Così sono partita per un lungo viaggio...

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Così sono partita per un lungo viaggio...

Messaggioda AnimaInLacrime » 04/06/2018, 21:18



Adrien ha scritto:Sì, esatto. Poi magari avrei potuto esprimermi diversamente, ma mi sono fatto trascinare dalla rabbia nel vedere una persona come te rischiare di perdersi così, volevo far appello al tuo amor proprio e al tuo orgoglio.

Ti abbraccio


Credimi io lo capisco quello che vuoi dirmi, il motivo che sta dietro le tue frasi, solo che io funziono in modo diverso.

In passato, avevo circa 17 anni, ho avuto un'insegnante al liceo che per anni non ha fatto altro che interrogarmi ogni giorno, criticandomi aspramente anche davanti ad una risposta giusta, arrivando una volta a definirmi come "cretina" davanti all'intera classe per una risposta sbagliata che avevamo dato in due. All'altro non disse nulla, io fui "cretina" con tanto di risata comune.

Per anni mi diceva sempre che questo era il suo modo di spronarmi, di fortificarmi ma in quegli anni io sviluppai un'insicurezza che mi porto ancora oggi addosso, non più solo nel campo scolastico/accademico.

Sinceramente non penso che lei abbia voluto distruggermi e credo che volesse farmi crescere ma non era quello il modo giusto. C'è chi da un calcio fa un passo avanti e chi invece cade a terra, dipende.
Quando poi, alla fine del percorso liceale, io ho trovato un mio equilibrio lei ha pensato che fosse per merito suo... Niente di più sbagliato.

Purtroppo io sono fatta in un modo un po' strano e credo di sapere perfettamente cosa mi farebbe stare meglio ma è complicato.
Ma ti ringrazio, davvero.
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Messaggioda AnimaInLacrime » 05/06/2018, 0:12



Io ho già vissuto questo percorso di cambiamento perdendo anni fa 15 kg.

Non so, forse però non li ho persi benissimo... Ho sicuramente commesso degli errori ad un certo punto ma adesso li ho ripresi con gli interessi. Ho mangiato male lo scorso anno, sono stata sotto stress e io lo avverto molto fisicamente infatti mi è saltato il ciclo per due mesi, sono stata male per moltissime cose. Tutto questo mi ha portata ad ingrassare e a tornare ad avere paura di mangiare. In passato ho avuto anche dei disturbi alimentari.
A gennaio ho ricominciato a mangiare 900 kcal al giorno facendo più danno che altro. Adesso ho già ricominciato a perdere peso ma molto più a rilento rispetto a prima e io mi sento a disagio col mio corpo, col dovermi mostrare agli altri perché mi sento come se scoprissi il fianco, mostrassi la mia parte più debole agli altri.

So bene che non c'è niente di male a voler cambiare e so anche che non esiste cambiamento senza prima l'accettazione di se stessi ma credetemi farlo per la seconda volta è terribile. Vivo da marzo in costante fastidio e malessere.
Non mi piaccio, non mi accetto, vorrei solo veder scendere il peso e non sentirmi più fuori posto.
Faccio ginnastica, sto studiando per gli esami, mangio pulito e finalmente il giusto numero di calorie, sto anche pensando di andare da un nutrizionista e se servisse sarei capace di smontare il mondo intero ma aspettare, avere pazienza è qualcosa che mi manda in paranoia e mi fa anche gonfiare...

Vorrei tanto essere come quella ragazza in sovrappeso di cui parlate ma non lo so e non so dove trovare la forza di combattere anche su questo fronte di cui sono consapevole di avere la colpa assoluta. Ho perso il controllo su una delle cose a cui tenevo di più e questo è un pugno in pieno viso che mi sono data da sola perché avevo giurato che non mi sarei mai più trovata in quelle condizioni, quando piangevo chiusa dentro al bagno perché non volevo uscire di casa.

La cosa ha del ridicolo perché io addosso agli altri non vedo i chili. Ho iniziato a vedere foto di ragazze in sovrappeso, le cosiddette modelle curvy, e io le trovo bellissime. Non guardo il loro fisico in modo critico, non vedo le loro cosce o le loro pance, non le vedo davvero. Vedo solo quanto siano belle e perfettamente a loro agio in qualsiasi abito. Io non riesco a vedermi nemmeno in pigiama.
E qui ha ragione Adrien percè non ho la percezione di quella che sono, alla fine porto la 46/48...

Spero di veder sparire via quel numero maledetto e aggiustare almeno una cosa in questa vita...
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Messaggioda AnimaInLacrime » 08/06/2018, 23:22



Pensavo, come penso ogni giorno, a tante cose.

Al momento nella mia testa solo tanti fili di pensieri che si rincorrono tra loro,cercando disperatamente il loro posto, quello che spetta loro per logica.
Sono talmente tanti che formano una specie di tappo e per assurdo da lì, dalla parte più remota della mia testa, non esce nulla. Niente. Svuotata completamente.
Eppure sento un sacco di cose.

Pensavo a quel "ti amo" che alla fine ho deciso di non dirgli. Non per lui, non perché sapevo che non avrei ricevuto quello che si dovrebbe ricevere quando lo si dice, ma per me. Non volevo che il primo "ti amo" della mia vita fosse così. Non che il primo abbia chissà che valore speciale, sono io che ricordo tutto e non volevo scolpirlo nella mia memoria.
Però io lo sentivo, l'ho sentito dentro per molto tempo e probabilmente, se non avessi avuto modo di pensare e riflettere, mi sarebbe scappato di bocca. Avrei guardato negli occhi quel tizio e gliel'avrei detto.
Certe volte penso che se gliel'avessi detto forse mi sarei risparmiata quello che è successo dopo ma chissà se questo l'avrebbe davvero fermato.
Quell'amore io l'ho sempre visto come un bambino non voluto che si è trovato a nascere per caso e mi dispiace che gli sia successo questo.

"Nella vita succedono queste cose" dicono e hanno ragione ma io non riesco a rassegnarmi. Non riesco a pensare che dovrò continuare, per il resto della vita, a tenere alta la guardia con chiunque, non riesco a pensare che può bastare una parola, un gesto per risvegliare in me il panico, vero non solo figurato.

Ho capito che questa cosa non passerà mai, così come il perdono.
Tutto quello che è successo mi ha cambiata dentro, in profondità. Esiste una me prima e dopo, è uno spartiacque della mia vita. E lo è inutilmente, per un capriccio, per un gioco, per... Boh, spero che almeno si sia divertito.
Sono rotta. Danneggiata. Spezzata. Non integra.
Chi mai vorrebbe qualcosa di rotto?

E' questo che mi aspetta dalla vita?
Lo so che si deve combattere e che dopo una caduta ci si rialza e che ci rendono più forti... Lo so che è solo abitudine ma mi fa paura abituarmi a questo...

Avevo bisogno di un po' di flusso di coscienza...
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