Psyko ha scritto:Ho 20 anni,e non riesco ancora ad accettare il senso di ''vuoto'
E fai bene, perché il vuoto è una condizione innaturale. La Natura aborrisce il vuoto.
Quindi quel senso di vuoto va visto come un sintomo di qualcosa che non va, come un indizio che ci dice "C'è bisogno di cambiamento".
Se a 20 mi fa sempre male la schiena non mi ci devo abituare: mi devo chiedere il motivo per cui ce l'ho.
per quanto ci sforziamo,proviamo e riproviamo,nulla cambia
Ma c'è da chiedersi: cosa provi a fare?
Perché un errore che fanno molti è ripetere sempre le stesse azioni, sperando che i risultati cambino.
Ma se un'azione non funziona, non è che ripeterla 100 volte la farà funzionare meglio
Invece serve imparare cosa funziona e cosa no.
come dici tu '' siamo giovani,arriverà per tutti la felicità'' ma perchè dobbiamo aspettare ?
A me pare che in questa frase ci siano due grandi illusioni, comuni alle ultime generazioni:
- Che la felicità sia un diritto, o una cosa naturale, e quindi che prima o poi verrà da sé
- Che la felicità, e/o le cose preziose, si possano avere facilmente, senza aspettare e senza sforzi
Ma chi vive secondo queste convinzioni fallirà su tutta la linea.
- La felicità non è un diritto e non è per niente scontata. La vita non è progettata per renderci felici, quindi se la trascuriamo non arriviamo a niente.
La propria felicità va coltivata con cura, proprio come un campo va coltivato se voglio poi raccogliere qualcosa di buono. Se aspetto e basta, o se non mi prendo cura della mia vita attivamente, i risultati non arriveranno da soli, e magari patirò quel vuoto.
- Ogni cosa importante e preziosa richiede impegno, sforzo e dedizione.
Credere che si possano avere grandi cose con piccoli sforzi, o una vita grandiosa restando persone "piccole" (pigre, ignoranti e poco evolute), è una totale illusione.
La stessa illusione è quella di chi pensa di poter vivere un amore straordinario pur essendo una persona ordinaria.
Ma 2+2 fa 4, non fa 22. Se io sono una persona banale e incontro un'altra persona banale, da dove potrà arrivare quella "straordinarietà" che ci aspettiamo dall'amore romantico?!?
Quindi se voglio una vita "speciale", è necessario che io stesso diventi una persona speciale (a modo mio, non seguendo un copione altrui o dei cliché).
Non c'è una vera soluzione,se non quella di agire,ma si tratta più di fortuna secondo me.
La fortuna è l'alibi dei pigri, dei codardi e degli ignoranti
Certo un pizzico di fortuna aiuta... ma le cose non capitano per caso.
Leggendo le biografie di personaggi famosi, si scopre che tutti hanno raggiunto grandi risultati perché vi si sono dedicati anima e corpo. Il successo - di qualsiasi tipo - non arriva mai solo "per fortuna".
"Il genio è uno per cento ispirazione e novantanove per cento traspirazione."
(Thomas Edison)