Allora, non so se il mio "modo di fare" può essere definito una mania ossessivo-compulsiva... provo a spiegare la situazione.
Non posso buttare né cancellare niente. Se proprio cancello qualcosa, si tratta di file vuoti, o doppioni di altri file, e neppure li cancello direttamente, bensì faccio sempre una foto o uno screen prima. Se butto qualcosa (es. uno scontrino) prima devo fotografarlo.
Riempio più o meno 30 GB di spazio in soli due mesi, con foto, video e registrazioni.
Devo sempre appuntarmi ciò che dico io e ciò che dicono i miei familiari. Se non riesco a "racchiudere" il dialogo in un file audio o video, allora me lo appunto sul cellulare, magari in un promemoria.
Ho la necessità di sapere, costantemente, cosa stanno facendo i miei familiari, dove sono stati, con chi hanno parlato, possibilmente cosa hanno detto (nel cellulare di mio padre ho nascosto pure un registratore delle chiamate, e lo farei pure con mia madre, ma lei non ha lo smartphone)... altrimenti mi innervosisco e mi sento tagliata fuori, confusa e impotente. Non che io dubiti di loro o creda chissà che, semplicemente non voglio che gli altri conoscano i miei familiari meglio di come li conosco io... cioè, non so se mi spiego.
Devo avere anche il controllo sulle loro cose, quindi ogni tanto faccio 'check up' sui loro telefoni, tra le loro cose, e persino nell'immondizia della carta, per vedere cosa è stato buttato.
Quando mio padre cancella della roba (nel suo cellulare) se ho avuto possibilità di copiarla nel mio, ok, altrimenti vado nel pallone, totalmente.
Anche il rumore della carta strappata mi urta profondamente.
Se perdo qualcosa (cosa che accade MOLTO raramente) devo scrivermelo (del tipo: "non ritrovo più quella cosa"), altrimenti mi sembra di non capire più nulla.
Spesso devo analizzare, anche solo mentalmente, più o meno tutto ciò che sta nei vari cassetti di ogni stanza di casa mia e di casa di mia nonna (sì... esatto). Non solo roba mia, bensì anche quella dei miei familiari, che indirettamente è anche mia.
Due anni fa feci anche una lista di tutte le cose che ricordavo di non avere più, tra quelle regalate e quelle buttate.
Se non ritrovo qualcosa, poi necessito di fare un riepilogo di tutto il resto, ciò che ancora ho, altrimenti mi sembra che tutto intorno a me si stia disgregando (non scherzo...)
Se sento i miei familiari che parlano tra loro, o corro a sentire (e registrare) cosa dicono, oppure mi vengono crisi nervose e mi arrabbio pensando cose come "che c***o parlate a fare se non vi registrate e quindi le vostre parole voleranno via come se non le aveste mai pronunciate?".
Se scopro che hanno buttato qualcosa, specialmente fogli o quaderni (anche non roba mia) che io non ho avuto il tempo di fotografare, vado in escandescenze e non mi controllo più.
Ad esempio, quest'estate credevo che mio padre avesse buttato della roba mia, e per poco non lo spinsi giù dalle scale. Iniziai a gridare e non riuscivo più a pensare a nulla se non al suicidio. Fortunatamente poi ritrovò tutto (aveva solo spostato, non buttato).
Quando ho scoperto, qualche mese fa, che mia madre aveva gettato dei fogli di un familiare defunto, ho avuto un'altra crisi nervosa, e non ho fatto che tagliarmi e graffiarmi per quasi un'ora, più che altro per punirmi di non aver fatto le foto in tempo, e di non aver controllato la spazzatura della carta più spesso.
Alla base di queste informazioni (che forse sono abbastanza confuse e sconnesse) si può dire che io abbia una sorta di mania o disturbo, oppure è tutto "consueto"?
