Così sono partita per un lungo viaggio...

[Ātman]

Non è mai una scelta facile decidere di andare da uno psicologo. Giocano tanti fattori specie quando non sei la sola persona che sarebbe in qualche modo toccato da questa scelta.
Vedi succede una cosa strana. Nei momenti di crisi, come quando mi sono ritrovata a piangere davanti ad un messaggio in cui un tizio mi diceva che mi avrebbe portato dei colori, io vedo quanto sia grave quello che ho ma il momento dopo mi sento una stupida e credimi non saprei nemmeno come chiedere aiuto, cosa chiedere concretamente. Non lo so.

Io che mi sottovaluto in tutte cose mi sopravvaluto in questo e voglio fare l'eroe del cavolo. Lo so che è sbagliato ma è un blocco che, al momento, non riesco a superare. Insieme a tanti altri ovviamente.

Ti capisco; vedi se comunque riuscirai a provare. Tra l'altro non è detto che il primo terapeuta che consulterai ti sarà utile, magari dovrai cercare a lungo quello giusto e potrà aiutarti solo in parte (sempre meglio di niente).

Spero davvero che questo blocco non ti condizioni per tutta la vita.

[AnimaInLacrime]

Ti capisco; vedi se comunque riuscirai a provare. Tra l'altro non è detto che il primo terapeuta che consulterai ti sarà utile, magari dovrai cercare a lungo quello giusto e potrà aiutarti solo in parte (sempre meglio di niente).

Spero davvero che questo blocco non ti condizioni per tutta la vita.

In effetti hai ragione, ci penserò... Ti ringrazio

[AnimaInLacrime]

Sapete perché la crisi di questo periodo secondo me è la più grande, quella che mi fa più paura in questi 6 anni in cui sarò stata bene sì e no 3 giorni in totale?
Perché in questa crisi io non riesco più a tenere viva la speranza.

Oggi è esattamente come l'anno scorso, come due anni fa, come quattro anni fa. Non è cambiato nulla nonostante io ogni santo giorno mi forzassi di tenere viva la speranza, nonostante io avessi fatto qualsiasi cosa per cambiare la mia vita, per non restare dentro quel pozzo buio. Io mi sono veramente data da fare, ho dato il massimo che ho potuto, ho fatto concretamente qualcosa ma niente è cambiato, assolutamente niente.

Quando ti sbatti ma resti comunque con dentro le sabbie mobili fino al collo, come si fa ad andare avanti? Da dove si prende la forza di crederci ancora e ancora, di credere che domani sarà migliore?
Che senso ha tutto questo? Che senso ha?

Io non vedo cosa possa ancora fare... Non cambia mai nulla...

[Gilgamesh]

Queste parole mi hanno colpito molto, capisco perfettamente ciò che dici.
Io ho vissuto ogni singolo giorno di questi ultimi anni nella speranza che qualcosa cambiasse.
Ce l'ho messa tutta, ho sacrificato ogni cosa, anche quelle poche cose positive che nella mia cecità e voglia di riscatto non riuscivo a percepire come tali.
Alla fine tutto è rimasto come prima.

[AnimaInLacrime]

Queste parole mi hanno colpito molto, capisco perfettamente ciò che dici.
Io ho vissuto ogni singolo giorno di questi ultimi anni nella speranza che qualcosa cambiasse.
Ce l'ho messa tutta, ho sacrificato ogni cosa, anche quelle poche cose positive che nella mia cecità e voglia di riscatto non riuscivo a percepire come tali.
Alla fine tutto è rimasto come prima.

Mi dispiace tantissimo che anche tu stia così.
Adesso cosa pensi di fare? Per me è un periodo in cui mi sento strana, come una bussola rotta che ha perso la direzione... Non so proprio che fare.

[AnimaInLacrime]

E poi ci sono delle cose che ti spengono il cervello e non ti fanno pensare. Stai pure bene in quel momento ma appena finisce ti senti ancora più vuoto, ancora più sul ciglio del baratro con quella vocina che ti parla sempre più forte.

Non te lo meriti... Non è una cosa che ti succederà mai... Arrenditi... Questo è il massimo che puoi ottenere...

Magari ha ragione lei.

[pavelguerriero]

Io lo sta provando adesso questa sensazione..ors che sto perdendo mia mamma,che sono in ospedale,che la imbocco,che la vedo paralizzata,che la vedo e sento soffrire,che mi trapassa da parte a parte con il suo sguardo di dolore. Posso avere tanti amici vicini ora,mi supportano, mi dicono parole di conforto,mi invitano s mangiare,mi distraggono,mi sembra di potermi staccare dal dolore,posso rilassarmi un attimo,ma poi ritorno catapultato in un dolore ancors più forte,perché lo avevo allontanato per.un po'...lo stesso vale per il dormire,ti rilassi un po',ti ricarichi un attimo,e dopo,sei di nuovo nella melma..ecco,si,allora ti senti di nuovo vicino al baratro...ce ne si uscirá anche stavolta?o la troppa empatia deve condurre a una vita di eterna sofferenza?

[unbound]

la candela come immagine... le preghiere... tu avresti l'opportunità di biasimare qualcuno, ma non lo fai. In fondo, come dici tu, sti muri li hai alzati tu... ma d'altronde sei razionale, eppure il "ti porterei io le matite" è una minaccia...

[Einstein]

Tu dici "non cambia mai nulla".
Se tu potessi, cosa vorresti cambiare?

[Lμcιfεrσ]

Devi (come devo io e credo tutti quanti) iniziare a capire secondo me che non possiamo controllare le cose, ma che per questo motivo non siamo nemmeno autoizzati a non vivere più:
Io ho avuto un grande problema familiare, una di quelle cose che dici C*zzo, ce l'avevo sotto gli occhi e non l'ho visto e volevo allontanarmi da tutto, sia per quello che era successo sia perché io stesso non lo avevo notato. Poi però ho capito che allontanarsi non è la soluzione, ma è un rimandare il problema, perché qualsiasi cosa che avrei fatto dopo, mi sarei portato dietro quel ricordo, invece ora lo sto smaltendo, piano a piano, ma lo sto smaltendo.
Vivi il tuo presente fregandotene del tuo passato. Non sarà tutto rose e fiori (altrimenti non saremmo in questo forum), ma è l'esperienza che ci fa vivere. Vivrai nuove gioie che ti permetteranno di dimenticare le vecchie ferite, poi se ne apriranno delle nuove, che verrano cucite a loro volta.
L'errore peggiore che si può fare è stare fermi.
Hai presente il video di Ti voglio bene veramente? Ecco, nonostante l'abbandono, lui corre, corre per la sua strada perché è quello che si deve fare.