Completamente congelata

Probabilmente quello che sto per scrivere è dettato dal primo giorno di ciclo che mi sta tenendo ormonalmente sotto scacco.
Da qualche anno a questa parte, ho riscontrato proprio un grosso ostacolo nell'instaurare rapporti personali, di amicizia o di qualcosa di più.
Mi sento come bloccata. Ci sono momenti in cui non soffro molto di questa cosa, anzi mi trovo bene da sola, con i miei pensieri, con le mie abitudini, con i miei impegni, lo studio, la palestra, qualche lavoretto che mi capita di fare. Altre volte, come oggi, questa cosa mi pesa. Mi pesa non riuscire a provare affetto e amore.
Il modus operandi è sempre lo stesso.
Conosco qualcuno, parliamo magari scopriamo interessi comuni, tutto bene ma io non riesco ad affezionarmi completamente. Se poi arriva il "ti voglio bene" , io scoppio in lacrime. Un pianto disperato spesso e volentieri accompagnato da singhiozzi. Non ne capisco la natura e non riesco a spiegarmelo ma succede.
Sento la mancanza di affetti ma non riesco a crearli.
Qualcuno mi chiama regina delle nevi. Io algida non lo sono mai stata, adesso mi rendo conto di esserlo.
Forse non sono riuscita a trovarmi veramente bene con nessuno, per un motivo o per un altro. Sta di fatto che la situazione non cambia.
Qualcosa di simile accade con i ragazzi.
Da qualche settimana sto uscendo con un ragazzo che mi è stato presentato. Lo conosco da agosto ma avevo sempre rifiutato di uscirci proprio perchè non sentivo nulla, non avevo proprio la voglia di conoscerlo ma non perché lo considerassi stupido o chissà cosa. Da poco abbiamo iniziato ad uscire insieme da soli, poche volte ma io non sento niente per lui, come non ho sentito niente per nessuno.
E' simpatico e in sua presenza non sto male ma non sento niente. C'è o non c'è non mi cambia, non ho voglia di sentirlo, non ho voglia di vederlo. Se succede non mi dispiace certo ma non ne sento il bisogno.
Ci provo ad uscire con le persone, a parlare. Sono, per qualche motivo, abbastanza socievole e mi riesce abbastanza facile attaccare bottone ma non riesco ad andare oltre la conoscenza iniziale.
Più passa il tempo e più però questo mi fa star male. Mi sento un pezzo di ghiaccio e ho paura che questa patina di ghiaccio non se ne andrà mai.
Non riesco a legare, davvero, a costruire legami importanti con le persone, non ci riesco. Ci provo ma non ci riesco. E in certi momenti sto davvero male.
Mi ripeto sempre che la tristezza è momentanea e che si tratta solo di resistere e che passerà. Succede, passa ma poi si ripresenta... E io non so che fare.
Il problema va risolto e io non so come fare... Come faccio a sbloccarmi? Pensavo che "forzarmi" a frequentare persone mi avrebbe aiutata invece non sento nulla...
Ho paura...

Da qualche anno a questa parte, ho riscontrato proprio un grosso ostacolo nell'instaurare rapporti personali, di amicizia o di qualcosa di più.
Mi sento come bloccata. Ci sono momenti in cui non soffro molto di questa cosa, anzi mi trovo bene da sola, con i miei pensieri, con le mie abitudini, con i miei impegni, lo studio, la palestra, qualche lavoretto che mi capita di fare. Altre volte, come oggi, questa cosa mi pesa. Mi pesa non riuscire a provare affetto e amore.
Il modus operandi è sempre lo stesso.
Conosco qualcuno, parliamo magari scopriamo interessi comuni, tutto bene ma io non riesco ad affezionarmi completamente. Se poi arriva il "ti voglio bene" , io scoppio in lacrime. Un pianto disperato spesso e volentieri accompagnato da singhiozzi. Non ne capisco la natura e non riesco a spiegarmelo ma succede.
Sento la mancanza di affetti ma non riesco a crearli.
Qualcuno mi chiama regina delle nevi. Io algida non lo sono mai stata, adesso mi rendo conto di esserlo.
Forse non sono riuscita a trovarmi veramente bene con nessuno, per un motivo o per un altro. Sta di fatto che la situazione non cambia.
Qualcosa di simile accade con i ragazzi.
Da qualche settimana sto uscendo con un ragazzo che mi è stato presentato. Lo conosco da agosto ma avevo sempre rifiutato di uscirci proprio perchè non sentivo nulla, non avevo proprio la voglia di conoscerlo ma non perché lo considerassi stupido o chissà cosa. Da poco abbiamo iniziato ad uscire insieme da soli, poche volte ma io non sento niente per lui, come non ho sentito niente per nessuno.
E' simpatico e in sua presenza non sto male ma non sento niente. C'è o non c'è non mi cambia, non ho voglia di sentirlo, non ho voglia di vederlo. Se succede non mi dispiace certo ma non ne sento il bisogno.
Ci provo ad uscire con le persone, a parlare. Sono, per qualche motivo, abbastanza socievole e mi riesce abbastanza facile attaccare bottone ma non riesco ad andare oltre la conoscenza iniziale.
Più passa il tempo e più però questo mi fa star male. Mi sento un pezzo di ghiaccio e ho paura che questa patina di ghiaccio non se ne andrà mai.
Non riesco a legare, davvero, a costruire legami importanti con le persone, non ci riesco. Ci provo ma non ci riesco. E in certi momenti sto davvero male.
Mi ripeto sempre che la tristezza è momentanea e che si tratta solo di resistere e che passerà. Succede, passa ma poi si ripresenta... E io non so che fare.
Il problema va risolto e io non so come fare... Come faccio a sbloccarmi? Pensavo che "forzarmi" a frequentare persone mi avrebbe aiutata invece non sento nulla...
Ho paura...
