Una situazione un po' particolare

Tristezza e disperazione

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Una situazione un po' particolare

Messaggioda MagicTragic » 23/06/2018, 14:35



Ciao,
nel mio messaggio di presentazione ho scritto che, l'altro giorno, ho trascorso il compleanno da solo.

La mia vita è stata difficile e lo è tuttora.

C'è stato un periodo nel corso del quale le cose andavano abbastanza bene ma poi è crollato tutto.

La mia situazione attuale è: lavori saltuari, divorziato senza figli, famiglia d'origine disastrata, nessun amico, nessuna speranza.

Il lavoro
Ho aspettato tanto una persona che mi doveva aiutare ma che, in realtà, mi ha solo preso in giro; gli anni sono passati; in certi periodi, quando ero sposato, smettevo di cercarlo, perché comunque lavorava mia moglie ed io cercavo di rendermi utile in casa e lavorando online... cercare lavoro è psicologicamente destabilizzante quando non riesci a trovarlo ripetutamente.

Il matrimonio
Quattordici anni assieme, bei momenti e bei ricordi ma anche brutti momenti e brutti ricordi.
Forse si è spento tutto quando le hanno detto che non avrebbe potuto avere figli.
Non aver avuto figli è per me un grande dispiacere.

Famiglia d'origine
Un padre che ha sempre disprezzato me, mia madre e mia sorella, ce ne ha fatte di tutti i colori e poi si è risposato con una donna piena di soldi. Adesso, a settantacinque anni passati, è convinto ancora di poter fare lo splendido (sulle cose che ha fatto mio padre si potrebbe scrivere un libro, basti pensare che anni fa, quando ero in cura da uno psicologo, il dottore – dopo aver sentito alcuni episodi – mi chiese di non nominarglielo più).
Una madre vittima di una figlia (povera sorella mia) instabile psicologicamente che vive in casa con dieci gatti non sterilizzati. Pur di farla stare tranquilla (perché in passato è stata molto male) mia madre bada a questi gatti quando mia sorella va a lavorare.
Tempo fa, mia sorella diede di matto, mia madre mi chiamò ed io, non sapendo cosa fare, chiamai il 118: da allora mia sorella non mi parla più e mi impedisce di andare a casa loro: era dicembre del 2009 e, per incontrare mia madre, dobbiamo vederci in mezzo alla strada o – se piove – nel portone.

Amicizia
Ma quanto è difficile trovare amici!
Poi, c'è da dire che non avendo un lavoro fisso mi vergogno di conoscere gente nuova per la fatidica domanda “e tu cosa fai nella vita?”
Il lavoro continuo a cercarlo, sempre, sono anche iscritto al centro per l'impiego provinciale, mando cv ovunque... più di così non so cosa fare, perché non ho conoscenze. Posso solo piangere.
Ritornando al discorso degli amici... in un precedente post ho scritto che ho avuto brutte esperienze con gente poco raccomandabile... forse sono ancora sotto shock e mi passerà.

Meno male che c'è la musica che mi aiuta, suonare, ascoltarla... ha sempre fatto parte della mia vita e le sono debitore.

E questo sono io.
Vivo in un piccolo appartamento con circa seicentocinquanta euro al mese che riesco a racimolare tra aiuti vari e lavoretti, sono solo come un cane e piango tutti i giorni.
A volte non sono sicuro di essere sveglio, a volte non sono sicuro di essere vivo.
Forse è un sogno, oppure sono morto e non me ne sono reso conto.
Tutti dicono che dobbiamo comportarci bene o andremo all'Inferno: io, un pochino, all'Inferno ci sono già.

Mi domando se avessi una pistola carica qui, ora, davanti a me, cosa farei.
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Una situazione un po' particolare

Messaggioda Ensō » 23/06/2018, 16:11



Ciao Magic Tragic,

la precarietà degli affetti, la precarietà nel campo lavorativo sicuramente non aiutano a vivere serenamente. Resta il fatto che tutto in un modo o nell'altro è transitorio, non definitivo. Gli amici è difficile trovarne ma sinceramente se trovassi degli amici che basano i loro interessi esclusivamente sulla mia posizione sociale li defenestrerei immediatamente. L'amicizia è un'altra cosa.
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