Ho un disturbo di personalià diagnosticato, per il quale sono in terapia, anche farmacologica, da circa due anni.
In questo lasso di tempo ho avuto modo di conoscere il mio funzionamento più o meno, so cosa dovrebbe farmi star bene... Eppure quando arriva il momento di metterlo in pratica divento completamente incapace.
Il mio psichiatra rincara puntualmente la dose di qualche farmaco dopo ogni colloquio, mentre la mia psicoterapeuta sostiene che dovremmo avviarci verso la sospensione ed io sinceramente mi sento confusa. A volte vorrei solo allontanarmi da tutti e tutto. Ho ancora pensieri fortemente autodistruttivi ed ideazioni suicide, ma la mia terapeuta non si scompone mai più di tanto, eppure in passato ci sono stati anche dei tentativi.
Ho conseguito alcuni obiettivi importanti, eppure non ne percepisco alcuna soddisfazione o appagamento. Non riesco ad essere felice per niente. Passo le mie giornate ad anestetizzarmi col cibo e le cose futili, mentre riprendo i chili faticosamente perduti l'anno scorso. Vado alla deriva, e non riesco nemmeno a preoccuparmene.
Mi sono ripromessa di riprendere dieta e palestra dalla settimana prossima, ma dubito mi faranno sentire più viva di così.
Non ho amici e ho troncato anche le conoscenze virtuali, per la gioia della mia terapeuta, dal momento che mi annoiavano. Non capisco se sono quel tipo di relazioni ad annoiarmi o proprio le persone in generale... So solo che a tratti mi sento estremamente sola e vorrei qualcuno attorno...
Martedì ho la seduta di gruppo e dovrò parlare della mia ultima relazione. Sono veramente molto nervosa a riguardo, ma spero che così facendo io possa definitivamente chiudere questo capitolo doloroso della mia vita che ancora mi tormenta...
Sono sempre stata quella auto-ironica che faceva battute e tirava su gli altri, l'idea di dover rivelare particolari così sconvolgenti ed intimi mi preoccupa molto. In un certo senso ho paura che come lui mi abbia abbandonata possano farlo anche loro, magari non necessariamente in senso letterale, anche solo guardandomi in maniera diversa.