Sono giorni che mi costringo a studiare pensando sia l'unico biglietto di andata, per un nuovo inizio. In realtà non è così.
Ho passato il periodo di tristezza, quello in cui sei triste ma tanto andrà meglio, quello della depressione, in cui sei senza speranza, ora quello del vuoto, in cui non sei più triste, più niente, e forse sono arrivata alla pazzia. Mi sento perseguitata, mi sento vittima di qualcosa, mi sento maledetta, ho paura anche di respirare perché penso che qualsiasi cosa faccia va sempre male. Non ho, ne ho mai avuto fortuna in niente. Non credo più in niente. Non ho voglia di far niente. Ora come ora il vuoto e la mancanza di sentimenti sta lasciando spazio alla psicosi, tutto sta diventando un rituale contro le negatività, non parlo più con nessuno per non attirare negatività, mi vengono delle crisi incredibili perché penso che qualcosa stia manipolando la mia mente, ci sono momenti in cui fumo tante sigarette di fila per ammazzare qualcosa che ho dentro, altri in cui mi autoinduco il vomito per liberarmi di qualcosa che ho dentro. Poi però capisco che è tutto ridicolo è insensato e capisco che qualche forza mi sta portando alla pazzia e allora l'ansia e il nervoso prendono il sopravvento.
Vorrei farla finita ma ho paura che sia la manipolazione esterna del mio cervello a suggerirmi ciò e quindi non so se è la cosa giusta. Inoltre se non mi riuscisse porterei tutta la vita là stigma di una malata di mente (che poi forse lo sono...)
Prendo da 3 anni un antidepressivo a pieno dosaggio, è il mio mantenimento. In passato ho preso un sacco di altra roba, effetti blandì, quasi nulli. È proprio la mia non risposta ai farmaci che mi fa pensare che ci sia qualcosa di terribilmente grande che vuole distruggermi. Più vado avanti più questa convinzione diventa un'ossesione.
Ne ho già parlato con lo psichiatra durante gli ultimi controlli, il suo assecondarmi come si farebbe con un bambino che dice di aver paura dei mostri sotto al letto mi ha irritata. Non credo di immaginarmi niente. Parlo con cognizione di causa ma nessuno mi crede.