Un senso di vuoto che mi opprime

[gianLi]

Sono distratto, troppo distratto. Ho tante cose da fare, cose molto importanti che non posso più rimandare ma ho paura di fallire di nuovo. Studio ogni giorno ma mi sembra che non sia abbastanza.. temo di non riuscire a passare gli esami. Ho paura di fallire e di deludere mia madre. Credo di aver combinato un altro guaio che si aggiungerà ai mille guai che ho combinato in passato e che ancora non sono stati risolti completamente. Inoltre ho la testa altrove.. ripenso alla mia relazione fallita da poco. Mi sento uno schifo ma cerco di andare avanti. A breve dovrò rincontrare questa persona perché possiede delle cose che mi appartengono e ho paura. Ho paura di ricaderci, ho paura che tutti gli sforzi che ho fatto per andare avanti, per dimenticarla e per stare meglio svaniscano nell'istante in cui io riveda questa persona.
Sto perdendo la voglia di studiare, di ridere, di vivere. Non riesco a parlarne con nessuno e mia madre pensa che io sia depresso però non sa perché. Io non riesco a parlarne. Sto solo aspettando che tutto questo finisca.

[Ensō]

Ciao gianLi,

tante, troppe cose in una volta sola generano confusione. E' come lanciare sassi in uno stagno; uno genera delle onde concentriche che lentamente si dissolvono, tanti lanciati assieme creano il caos.
Forse sarebbe il caso di pianificare il tutto per ordine di priorità. Credo che al primo posto ci sia la scuola, hai detto di non voler deludere tua madre ma soprattutto non vuoi deludere te stesso. La paura di fallire di nuovo è la tua insicurezza del momento, non ti consente di concentrarti perché la tua mente è proiettata nel futuro e ti prefiguri come potrebbero andare le cose mentre il presente è occupato interamente da questa persona. Non è semplice cancellare con un colpo di spugna un affetto (quello che ha rappresentato per te e rappresenta tutt'ora quella persona) ma è necessario rivolgere la nostra attenzione su noi stessi, su quello che è bene per noi.

[Einstein]

Tutto normale, è la vita