verissimo. Io sono diventata questa.

4) Piangere è d'aiuto. Ti scrivo dopo aver passato quasi un paio di orette a piangere. Mi sento un po' meglio così, almeno scarico un po' di tristezza.
Posso consigliarti di provare a stimolare il pianto?
Io guardo tre episodi di tre serie tv per "stimolarmi" o meglio per aiutarmi a piangere. 5x03 di Glee, 9x24 di HIMYM e infine 11x21 di Grey's Anatomy.
Piango con loro e poi piango da sola...

5) Buona notte :)


1) sai che invece a me fa l'effetto opposto? Questa "patina di ghiaccio" come la definisci tu alla fine è una corazza che ci mettiamo involontariamente, il nostro corpo e la nostra anima si difendono dalle ingiustizie o dalle marce delusioni che hanno già dovuto subire/affrontare, e hanno paura di rivivere in chiavi diverse. Per me questo strato di ghiaccio, che nel tempo si dovrebbe condensare in blocchi sempre più grossi se non si cambia la situazione, è un'arma in più per raggiungere gli obiettivi più lontani della nostra vita.

2) Non so in che contesto tu viva o quanti anni tu abbia, non so cosa sia cambiato anche intorno a te oltre che dentro te nel corso del tempo ma... siamo il frutto dei nostri pensieri. Quello che pensi, quello diventi. Mi dispiace non saperlo esporre troppo bene come discorso... Una volta che apri una porta, più volte ci ripassi attraverso più è facile che memorizzi il percorso e diventi una strada abituale, spesso necessaria per passare da un pensiero all'altro. Non credere che questo cambiamento di te sia brutto! Se non provi affetto per chi ti circonda forse è ora per te di concentrarti sull'affetto verso te stessa. Tutti noi abbiamo bisogno di persone di fiducia, persone che ci ascoltino e ci diano energia e altre persone cui trasmettere energia... Ma è con noi stessi che ci alziamo la mattina ed andiamo a dormire la sera, solo noi stessi ci conosciamo in fondo all'anima e... anche no! Per citare una frase di Pirandello "di ciò che io posso essere per me stesso, non solo voi non potete sapere nulla, ma neppure io stesso." E' plausibile che non ami gli altri ma io la vedrei così... In questo periodo c'è più spazio nel tuo cuore per te stessa!

3) la sua firma racchiude in una frase un discorso profondissimo che mi faccio spesso e cui non avevo mai pensato sintetizzandolo così in breve... E' proprio vero. Anch'io sono diventato così ma devo dire che nell'ultimo mese mi sono mosso nella direzione opposta, c'è anche da dire che la mia vita ha subito un cambiamento d'abitudini alimentari e simili.

4) C'è una canzone che ascolto quasi ogni giorno... che ad un certo punto dice "quando la guardo dentro gli occhi scuri vedo il vuoto / come uno squalo bianco, durante un maremoto" a me quel pezzo dopo tutto quello che esprime prima fa venire sempre un brivido lungo la schiena, non mi tengo, vado fuori sentimentalmente proprio. Spesso mi scende pure una lacrima, niente di più. Alla fine vedi, nessuno di noi due è realmente un pezzo di ghiaccio privo di sentimenti! Magari per me è difficile piangere ma comunque gioisco, soffro e mi emoziono, te dici che non riesci ad amare o affezionarti agli altri ma piangi quando qualcuno ti dice "ti voglio bene!" ed è una bellissima cosa e secondo me invece esprime molto amore. Anche se non ci si conosce davvero, anche se stiamo parlando solo tramite questo TI VOGLIO BENE!
E (non mento, giuro) scrivendoti questo 4 paragrafo mi scende una lacrima per occhio pensa, il doppio di quanto riesca a farmi quella bellissima canzone.

5) Buona notte a te, riguardati e fai il meglio per sentirti felice!!