Sono nuova su questo forum , le sto provando tutte per uscire da questo vuoto che ho dentro e ho pensato che forse anche qui potevo trovare un confronto , ricevere consigli e poterli anche dare.
Sono una donna sposata di 42 anni, con 2 figli, un marito , un lavoro che non mi piace ma che al momento non posso cambiare....una vita normale senza grossi problemi.
Sto affrontando da un paio di mesi una psicoterapia molto dura per cercare di risolvere un disturbo del carattere , causato dal rapporto con la mia famiglia di origine e dai molti problemi nati da li che mi hanno accompagnato per moltissimi anni.
La mia psicologa dice che è come se fossi divisa a metà, una parte adulta che vuole andare avanti con la sua vita e una parte infantile che ricerca un affetto e un attenzione che da bambina non ho mai avuto, questo mi porta momenti di rabbia che mi tengo dentro oppure riverso su persone che non c'entrano niente.
In questo periodo , nonostante mio marito cerchi di starmi vicino, mi sento molto sola, spesso penso che da questa situazione non uscirò mai, che questo malessere mi accompagnerà per sempre. Inoltre penso di aver sviluppato anche un atteggiamento ossessivo verso mia figlia quattordicenne, la controllo in modo esagerato, i social che usa , il suo telefono. Con lei ho buon rapporto , parliamo molto, ma nonostante questo ho sempre la paura che possa soffrire o che possa essere lei a far soffrire qualcuno e questo mi porta ad un controllo esagerato , a volte mi sembra quasi di vivere la sua vita. Ho paura che questo non mi porti a niente di buono e che possa distruggere il rapporto che ho con lei. La psicologa dice che questo dipende dal disturbo della personalità che ho e che devo risolvere quello per vivere meglio la mia vita. Credo che abbia ragione , ma mi sento così sola ed anche impaurita dalle mie stranezze.