Flusso di dubbi

[Stevie]

Adesso mamma è venuta a dirimi un sacco di cattiverie che sono un egoista, che non apprezzo quello che ho, che ci sono tante persone senza lavoro. A me non mi interessa degli altri, mi interessa di me come farò a sopravvivere senza lavoro (sono già troppe le mie preoccupazioni perché devo farmi carico degli altri? Per poi prenderla in quel posto? ), in realtà non ho niente si erano aggiunte due amiche alla comitiva però appena hanno visto che ci sono alcuni con disabilita intellettiva non stanno uscendo più con noi (e forse fra questi ci sono anch'io), adducendo scuse adducendo scuse assurde tipo: "no, stiamo uscendo con amici che frequentano l'università e poi non svremo molto più tempo per vederci" (che scusa puerile), e io devo fare la parte della ragazza matura: "no, D loro hanno il diritto di uscire con chi vogliono e tu non devi essere gelosa" anche se qui non è questione di gelosia ma di ben altro, la paura di uscire di casa perché non sai come ti può vedere la gente, che immagine dai a loro, che impressione dai a loro ti vendono come una demente?, un amica che non vuole uscire con te singolarmente forse perché ti vede come una demente, e per la litigata con l'altra ragazza, siamo diventate un po' più strette e io come una cretina sbagliando, per dimostrarle che mi fidavo di lei vado a dirle che ho un lieve ritardo mentale, e da dopo che l'ho fatto lei ha cominciato a comportarsi differentemente con me ad es domenica scorsa ero convinta che fosse sabato e, non so cosa avevo, ma non mi venivano i tempo verbale giusto e scrissi sul gruppo: "ma oggi è domenica? Ero convinta che domenica sarebbe stato domani" e lei risponde: "fosse domani" e poi scrive una frase tanto articolata "magari fosse ancora sabato anzi venerdì", sembra tutto fatto appositamente per umiliarmi perché le avevo detto che nella comunicazione era tutto ok e il mio punteggio era nella norma, ma che nel ragionamento logico visivo-percettivo era sotto norma e sembrava come: "vedi sei ritardata anche nel ragionamento verbale tanto da non utilizzare i tempi giusti, e da non riuscire a formulare una frase così semplicistica", sembra tutto fatto appositamente per umiliarmi di fronte agli altri e per abbassare la mia autostima, G non ha tutti i torti su di lei, forse, ha ragione lei. E poi è tutto così strano proprio dopo che ho confidato ad M che mi piaceva il fratello di G (G non ne sa niente altrimenti se la sarebbe presa, perché è fatta così) e lui stava tornando da Londra e noi stavamo programmando di andare alla casa e io avevo bisogno dell'aiuto di M per andare alla casa di G perché se glielo avessi chiesto io di andare non mi avrebbe fatto andare, di solito quando le spiegavo ad M come andava presa G, di solito le chiedeva scusa perché questa volta non l'ha fatto? Che c'è stato di diverso rispetto alle altre volte? Non voleva aiutarmi? Poi forse, anche di proposito le avrà detto a G che io le avevo detto che G c'era rimasta male perché sapeva che dicendolo io e G ci saremmo litigate, e che io mi sarei arrabbiata tanto con G perché mi avrebbe dimostrato irriconoscenza, e poi ha avuto anche l'ardire di dirmi: "però pure tu potevi evitare di dirle che c'ero rimasta male?" E perché lei che ha fatto? E io come al solito rimango zitta perché altrimenti va a finire che mi arrabbio e che aggrediscono gli altri e avremmo litigato fra di noi e per tanto ho dovuto ingoiare e starmi zitta, non so come dire le cose quando ci rimango male come esprimere il mio sentirmi ferita senza aggredire l'altro e senza finire a litigare.