La scorsa settimana ho sostenuto un esame.
Scritto. Di matematica finanziaria, una materia che avevo studiato bene, che avevo capito.
Il compito era quello che mi aspettavo, avevo abbastanza tempo, ero preparata eppure ad un certo punto ho perso la lucidità. Ho iniziato a sentirmi soffocare dai dubbi e ho finito per commettere errori stupidi ma stupidi veramente. Non sono riuscita a risolvere un punto che da lucida avrei fatto in 10 minuti d'orologio.
Il voto sinceramente non mi interessa, non è una questione puramente numerica ma ecco quello non è un voto mio, non lo sento mio.
Me lo merito perché quel compito faceva pena ma non rappresenta la mia preparazione.
Mi vergogno un po' di quel compito. Forse molto.
Poi ho contestualizzato e mi sono resa conto che il giorno prima io stavo malissimo. Piangevo distesa sul divano pensando a come avrei potuto farla finita (è inutile ometterlo) perché sono stanca. Ogni crisi è sempre più forte e io sono sempre più debole.
Non vedo come io possa tornare ad essere normale perché normale non mi sento. Per qualche ragione sapere che la prossima settimana avrò il primo incontro con la terapeuta non mi solleva il morale.
E' come se avessi visto quanto sto male, come se avessi avuto conferma dei miei incubi peggiori...
Come se non fossi più buona nemmeno per lo studio.
E niente, avevo bisogno di condividere questo pensiero.