assoluta mancanza di autostima, come posso fare questo lavoro?

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assoluta mancanza di autostima, come posso fare questo lavoro?

Messaggioda seri82 » 04/03/2016, 13:30



salve a tutti, vorrei un parere.
Da sempre ho avuto una madre invadente. Da piccola, nonostante fossi molto brava a scuola mi faceva fare compiti extra nei pomeriggi e nei weekend, impedendomi così di giocare con altri bambini. Questo fatto è stato deleterio, perchè sono timida per carattere ed in più mi sono trasferita nel paese a 6 anni, quindi non conoscevo nessuno dei miei compagni, i quali come sempre nei paesini di provincia, creavano un gruppo chiuso tra loro.
Mio padre non mi ha mai dimostrato alcun affetto nè a parole nè a gesti, e di questo ho sempre sofferto, a tale proposito non mi aiutava il fatto che mia madre lo giustificasse dicendo che era stato cresciuto così dai suoi e che io dovevo capirlo.
Durante l'adolescenza i soliti scontri generazionali, fino al diploma. Ero indecisa tra lettere con indirizzo storia e legge. Mia madre ha deciso per me, mi ha spinta a fare legge perchè a lei sarebbe sempre piaciuto e perchè era più sicuro trovare lavoro.
Ho conosciuto un ragazzo, il primo amore, osteggiato grandemente per le sue origini meridionali. Trattato a pesci in faccia quando veniva a casa mia. Quando sono andata in vacanza per una settimana con lui mi hanno detto: "cosa penseranno i vicini che sei andata a dormire con lui in vacanza se poi vi lasciate e trovi un altro". Dopo 4 anni lui mi ha lasciata dicendo che ero cambiata (normale tra i 20 e i 25 anni) e che ero grassa. Perciò ho iniziato a vomitare dopo mangiato e sono dimagrita 15 kg in 4 mesi. Mia madre non mi ha mai chiesto se stavo male per la fine della storia con lui, anzi, ha sempre scherzato sulla cosa come se fosse una stupida storiella.
Dopo un anno di uscite con l'unica amica che avevo trovato, mia coinquilina, ho conosciuto un ragazzo meraviglioso con il quale convivo tutt'ora.
Nel frattempo ho cominciato a fare la pratica forense, dopo la alurea, nello studio di una donna avvocato brava ma un pò particolare. Comunque in pratica gestivo tutto lo studio da sola, perchè lei era spesso via e non aveva forse più molta voglia di lavorare, andavo in udienza anche e mi piaceva.
Poi però i pochi spiccioli che prendevo non bastavano più a pagare l'affitto, ho provato a chiedere un pò di più anche in considerazione del lavoro che facevo, e per tutta risposta sono stata cacciata (cosa che capita negli studi legali).
Nel frattempo ho ricominciato a mangiare senza vomitare e ho messo su anche più chili di quelli che avevo prima (non sono obesa, sono formosa). Mio padre e mia madre ogni volta che mi vedevano non facevano che dirmi che facevo schifo per come avevo i capelli (solo perchè li tengo più lunghi di quello che piace a loro), che sono grassa e quindi sono malata e mi devo curare, finchè un giorno mi sono arrabbiata sul serio e dopo avergli detto che forse è una cosa psicologica il fatto che ingrasso ingrasso, forse avrebbero dovuto aiutarmi quando avevo bisogno invece di denigrarmi sempre. Poi non gli ho parlato per due mesi. Ora non dicono più nulla.
A quel punto ho trovato dei lavoretti tipo call center, ecc...
Poi ho passato l'esame di avvocato e subito dopo sono partita all'estero per raggiungere il mio compagno, trasferito per due anni per lavoro. All'estero ho imparato una nuova lingua, anche qui all'università ero una delle più brave. Ho anche trovato un bel lavoro in uno studio legale internazionale e nel weekend insegnavo in una scuola per bambini italiani.
Poi siamo rientrati in Italia con il progetto di ristrutturare una casa in un paesino. Ho ricevuto due proposte di lavoro: una a tempo determinato di un anno in un'assicurazione con ruoli amministrativi; l'altra come avvocato in uno studio legale associato, per collaborare all'attività dello stesso (proposta avuta tramite amici).
Titubante ho scelto la seconda perchè sentivo che tutti se lo aspettavano e che forse, visto che avevo poco più di 30 anni, era il momento di provare. All'inizio è stata dura, perchè avevo l'ostilità di un collega più giovane preoccupato che gli rubassi il lavoro. In più il titolare dello studio non mi ha calcolato sin dall'inizio, nel senso che non mi ha dato nulla da fare se non occuparmi del sito dello studio.
Sono stata messa alla scrivania col telefono della segreteria, perciò in pratica smisto le telefonate per i colleghi. Ho preso uno o due incarichi dal Tribunale, che però non mi fruttano molto nonostante l'impegno che ci metto.
Pian piano altri colleghi hanno iniziato a darmi degli atti da scrivere, ma non mi fanno mai vedere i clienti, non mi fanno mai andare alle udinze tranne quelle proprio stupide di rinvio. Percepisco quindi che non si fidano di me se non per la scrittura.
Questo non mi aiuta, visto che io stessa non ho fiducia nelle mie capacità, non dormo la notte per paura di sbagliare qualcosa, di essermi dimenticata delle scadenze, di non aver scritto le cose nel modo giusto.
Ultimamente mi hanno dato un piccolo aumento: da 300 a 450 euro. Ma è aumentato anche il lavoro da segretaria, praticamente in posta ci devo sempre andare io, mi fanno addidrittura imbustare le lettere!
quando vado dal titolare per parlargli dopo 30 secondi o prende in mano il telefono e chiama qualcuno oppure va in bagno a fumare.
E poco fa l'ennesimo episodio: entra un nuovo cliente, alla porta apro io ovviamente, anche se sono nell'ufficio più lontano, ma se nessuno si alza....il titolare lo porta a vedere lo studio, gli indica l'ufficio dell'avv. x, quello dell'avvocato y, gli presenta altri professionisti che dividono lo studio con noi, passa davanti alla mia stanza e la indica come "segreteria" senza presentarmi nè accennare a me.
Io sono avvilita e sento un peso la mattina quando mi avvicino all'ufficio. In più anche se non ho nulla da fare devo stare in ufficio perchè sennò percepisco che non gli va bene (il 2 gennaio ero rimasta a casa perchè non avevo nulla da fare, alle 4 del pomeriggio mi hanno chiamato chiedendomi di fare in fretta una ricerca per un cliente,ricerca che per farla bastava aprire il codice e si trovava subito la risposta).
Sento che non ho le palle per fare questa professione, come posso tutelare i miei clienti (che non ho perchè non conosco nessuno in questo paese e la gente non si lascia avvicinare) se non so tutelare me stessa?
Scusate lo sfogo, avevo bisogno di vomitare tutto fuori.
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