crisbil ha scritto:
Secondo me non sei affatto cretina.. tutti gli sforzi che stai facendo anche solo per rimanere a galla - questo tuo riuscire a non mollare le cose nonostante tutto (che sarebbe la cosa più istintiva e "facile", anche se forse dalle conseguenze più disastrose a lungo termine ) dimostrano unicamente la tua notevole forza di volontà e che forse c'è ancora del fuoco sotto quella patina di cenere spessa che da troppo tempo ti ricopre.
Al di là dei voti e dei risultati nell'immediato .. penso che questo aggrapparti comunque ad aspetti pratici e concreti della vita (tipo lo studio) sia meglio che non farlo e lasciare che si frantumi tutto e perdere anche quel poco che da un minimo di - non dico senso - ma almeno forma, struttura alla propria quotidianità .. (come, invece, a suo tempo - tanti anni fa - feci io... )
Spero che le cose andranno meglio e che starai meglio.. te lo meriteresti visti gli sforzi.
Buona serata.
Non so... Io inizio a sospettare che questa "forza" abbia avuto su di me una sorta di effetto anestetizzante. Non ho capito quanto grave fosse tutto, non ho capito quanto male stessi e mi sono rovinata. Sono al punto in cui la troppa ansia per qualsiasi cosa (e credimi QUALSIASI COSA) mi porta ad avere dei mancamenti, a svenire. Sono sfiancata, distrutta... In piedi forse ma che cosa è rimasto? Non dico di aver sbagliato a tenermi aggrappata all'università ma che avrei preferito una via di mezzo. Cercare aiuto prima, per esempio.
E' che sono anche molto sfortunata.
Mi ricordo la mattina prima dell'esame. Avevo passato una notte d'inferno perchè non ero sicura di voler scendere e l'indecisione, l'incapacità di prendere una decisione, mi stava paralizzando (e non è ai livelli di oggi comunque). Alla fine sono scesa con un bagaglio di tensione ingombrante e asfissiante. Chi incontro proprio 10 minuti prima di fare l'esame? La persona che ha contribuito più di tutte a mandarmi al tappeto, colui che mi terrorizza al punto di avere attacchi di panico se solo lo vedo in foto.
Ho avuto un mancamento così forte che mi sono dovuta sedere.
Ti rendi conto? E io ancora sono qui a chiedermi perchè non ero lucida, perchè non riuscivo a pensare, a riflettere, a dare il massimo. Ma quale massimo?
Eppure mentre ti scrivo queste parole una parte di me si colpevolizza perché io devo essere sempre perfetta...
Spero anche io che le cose migliorino, sia per me che per te.