Quando la vita va in pezzi
Inviato: 07/12/2012, 10:37
Buongiorno a tutti
Vi racconto un po' la mia vita e cosa mi porta qui. Da ragazzino ero più o meno "normale": una spiccata "sensibilità", come l'hanno sempre definita, mi ha portato ad isolarmi nel mio mondo fatto di musica e libri. Tutti in casa mia hanno supposto che fossi un ragazzino tranquillo, taciturno, un po' tendente all'auto-isolamento, ma nessuno si è mai preoccupato di chiedermi come stavo in realtà...Stavo male. Non sei il primo della classe, non sei il più carino, non sei il più "agiato": sei "medio" e pertanto nessuno ti vede; trasparente. L'unica rivalsa è stata dirmi " io sono io e voi non siete manco degni di parlarmi" e buttarmi nella "cultura".
Sono arrivate poi le batoste sentimentali: vicino al matrimonio mi sono sentito dire "sei un soprammobile" e ciao. Aveva ragione. E' cominciata la terapia con una psicologa a cui non ho mai detto tutto per vergogna. Ho conosciuto un'altra che stava come me, se non peggio, e se ne è andata dicendo "io sto male". Finito sotto un treno, l'ho aspettata per tre anni...Nel frattempo se ne è affacciata un'altra, ma la mia paura è stata più forte di me ed il giorno in cui le ho completamente aperto il mio cuore, mi sono sentito dire "sei uno psicopatico" e "ormai è tardi". Ora cambio psicologa e sono deciso a dirle davvero tutto: probabilmente ho davvero bisogno di un aiuto forte. Se mi guardo indietro vedo solo solitudine ed errori. Sono stanco di andare avanti così e vorrei davvero "fermarmi" e scendere dalla giostra.
Ogni suggerimento è ben accetto...
Vi racconto un po' la mia vita e cosa mi porta qui. Da ragazzino ero più o meno "normale": una spiccata "sensibilità", come l'hanno sempre definita, mi ha portato ad isolarmi nel mio mondo fatto di musica e libri. Tutti in casa mia hanno supposto che fossi un ragazzino tranquillo, taciturno, un po' tendente all'auto-isolamento, ma nessuno si è mai preoccupato di chiedermi come stavo in realtà...Stavo male. Non sei il primo della classe, non sei il più carino, non sei il più "agiato": sei "medio" e pertanto nessuno ti vede; trasparente. L'unica rivalsa è stata dirmi " io sono io e voi non siete manco degni di parlarmi" e buttarmi nella "cultura".
Sono arrivate poi le batoste sentimentali: vicino al matrimonio mi sono sentito dire "sei un soprammobile" e ciao. Aveva ragione. E' cominciata la terapia con una psicologa a cui non ho mai detto tutto per vergogna. Ho conosciuto un'altra che stava come me, se non peggio, e se ne è andata dicendo "io sto male". Finito sotto un treno, l'ho aspettata per tre anni...Nel frattempo se ne è affacciata un'altra, ma la mia paura è stata più forte di me ed il giorno in cui le ho completamente aperto il mio cuore, mi sono sentito dire "sei uno psicopatico" e "ormai è tardi". Ora cambio psicologa e sono deciso a dirle davvero tutto: probabilmente ho davvero bisogno di un aiuto forte. Se mi guardo indietro vedo solo solitudine ed errori. Sono stanco di andare avanti così e vorrei davvero "fermarmi" e scendere dalla giostra.
Ogni suggerimento è ben accetto...