Riflettere sugli anni persi

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Re: Riflettere sugli anni persi

Messaggioda Nonostantetutto » 05/01/2020, 11:45



milvius 75 ha scritto:Grazie J. Il fatto è che questo pensiero mi danna.
Vedo persona più giovani e mi prende una forte malimconia. Spesso il Sabato sto a casa. Capodanno da solo. Ho la fissa che oramai nulla ho da dare o ricevere. Grazie delle vostre risposte e dei vostri cobsigli. Una condizione economica disastrata poi non mi consente di viaggiare o staccare dalla città per distrarmi. A volte sento amici che raccontano la loro vita. La mia si è 'fermata' da 5 anni e mi sono chiuso in un loop mentale. Ho amici e un bel.lavoro. una sorella che adoro. Ma non mi sento realizzato. A volte credo di dare troppa importanza a cose che non la meritano ed anche di vedere la vita come competizione


È una specie di inutilità esistenziale quella di cui parli? Cioè vedere trascorrere i giorni uno uguale all’altro, uno dopo l’altro, senza più capire verso cosa si va? A che scopo o con quale senso?
Hai cominciato scrivendo che sei solo e che hai una condizione economica disastrata ma poi scrivi che hai amici un bel lavoro e una sorella che adori, forse non ho capito bene la natura del tuo problema


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Riflettere sugli anni persi

Messaggioda milvius 75 » 05/01/2020, 16:14



TheDarkKnight ha scritto:Anche io spesso faccio fatica a rendermi conto che non si tratta di una visione soggettiva ma della triste realtà. Se mi avessero proposto una vita normale piena di illusioni umane o questa costellata da problemi più o meno gravi probabilmente avrei scelto la prima, non so quali aspetti positivi possa darmi un'esperienza del genere a parte far accrescere in me l'odio verso un presunto creatore e gestore di ogni malvagia attività umana diretta o indiretta e di cui sono impotente spettatore. Ci sono persone che iniziano a sentire il peso della vita verso i 50anni quando ormai non si è più giovani ed altre che faranno fatica ad arrivarci e io penso di essere una di queste.

Si racchiude una tristezza immensa in queste parole
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Riflettere sugli anni persi

Messaggioda Levantina » 05/01/2020, 18:06



Per esperienza ho imparato che stare a pensare al passato non serve. È qualcosa che non esiste più. La cosa migliore è concentrarsi sul presente, l'unica vera realtà in cui viviamo.
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Re: Riflettere sugli anni persi

Messaggioda milvius 75 » 05/01/2020, 18:44



Nonostantetutto ha scritto:
milvius 75 ha scritto:Grazie J. Il fatto è che questo pensiero mi danna.
Vedo persona più giovani e mi prende una forte malimconia. Spesso il Sabato sto a casa. Capodanno da solo. Ho la fissa che oramai nulla ho da dare o ricevere. Grazie delle vostre risposte e dei vostri cobsigli. Una condizione economica disastrata poi non mi consente di viaggiare o staccare dalla città per distrarmi. A volte sento amici che raccontano la loro vita. La mia si è 'fermata' da 5 anni e mi sono chiuso in un loop mentale. Ho amici e un bel.lavoro. una sorella che adoro. Ma non mi sento realizzato. A volte credo di dare troppa importanza a cose che non la meritano ed anche di vedere la vita come competizione




È una specie di inutilità esistenziale quella di cui parli? Cioè vedere trascorrere i giorni uno uguale all’altro, uno dopo l’altro, senza più capire verso cosa si va? A che scopo o con quale senso?
Hai cominciato scrivendo che sei solo e che hai una condizione economica disastrata ma poi scrivi che hai amici un bel lavoro e una sorella che adori, forse non ho capito bene la natura del tuo problema


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Chiedo scusa. Ho fatto confusione. Si lavoro ed ho amici ed una famiglia che mi vuole bene. Ma per errori passati sono senza soldi e con debiti che mi prosciugano lo stipendio(ho anche affitto). Riguardo gli affetti spesso mi sento solo. Mi isolo (ho fatto capodanno a casa da solo) in quanto dentro provo un senso di fallimento interiore e di inferiorità.
Volevo mettere su famiglia. Avere figli. Ma con le donne sono un fallimento (solo 1 storia in 44 anni) (con annessi e connessi tipo il sesso). Il mio problema di fondo é il continuo confrontarmi con tutti. Sia della mia età che più piccoli. Ho perso la voglia di fare le cose. Spesso le faccio per inerzia
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Re: Riflettere sugli anni persi

Messaggioda Nonostantetutto » 05/01/2020, 18:55



@milvius 75

„errori fatti in precedenza“
Non so nello specifico ma forse ho capito il tuo stato d‘animo. La tua non voglia è forse una conseguenza dell’esserti isolato per non incorrere più in situazioni che possano portarti di nuovo a commettere quegli errori?


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Re: Riflettere sugli anni persi

Messaggioda milvius 75 » 05/01/2020, 19:36



Nonostantetutto ha scritto:@milvius 75

„errori fatti in precedenza“
Non so nello specifico ma forse ho capito il tuo stato d‘animo. La tua non voglia è forse una conseguenza dell’esserti isolato per non incorrere più in situazioni che possano portarti di nuovo a commettere quegli errori?


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Ciao. Non é cosi. La mia non voglia nasce da un senso di ineguatezza verso il mondo. Sento persone parlare delle loro esperienze di vita. Dei loro amori. Dei loro divertimenti. Io da un bel po di tempo sono diventato una persona triste,infelice. Lavoro e casa nel 99% del tempo (ringrazio il Cielo di lavorare).
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Re: Riflettere sugli anni persi

Messaggioda Nonostantetutto » 05/01/2020, 20:41



Capisco. Beh allora ti manca uno stimolo. Un qualcosa che dia di nuovo senso a tutto


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Riflettere sugli anni persi

Messaggioda milvius 75 » 05/01/2020, 20:47



Esatto
Ho perso l'entusiasmo
Faccio le cose spesso perchè devo e sono a disagio con il mondo. Anni fa non ero cosi
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Messaggioda TheDarkKnight » 06/01/2020, 13:16



milvius 75 ha scritto:
TheDarkKnight ha scritto:Anche io spesso faccio fatica a rendermi conto che non si tratta di una visione soggettiva ma della triste realtà. Se mi avessero proposto una vita normale piena di illusioni umane o questa costellata da problemi più o meno gravi probabilmente avrei scelto la prima, non so quali aspetti positivi possa darmi un'esperienza del genere a parte far accrescere in me l'odio verso un presunto creatore e gestore di ogni malvagia attività umana diretta o indiretta e di cui sono impotente spettatore. Ci sono persone che iniziano a sentire il peso della vita verso i 50anni quando ormai non si è più giovani ed altre che faranno fatica ad arrivarci e io penso di essere una di queste.

Si racchiude una tristezza immensa in queste parole


Non me lo meritavo un simile trattamento, eppure sono qui con un gran desiderio di cessare di esistere il prima possibile, purtroppo non sono libero nemmeno di scegliere come dar fini a questa tortura e negli ultimi tempi ho come la sensazione che anche il mio corpo stia cercando di sabotarmi.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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Messaggioda milvius 75 » 06/01/2020, 13:24



TheDarkKnight ha scritto:
milvius 75 ha scritto:
TheDarkKnight ha scritto:Anche io spesso faccio fatica a rendermi conto che non si tratta di una visione soggettiva ma della triste realtà. Se mi avessero proposto una vita normale piena di illusioni umane o questa costellata da problemi più o meno gravi probabilmente avrei scelto la prima, non so quali aspetti positivi possa darmi un'esperienza del genere a parte far accrescere in me l'odio verso un presunto creatore e gestore di ogni malvagia attività umana diretta o indiretta e di cui sono impotente spettatore. Ci sono persone che iniziano a sentire il peso della vita verso i 50anni quando ormai non si è più giovani ed altre che faranno fatica ad arrivarci e io penso di essere una di queste.

Si racchiude una tristezza immensa in queste parole


Non me lo meritavo un simile trattamento, eppure sono qui con un gran desiderio di cessare di esistere il prima possibile, purtroppo non sono libero nemmeno di scegliere come dar fini a questa tortura e negli ultimi tempi ho come la sensazione che anche il mio corpo stia cercando di sabotarmi.


Mi dispiace davvero per questa tua situazione.
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milvius 75
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