Mi sento come se stessi affogando.
Come se fossi sott'acqua, senza sapere bene nemmeno io se sono stata io ad entrare lì nel mare. Ma ci sono.
Sento l'aria che mi manca e allora mi agito. Muovo le braccia e le gambe freneticamente per risalire ma mi accorgo di avere le caviglie bloccate da qualcosa. Cerco di liberarmi e ci riesco anche, o forse ne ho solo la sensazione, ma subito dopo è la volta delle braccia, i miei polsi sono trattenuti da qualcosa di ancora più forte e io mi dimeno, mi libero anche qui. Proprio quando ho la sensazione di essere finalmente libera ecco che qualcuno si avventa sulla mia testa. Questa volta sento distintamente la mano di qualcuno che mi tiene sotto.
E io sto finendo l'aria, sto finendo le forze e la speranza...
Mi sento così male per adesso...
Sono stata molto male anche in passato ma in un modo o nell'altro c'era un sapore diverso nell'aria. C'erano le tante possibili soluzioni davanti a me che dovevano solo essere sperimentate.
Non mi piacevo? Perfetto, avrei potuto provare la palestra.
Oggi invece anche la soluzione, o la possibile tale, crea problemi.
E in tutto questo io mi sento sola, profondamente sola.
Avrei bisogno dello psicologo ma non ho i soldi per potermelo permettere. Il sistema pubblico è lento, lo sappiamo, ma funziona anche male. In una settimana non sono riuscita a mettermi in contatto con nessuno. Alcune volte il telefono suona, altre nemmeno questo.
Quest'altra settimana proverò ad andare lì di persona sperando comunque di ottenere un appuntamento entro l'anno.
Nel frattempo vorrei fare qualcosa ma frequentare l'università mi ha portato ad avere attacchi di panico perché mi fa stare male il pensiero di trovarmi in mezzo alla gente, in quel posto poi...
Ma stare a casa, a meno che non si tratti di stare da sola col mio cane, non mi aiuta anzi.
Tutto questo mi provoca talmente tanto stress che nemmeno lo yoga mi aiuta...
Mi sento persa al punto che nemmeno il pensiero di farla finita mi consola più perché so comunque di non averne il coraggio.