Ho costantemente paura di che immagine dia agli altri

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Ho costantemente paura di che immagine dia agli altri

Messaggioda Stevie » 06/11/2018, 0:55



Ho sempre paura di come gli altri possono vedermi da fuori, di che immagine dia loro, ho costantemente paura che mi possano vedere come una demente. Con il test del QI speravo di porre fine a questo mio dubbio che mi tormenta ma le cose non sono andate come speravo. E la cosa che mi fa stare più male e che non avrò mai prove né in un senso e né nell'altro. Non ci sarà mai una persona che ti dirà in faccia la verità e se anche uno mi dicesse "tranquilla è tutto normale ecc" chi mi dà la garanzia che è la verità e che non lo dica solo per farmi stare meglio e tranquillizzarmi un po' ma in realtà a lui dò tutt'altra impressione e pensa tutt'altro di me? E che non avrò mai risposte e prove concrete in tal senso. E non avete idea di cosa significa per me uscire ed avere sempre paura di come la gente possa vedermi, di che immagine dia a loro. E come una deficiente mi sono confidata con una amica, siccome il nostro rapporto d'amicizia era cambiato e siamo diventate più intime e più strette, ma mi rendo conto che è la persona meno adatta in tal caso, le ho confidato che ho un lieve ritardo mentale. Ed ora non so come riparare al pasticcio combinato. Anche perché da quando glielo ho detto ho la sensazione che mi tratti in maniera diversa e come se si mettesse su un piedistallo certo di solito sono io a confidarmi con lei ma non so se è più un tipo di rapporto d'amicizia che mi piace perché non mi sembra più nemmeno un rapporto d'amicizia poiché si è creato una specie di rapporto d'imparità con lei. E a me non mi sta più bene. Da dove ha avuto origine questo dubbio d'avere una disabilita intellettiva? Quando strinsi amicizia con questa ragazza con cui abbiamo avuto questo disguido mi resi conto che c'era qualcosa che non andava dai discorsi che faceva, da come ragionava, dalla sue difficoltà ad esprimersi e dalla sua inflessione di voce, se non che prima di conoscere lei avevo una conoscenza con una ragazza mia coetanea che aveva una padronanza linguistica, una conoscenza dei vocaboli più forbiti e un'intelligenza al di fuori del comune, il divario fra le due per me è stato evidente, sono passata da un tipo di amicizia a un altra che era l'esatto opposto, nel caso della ragazza in cui c'era qualcosa che non andava mi sono resa conto che lei non si rendeva conto di nulla. Allora mi è (ri)sorto il dubbio e se fossi anch'io così e non me ne rendessi conto nemmeno io? Inoltre c'è una domanda che ha contribuito a far sorgere questo mio dubbio d'avere una disabilita intellettiva: perché la gente non si fida delle mie capacità? Per quale ragione? Mia zia non mi ha mai lasciato all'età di 20 (qualche anno fa) mia cugina piccola di due o tre anni, e non si può giustificare la cosa con la scusa che mia zia ha un carattere particolare perché non è l'unica ad avere questa opinione di me perché anche dall'altra parte della famiglia mia cugina grande non mi ha mai lasciato i suoi figli quando erano più piccoli, voleva lasciarmeli però quando realizzò che volevo badare a loro senza mamma divenne restia, le ragazze della chiesa (sono 4/5) non mi hanno mai reputato in grado di badare a dei bambini e tanto meno in grado di preparare una lezione per i bambini di 6-7 anni, frequentai un corso di breve durata in tema ambientale e sono due coniugi molto simpatici con cui mi trovo bene e che spesso anche d'estate organizzano delle attività con i bambini o altre attività talvolta anche retribuite ma non mi hanno inserito mai in una di esse trinceandosi dietro alla scusa "se qualcuno durante queste attività facesse domande a livello tecnico e non essendo laureati non sapreste rispondere per cui preferiamo gente con la laurea in questo settore" a me è sembrata una cosa messa a punto di proposito per escludere me. Per tanto non è l'opinione singola ma opinione comune a non reputarmi in grado di badare a dei bambini. A tutto ciò si aggiunge che non trovo lavoro nonostante i cv inviati nessuno mi contatta e mi chiedo che cosa pensano di me appena vedono la mia faccia, perché, invece, di giudicarmi non mi lasciano fare una o due settimane di prove, come previsto anche dalle tipologie contrattuali? A tutto ciò si aggiunge il mio parente più l'altro mio cugino che non mi reputa in grado di prendere e di usufruire dei mezzi pubblici, e la mamma della mia ex amica che non mi reputa in grado di preparare dei dolci o di cucinare. Perché dó questa impressione alle persone ma, perché non mi lasciano,almeno, fare una prova e poi giudicarmi in base ad esse?
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Messaggioda Angelique » 06/11/2018, 12:20



Il giudizio degli altri è veramente difficile da gestire. Io ancora oggi faccio molta fatica a gestirlo anche se so che non devo dargli troppa importanza perché sono solo io che posso gestire e valutare la mia vita e nessun altro. Il fatto che hai un lieve ritardo mentale non significa che non puoi gestire delle situazioni da sola, dovrai trovare solamente il tuo metodo per affrontarle (in fondo tutti hanno il loro metodo). Io ti direi di iniziare prepandoti prima con piccole cose da far rimanere sorprese le persone della tua famiglia. Invece la questione lavoro non c'entra assolutamente il tuo lieve ritardo. Trovare lavoro è difficile specie oggi che molte ditte chiudono o si trasferiscono o quelle che restano fanno fatica a star dietro a tutte le tasse da pagare.
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Messaggioda Stevie » 06/11/2018, 12:57



Angelique ha scritto:Il giudizio degli altri è veramente difficile da gestire. Io ancora oggi faccio molta fatica a gestirlo anche se so che non devo dargli troppa importanza perché sono solo io che posso gestire e valutare la mia vita e nessun altro. Il fatto che hai un lieve ritardo mentale non significa che non puoi gestire delle situazioni da sola, dovrai trovare solamente il tuo metodo per affrontarle (in fondo tutti hanno il loro metodo). Io ti direi di iniziare prepandoti prima con piccole cose da far rimanere sorprese le persone della tua famiglia. Invece la questione lavoro non c'entra assolutamente il tuo lieve ritardo. Trovare lavoro è difficile specie oggi che molte ditte chiudono o si trasferiscono o quelle che restano fanno fatica a star dietro a tutte le tasse da pagare.

Mi spiegeresti cosa non ti è chiaro di ciò che ho scritto nel testo? Ho mai parlato d'incapacità a fare le cose da sola o di non riuscire a vivere la mia vita? Da dove hai tratto questa conclusione? Quando parlo di lieve ritardo mentale, in altre parole, o meglio lievissimo, non va a compromettere in alcun modo il mio funzionamento adattivo, per dirla, in termini tecnici. Faccio già tutto da sola e che semplicemente ho solo paura di che percezione esterna possa dare agli altri. E' la scritta evidenziata in rosso il nocciolo della questione.
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Ultima modifica di Stevie il 06/11/2018, 13:24, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Angelique » 06/11/2018, 13:02



Scusami sono influenzata e ho frainteso il tuo messaggio.
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Messaggioda Joker » 06/11/2018, 13:21



Ciao Stevie, secondo me il problema non è se tu abbia o no una forma di ritardo, bensì, come tu stessa hai detto, il fatto che ti preoccupi troppo di come appari alla gente. Il giudizio altrui ti da fastidio, e ti fa sentire come se tu fossi in qualche modo inferiore agli altri.
Ora io non so se effettivamente tu hai o no un ritardo, ma anche se fosse la cosa non mi toccherebbe minimamente, certo mi dispiacerebbe per te visto che è una cosa a cui dai molta importanza, ma secondo me quella che ti giudica più di tutti se proprio tu.
Io penso, poi potrei sbagliarmi, che sei tu la prima a giudicarti, perché pensi di avere questo disagio e la cosa ti fa stare male, poi il fatto di sentirti giudicata secondo me è una conseguenza. Se tu provassi ad accettarti per quello che sei, e non intendo dire "vabbè sono fatta così pazienza", ma di renderti conto di quali sono i tuoi difetti così come i tuoi pregi, credo che a quel punto ti importerebbe di meno di cosa pensano gli altri.
Poi non so se sia davvero così, ma quello di cui sono sicuro è che se non sei la prima ad accettarti non riuscirai mai a sentirti accettata dagli altri. Poi il fatto che tu abbia o no un disturbo viene in secondo piano per me. Pensaci su :)
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Messaggioda Stevie » 06/11/2018, 13:34



Joker ha scritto:Ciao Stevie, secondo me il problema non è se tu abbia o no una forma di ritardo, bensì, come tu stessa hai detto, il fatto che ti preoccupi troppo di come appari alla gente. Il giudizio altrui ti da fastidio, e ti fa sentire come se tu fossi in qualche modo inferiore agli altri.
Ora io non so se effettivamente tu hai o no un ritardo, ma anche se fosse la cosa non mi toccherebbe minimamente, certo mi dispiacerebbe per te visto che è una cosa a cui dai molta importanza, ma secondo me quella che ti giudica più di tutti se proprio tu.
Io penso, poi potrei sbagliarmi, che sei tu la prima a giudicarti, perché pensi di avere questo disagio e la cosa ti fa stare male, poi il fatto di sentirti giudicata secondo me è una conseguenza. Se tu provassi ad accettarti per quello che sei, e non intendo dire "vabbè sono fatta così pazienza", ma di renderti conto di quali sono i tuoi difetti così come i tuoi pregi, credo che a quel punto ti importerebbe di meno di cosa pensano gli altri.
Poi non so se sia davvero così, ma quello di cui sono sicuro è che se non sei la prima ad accettarti non riuscirai mai a sentirti accettata dagli altri. Poi il fatto che tu abbia o no un disturbo viene in secondo piano per me. Pensaci su :)

Sì in parte hai ragione è solo che mi risulta difficile spiegare qual'è il mio problema, qual'è il nocciolo della questione. Ipotizza che due persone una categorizzata come disabilità intellettiva anche se lieve e una categorizzata come normale riuscissero entrambe a cucinare la tua (o di qualsiasi altra persona) sulle due persone non sarebbe diversa? Nel primo caso non ti darebbe una percezione di "stranezza" del tipo: "ah accidenti ci riesce!"? Quelle sue abilità, può anche riuscire a farsi la sua vita da solo, in maniera indipendente e autosufficiente, non vengo viste da un occhio esterno come forme di capacità ma di compensazione ai propri limiti. Oppure una persona che è categorizzata come disabilità intellettiva anche se lieve e una categorizzata come normale si comportassero in maniera sicura, decisa, forte, di persona che sanno il fatto proprio, la percezione esterna su queste due persone non sarebbe diversa nel primo caso non verrebbe vista semplicemnte come una persona che cerca di "arrampicarsi sugli specchi e crearsi a sgomitate un suo posto nel mondo? mentre nel secondo caso verrebbe vista come una cosa assolutamente normale e verrebbe vista da un occhio esterno come persona sicura di sè, decisa, forte? E' questo quello di cui ho paura della percezione che io possa dare agli altri perchè cambia tutto in base a questa categorizzazione. Non so come spiegarlo in altro modo.
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Messaggioda Joker » 06/11/2018, 13:52



Non la vedrei proprio così. Nel caso di una persona "normale" che cucina capirei solo che quella persona sa cucinare, comunque cosa che non è da tutti. Nel caso di una persona che ha un ritardo, se effettivamente le rende cucinare una cosa più difficile, ma riesce comunque, capirei che quella persona si impegna molto in quello che fa, e sarebbe una buona impressione per me. Poi magari hanno cucinato entrambe bene, solo che una era più portata per la cucina, mentre l'altra ha dovuto impegnarsi di più. Non c'è una delle due che è inferiore all'altro. Semplicemente sono persone diverse, che hanno i loro pregi e i loro difetti. Almeno così io la penso
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Messaggioda Stevie » 07/11/2018, 7:56



Joker ha scritto:Non la vedrei proprio così. Nel caso di una persona "normale" che cucina capirei solo che quella persona sa cucinare, comunque cosa che non è da tutti. Nel caso di una persona che ha un ritardo, se effettivamente le rende cucinare una cosa più difficile, ma riesce comunque, capirei che quella persona si impegna molto in quello che fa, e sarebbe una buona impressione per me. Poi magari hanno cucinato entrambe bene, solo che una era più portata per la cucina, mentre l'altra ha dovuto impegnarsi di più. Non c'è una delle due che è inferiore all'altro. Semplicemente sono persone diverse, che hanno i loro pregi e i loro difetti. Almeno così io la penso
Forse, è più chiaro così. Ipotizziamo che ci sia un emergenza e se in auto insieme al tuo amico e trovi su una strada un uomo che sta male e devi soccorrerlo, e tu cerchi di darti da fare per aiutarlo anche dispensando istruzioni ma se tutti ti considerassero ritardata chi seguirebbe mai le tue istruzioni? Oppure si sta chiacchierando e tu dai un consiglio o un parere a queste persone? Se tutti ti considerassero ritardata chi seguirebbe mai il tuo consiglio/suggerimento? Oppure hai ottenuto un lavoro, è un lavoro complesso in cui è necessario presenza di spirito, rapidità nelle decisioni, destrezza, sveltezza, e tu dispensi un consiglio o una strategia e se tutti ti considerassero una ritardata chi si fiderebbe e mai del tuo parere e ascolterebbe il tuo consiglio/suggerimento? Per me, forse, è una questione di mancanza di fiducia nelle mie capacità. Forse, è proprio questo che mi fa star male. Ci sto provando a farmi capire. Ma è difficile. Anche spiegare quanto è importante per me questa questione.
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Re: Ho costantemente paura di che immagine dia agli altri

Messaggioda xMichelangelox » 07/11/2018, 16:05



Ciao Stevie, ho letto con molta attenzione il tuo post. È un discorso nel quale in parte mi rivedo anche io, quindi immagino che sensazioni vivi, immagino quanto tu possa starci male. Ti racconto brevemente di me... Ho 37 anni, sposato e con un bambino di 5 anni. Fino a 3 anni fa, la mia era una vita "normale" e serena. Poi, salta fuori che il mio bambino è autistico. Evito di descrivere le angosce, le paure ecc. Facciamo delle indagini genetiche, anche noi genitori, e salta fuori che ho trasmesso io il "problema" a mio figlio. Anche se a vedermi godo di ottima salute, presento quattro(!!!!) alterazioni cromosomiche che in teoria sarebbero causa di autismo, decadimento cognitivo, problemi al sistema nervoso centrale, dismorfismo e sordità. Mi sono sempre ritenuto una persona Sana. Ma ora, inevitabilmente vedo mille limiti e lacune nei miei modi di fare, ti parlo a livello comportamentale. Ti preoccupi di come gli altri possano vederti. Sai che la prima a vedermi "male" è a giudicarmi è mia moglie? La persona che più amo al mondo? Sai quanto questo mi faccia soffrire? Per puro caso ho scoperto un suo commento su un gruppo Facebook relativo all autismo, dove spiegava i miei "problemi". Mi presentava come uno che dimentica tutto, anche le cose più semplici, che non riesce a gestire situazioni, che non tollera e non sa affrontare gli imprevisti, che tende ad isolarsi e ha problemi relazionali, legato morbosamente alla figura materna... E io che pensavo di non avere problemi.!!! È bastato un pezzo di carta, e lei, che prima mi vedeva "normale" adesso ha un opinione assurda di me, accentuando all inverosimile quelli che sono sempre stati miei atteggiamenti (di certo non così esagerati come dice lei). Per questo ti capisco benissimo. È frustrante sentirsi così. Mi ritrovo ogni santo giorno a dover dare il meglio di me per dimostrare a mia moglie a mia moglie, capisci?!??) che me la so cavare, che non ho problemi, che so gestire qualunque situazione... E non è per niente bello. L unico invito che posso farti, è quello di dare sempre il massimo, cercando di fare il possibile e l impossibile per far cambiare idea a chi si è fatto un idea sbagliata su di te. Un abbraccio.

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Messaggioda DanielaElettra » 07/11/2018, 21:09



Ti capisco bene, non è facile, ma secondo me bisogna infischiarsene di quello che pensano gli altri, bisogna vivere sereni e in armonia con sé stessi. Tu sii naturale e spontanea, poi chi ti ama veramente e ti vuole bene, ti accetterà per quella che sei!
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