Riflessioni mattutine

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"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

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Messaggioda ma9 » 28/01/2020, 8:59



Cosa c'è che non va in me? Cosa è, una malattia mentale? Un problema psicologico? O semplicemente un momento di crisi? Ci metto una mano sul fuoco che sia una tra le prime due. Voglio dire, andiamo, dopo 20 anni che la tua vita va a rotoli (e quando hai 20 anni), quando in tutta la tua vita fracassi in qualcosa. Quando per tutta la vita non hai successo in qualcosa, penso che ad un certo punto devi porti la domanda, se c'è qualcosa che non va in te, se stai sbagliando qualcosa, se il tuo approccio è sbagliato. Perché è impossibile che proprio tutte le persone che conosci o che hai conosciuto ad un certo punto se ne vanno. Dopo una o due o al massimo, che so, 10 persone? È ovvio che il dubbio sul fatto che il problema non sono le altre persone, ma sei tu, ti arriva. Io penso che anche questa esperienza che ho avuto quest'ultimo anno, dell'amicizia, o dell'aver trovato, o almeno creduto di aver trovato i miei amici, gli "amici della vita", anche questa è servita a qualcosa. Mi è servita ad imparare nuove lezioni di vita, perché la vita è fatta tutta di lezioni alla fine, di questo ne sono consapevole, anche ora che vedo la mia di vita come una stanza buia, o meglio, non per forza buia, ma vuota. Ecco una stanza vuota in uno di quegli stabilimenti delle zone industriali che io tanto odio e che mi mettono un'angoscia assurda. Una stanza vuota, chiusa, con tante finestre. Ma fuori non c'è il sole, ma nuvoloni grigi. E io sono lì, appoggiata al muro, seduta per terra, sola. E l'unico suono che sento è l'eco del mio respiro. Proprio come dice la mia canzone preferita, "cause my echo, is the only voice coming back". Questa è la mia immagine di futuro, ora come ora.
Ora mi fa male la testa, sarà perché sto pensando troppo, come faccio sempre d'altronde, penso più di quanto parlo, o sarà perché sono sveglia dalle 4 e ora sono le 8.30. Dovrei andare in biblioteca a studiare ma chi ne ha voglia. Quindi ho posticipato a stasera.
Ora me ne sto nel letto a pensare. Sono varie le cose à cui penso ultimamente. E sono tante le domande che mi pongo.
Resterò sola per sempre, sono destinata a stare sola?
C'è qualcuno in questo mondo che mi vuole bene? E se ci fosse, sarà la persona che mi darà quella motivazione per vivere?
E se dovesse esserci, perché non riesco a dare importanza alla cosa, eh? Perché do più importanza all'affetto che vorrei ricevere da determinate persone che non sono capaci di volermi bene come vorrei, e invece non riesco ad apprezzare l'affetto delle persone che davvero sembra che tengano a me un minimo?
Sono forse un ingrata? E se in realtà fossi cattiva? Voglio dire, per tutta la vita mi sono sempre considerata la buona della storia, di ogni storia, e il fatto che le altre persone mi avessero sempre etichettato in questo modo, per via del mio carattere mite e tranquillo e timido, non ha fatto altro che incrementare questa concezione di me.
Ma se invece per tutti questi anni mi fossi sbagliata? Se è così che si sentono le persone cattive e ingrate ? In realtà non si accorgono del male che fanno, ma continuano a farlo.
Io non so dove mi porterà tutto questo riflettere di continuo, pensare ai miei pregi e difetti, a cosa ho sbagliato, a cosa avrei potuto fare diversamente e a cosa invece non avrei potuto fare diversamente.
Ma una cosa so, e voglio provare a farla.
Essere onesta con me stessa.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va in me, anche se la verità mostrerà la parte oscura, marcia, mostruosa che c'è in me.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va con una persona, anche se ammetterlo farà un male cane, e ammetterlo magari sarà il primo passo per perdere quella persona, ma ammetterlo, ed essere onestà con me, per poterlo essere con gli altri.
Ho un lungo cammino da percorrere , un lungo percorso da affrontare.
Ce la farò? Non lo so.
I miei sogni si realizzeranno? Non so nemmeno questo.
Le persone che ho adesso nella mia vita, le persone à cui ora voglio bene saranno nella mia vita anche alla fine di questo percorso? Beh ora lo spero, ma chissà.
Non so nulla ora come ora è c'è molto da vedere. In fondo ho 20 anni ancora. Ma forse è arrivato il momento perché io seriamente prenda coraggio e dia un senso a questa vita, se ce l'ha.
Questo è solo una mínima parte dei miei pensieri, ma magari scriverle può aiutare, che ne so..passo a passo. Ora faccio così. Poi si vedrà
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ma9
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Messaggioda Alfa » 28/01/2020, 12:00



Anch'io ho molti dei tuoi pensieri e, esattamente come te, mi chiedo spesso se sono io ad essere sbagliato. Credo sia un'enorme semplificazione attribuire solo a te/a me, o solo agli altri, la responsabilità dei fallimenti nelle relazioni umane, quindi bisognerebbe valutare le varie situazioni.

Perché do più importanza all'affetto che vorrei ricevere da determinate persone che non sono capaci di volermi bene come vorrei, e invece non riesco ad apprezzare l'affetto delle persone che davvero sembra che tengano a me un minimo? Sono forse un ingrata? E se in realtà fossi cattiva?


Direi di no. L'affetto delle persone che ti sono più vicine non lo percepisci perché forse è qualcosa che hai da sempre e che per te è naturale che continui a esserci.

Io non so dove mi porterà tutto questo riflettere di continuo, pensare ai miei pregi e difetti, a cosa ho sbagliato, a cosa avrei potuto fare diversamente e a cosa invece non avrei potuto fare diversamente.


Rimuginare troppo sul passato, oltre ad assorbire energie mentali, può portarci ad avere inutilmente sensi di colpa per qualcosa che magari non abbiamo fatto. Va bene riflettere su cos'è andato male per cercare di evitare certi errori, ma senza arrivare a essere ossessionati dai propri pensieri.

Essere onesta con me stessa.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va in me, anche se la verità mostrerà la parte oscura, marcia, mostruosa che c'è in me.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va con una persona, anche se ammetterlo farà un male cane, e ammetterlo magari sarà il primo passo per perdere quella persona, ma ammetterlo, ed essere onestà con me, per poterlo essere con gli altri.


L'onestà, a mio modesto parere, dovrebbe essere un pilastro quando si sviluppano amicizie. Bisognerebbe però evitare di creare un'immagine falsa di sé, ma al tempo stesso di mostrarsi troppo negativi e "sbandierare ai quattro venti" i propri difetti dicendo seccamente "io sono così, se non vi piaccio sono affari vostri".
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Messaggioda Psyko » 28/01/2020, 17:32



Si, dopo la decima volta che le amicizie vanno a puttane è lecito chiedersi se è colpa nostra. Ma penso che, se c'abbiamo provato con tutto noi stessi...che colpa ne abbiamo noi? Ovviamente noi siamo santi, è colpa ne abbiamo, ma forse, ne abbiamo...di meno?
Se si guarda l'amicizia sgretolarsi d'avanti ai nostri occhi, senza fare niente, li colpa ne abbiamo, ma ognuno di noi fa capire i propri sentimenti in modi differenti, c'è chi dice, chi agisce, chi rimane in silenzio, e spesso, devi leggere ''tra le righe'' proprio per questo. Ma purtroppo spesso si incontrano persone che non hanno voglia di leggere tra le righe, e si lasciano trasportare dai sentimenti, dalla vita, da cose futili. E dobbiamo essere sempre noi a dover ''riparare'' il rapporto, e far notare determinate cose... e dopo 10 volte non ha più senso.
Tutti abbiamo la nostra parte di colpa, chi più e chi meno.
Conviene provarci fino alla fine, creare possibilità sia nella vita che nelle amicizie, agire già da subito per ciò che vogliamo, e combattere fino allo sfinimento, che almeno, se proprio tutto dovrà andare a puttane, potremmo sempre dire '' ci ho provato''
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Messaggioda Joker » 29/01/2020, 10:07



Cara ma9, lasciatelo dire, tu pensi troppo.
Forse è questo il tuo attuale più grande problema. Ti fai troppe domande senza risposta, come fai a sapere se c'è qualcosa che non va in te? Se il futuro sarà migliore? Se incontrerai qualcuno che ti farà sentire bene? È lecito chiedertelo ma non troverai la risposta, per trovarla devi vivere. Devi uscire da quella stanza tanto angosciante che descrivi e andare fuori, anche se ci sono le nuovole, non è detto che le cose belle giacciono sotto la luce del sole.
Per il resto vedo che sei una persona abbastanza profonda nonostante la tua età, però rendi a colpevolizzarti un po troppo... Anche se tu avessi qualche disturbo non c'è niente che non va in te, tu sei ciò che sei e va bene così, accettati, perché prima o poi troverai qualcun'altro che saprà accettati, e per allora sarai lieta di non aver indossato una maschera.
Mi sono rivisto in alcune tue frasi, un tempo reagivo così anch'io al dolore... Mi davo la colpa di tutto e mi bloccavo nella rimuginazione. Posso dirti che non aiuta, ma che peggiora soltanto le cose, per questo ti dico di reagire.
Ma da quello che ho letto alla fine del tuo messaggio capisco che hai la determinazione per farcela, per superare tutto questo quindi... Va avanti, non arrenderti! Sono sicuro prima o poi troverai quello che cerchi :)
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Messaggioda ma9 » 29/01/2020, 12:25



Joker ha scritto:Cara ma9, lasciatelo dire, tu pensi troppo.
Forse è questo il tuo attuale più grande problema. Ti fai troppe domande senza risposta, come fai a sapere se c'è qualcosa che non va in te? Se il futuro sarà migliore? Se incontrerai qualcuno che ti farà sentire bene? È lecito chiedertelo ma non troverai la risposta, per trovarla devi vivere. Devi uscire da quella stanza tanto angosciante che descrivi e andare fuori, anche se ci sono le nuovole, non è detto che le cose belle giacciono sotto la luce del sole.
Per il resto vedo che sei una persona abbastanza profonda nonostante la tua età, però rendi a colpevolizzarti un po troppo... Anche se tu avessi qualche disturbo non c'è niente che non va in te, tu sei ciò che sei e va bene così, accettati, perché prima o poi troverai qualcun'altro che saprà accettati, e per allora sarai lieta di non aver indossato una maschera.
Mi sono rivisto in alcune tue frasi, un tempo reagivo così anch'io al dolore... Mi davo la colpa di tutto e mi bloccavo nella rimuginazione. Posso dirti che non aiuta, ma che peggiora soltanto le cose, per questo ti dico di reagire.
Ma da quello che ho letto alla fine del tuo messaggio capisco che hai la determinazione per farcela, per superare tutto questo quindi... Va avanti, non arrenderti! Sono sicuro prima o poi troverai quello che cerchi :)


Ciao Joker :). Ti ringrazio per le tue parole. C'è una frase che hai detto, che è una cosa à cui sto pensando molto ultimamente, ossia che per trovare la risposta, o meglio le risposte, devo vivere. Sai mi sono resa conto che io non ho mai vissuto veramente, la mia vita è sempre stata più un accumularsi di sogni ed immaginazione e aspettative. Me ne stavo nel mio piccolo, da sola, senza sperimentare quella che è la vita vera, con le belle cose che ha da offrire ma anche quelle brutte. Con le persone che mi faranno bene ma anche quelle che mi faranno male. È solo che per tutta la vita mi sono ritrovata ad immaginare appunto che quando avrei trovato quelle persone che fi fanno sentire a mio agio, che non mi fanno sentire sbagliata, sarebbero state quelle giuste. Quindi, è ovvio che dopo aver pensato di averle trovate, ho dato per scontato che sarebbe durata non dico eternamente, ma più a lungo. E quando me le sono viste allontanarsi (non perché loro siano cattive persone, ma per carità, penso che sia più perché ognuno è alla ricerca di un qualcuno nello specifico in questo mondo, io semplicemente magari non ero la persona cve stavano cercando), ho pensato che proprio se anche loro l'hanno fatto allora non può non esserci qualcosa. E magari è così, che so, magari davvero c'è qualcosa da risolvere in me. Ma forse per scoprirlo di più, come hai detto, devo uscire, sperimentare. Alla fine sono come una bambina che sta uscendo di casa a fare le sue prime esperienze e non sa cosa la aspetta. Forse è per questo che ho paura, o comunque mi viene da immaginare, che non andrà come voglio. O forse è solo il pessimismo del momento, nonostante io sia abbastanza ottimista come persona.
Ci proverò, ci voglio provare. E si vedrà, forse un po' di curiosità c'è anche, e quella mi spinge un minimo ad andare avanti haha :)
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ma9
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Messaggioda Ennon » 29/01/2020, 14:45



ma9 ha scritto:Cosa c'è che non va in me? Cosa è, una malattia mentale? Un problema psicologico? O semplicemente un momento di crisi? Ci metto una mano sul fuoco che sia una tra le prime due. Voglio dire, andiamo, dopo 20 anni che la tua vita va a rotoli (e quando hai 20 anni), quando in tutta la tua vita fracassi in qualcosa. Quando per tutta la vita non hai successo in qualcosa, penso che ad un certo punto devi porti la domanda, se c'è qualcosa che non va in te, se stai sbagliando qualcosa, se il tuo approccio è sbagliato. Perché è impossibile che proprio tutte le persone che conosci o che hai conosciuto ad un certo punto se ne vanno. Dopo una o due o al massimo, che so, 10 persone? È ovvio che il dubbio sul fatto che il problema non sono le altre persone, ma sei tu, ti arriva. Io penso che anche questa esperienza che ho avuto quest'ultimo anno, dell'amicizia, o dell'aver trovato, o almeno creduto di aver trovato i miei amici, gli "amici della vita", anche questa è servita a qualcosa. Mi è servita ad imparare nuove lezioni di vita, perché la vita è fatta tutta di lezioni alla fine, di questo ne sono consapevole, anche ora che vedo la mia di vita come una stanza buia, o meglio, non per forza buia, ma vuota. Ecco una stanza vuota in uno di quegli stabilimenti delle zone industriali che io tanto odio e che mi mettono un'angoscia assurda. Una stanza vuota, chiusa, con tante finestre. Ma fuori non c'è il sole, ma nuvoloni grigi. E io sono lì, appoggiata al muro, seduta per terra, sola. E l'unico suono che sento è l'eco del mio respiro. Proprio come dice la mia canzone preferita, "cause my echo, is the only voice coming back". Questa è la mia immagine di futuro, ora come ora.
Ora mi fa male la testa, sarà perché sto pensando troppo, come faccio sempre d'altronde, penso più di quanto parlo, o sarà perché sono sveglia dalle 4 e ora sono le 8.30. Dovrei andare in biblioteca a studiare ma chi ne ha voglia. Quindi ho posticipato a stasera.
Ora me ne sto nel letto a pensare. Sono varie le cose à cui penso ultimamente. E sono tante le domande che mi pongo.
Resterò sola per sempre, sono destinata a stare sola?
C'è qualcuno in questo mondo che mi vuole bene? E se ci fosse, sarà la persona che mi darà quella motivazione per vivere?
E se dovesse esserci, perché non riesco a dare importanza alla cosa, eh? Perché do più importanza all'affetto che vorrei ricevere da determinate persone che non sono capaci di volermi bene come vorrei, e invece non riesco ad apprezzare l'affetto delle persone che davvero sembra che tengano a me un minimo?
Sono forse un ingrata? E se in realtà fossi cattiva? Voglio dire, per tutta la vita mi sono sempre considerata la buona della storia, di ogni storia, e il fatto che le altre persone mi avessero sempre etichettato in questo modo, per via del mio carattere mite e tranquillo e timido, non ha fatto altro che incrementare questa concezione di me.
Ma se invece per tutti questi anni mi fossi sbagliata? Se è così che si sentono le persone cattive e ingrate ? In realtà non si accorgono del male che fanno, ma continuano a farlo.
Io non so dove mi porterà tutto questo riflettere di continuo, pensare ai miei pregi e difetti, a cosa ho sbagliato, a cosa avrei potuto fare diversamente e a cosa invece non avrei potuto fare diversamente.
Ma una cosa so, e voglio provare a farla.
Essere onesta con me stessa.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va in me, anche se la verità mostrerà la parte oscura, marcia, mostruosa che c'è in me.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va con una persona, anche se ammetterlo farà un male cane, e ammetterlo magari sarà il primo passo per perdere quella persona, ma ammetterlo, ed essere onestà con me, per poterlo essere con gli altri.
Ho un lungo cammino da percorrere , un lungo percorso da affrontare.
Ce la farò? Non lo so.
I miei sogni si realizzeranno? Non so nemmeno questo.
Le persone che ho adesso nella mia vita, le persone à cui ora voglio bene saranno nella mia vita anche alla fine di questo percorso? Beh ora lo spero, ma chissà.
Non so nulla ora come ora è c'è molto da vedere. In fondo ho 20 anni ancora. Ma forse è arrivato il momento perché io seriamente prenda coraggio e dia un senso a questa vita, se ce l'ha.
Questo è solo una mínima parte dei miei pensieri, ma magari scriverle può aiutare, che ne so..passo a passo. Ora faccio così. Poi si vedrà


Averne già parlato può essere utile a farti tirare fuori tutto quello che ti fa star male. La vita sicuramente è un lungo percorso dove non si sa mai in quanti vicoli puoi andare a finire senza sapere quello che ti può capitare. Tutto questo senso di inadeguatezza, questo sentirti inferiore agli altri, ti farà crescere? Il percorso è lungo, ci vuole tanta pazienza e giustamente farai bene se farai un'analisi approfondita di te stessa ma solo per vederti come realmente sei, senza alcun tipo di condizionamento. A fine percorso cambieranno tante cose, il tempo le cambia ma tu fatti sempre forza e ricordarti di essere importante.
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Ennon
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Messaggioda ma9 » 30/01/2020, 14:06



Ennon ha scritto:
ma9 ha scritto:Cosa c'è che non va in me? Cosa è, una malattia mentale? Un problema psicologico? O semplicemente un momento di crisi? Ci metto una mano sul fuoco che sia una tra le prime due. Voglio dire, andiamo, dopo 20 anni che la tua vita va a rotoli (e quando hai 20 anni), quando in tutta la tua vita fracassi in qualcosa. Quando per tutta la vita non hai successo in qualcosa, penso che ad un certo punto devi porti la domanda, se c'è qualcosa che non va in te, se stai sbagliando qualcosa, se il tuo approccio è sbagliato. Perché è impossibile che proprio tutte le persone che conosci o che hai conosciuto ad un certo punto se ne vanno. Dopo una o due o al massimo, che so, 10 persone? È ovvio che il dubbio sul fatto che il problema non sono le altre persone, ma sei tu, ti arriva. Io penso che anche questa esperienza che ho avuto quest'ultimo anno, dell'amicizia, o dell'aver trovato, o almeno creduto di aver trovato i miei amici, gli "amici della vita", anche questa è servita a qualcosa. Mi è servita ad imparare nuove lezioni di vita, perché la vita è fatta tutta di lezioni alla fine, di questo ne sono consapevole, anche ora che vedo la mia di vita come una stanza buia, o meglio, non per forza buia, ma vuota. Ecco una stanza vuota in uno di quegli stabilimenti delle zone industriali che io tanto odio e che mi mettono un'angoscia assurda. Una stanza vuota, chiusa, con tante finestre. Ma fuori non c'è il sole, ma nuvoloni grigi. E io sono lì, appoggiata al muro, seduta per terra, sola. E l'unico suono che sento è l'eco del mio respiro. Proprio come dice la mia canzone preferita, "cause my echo, is the only voice coming back". Questa è la mia immagine di futuro, ora come ora.
Ora mi fa male la testa, sarà perché sto pensando troppo, come faccio sempre d'altronde, penso più di quanto parlo, o sarà perché sono sveglia dalle 4 e ora sono le 8.30. Dovrei andare in biblioteca a studiare ma chi ne ha voglia. Quindi ho posticipato a stasera.
Ora me ne sto nel letto a pensare. Sono varie le cose à cui penso ultimamente. E sono tante le domande che mi pongo.
Resterò sola per sempre, sono destinata a stare sola?
C'è qualcuno in questo mondo che mi vuole bene? E se ci fosse, sarà la persona che mi darà quella motivazione per vivere?
E se dovesse esserci, perché non riesco a dare importanza alla cosa, eh? Perché do più importanza all'affetto che vorrei ricevere da determinate persone che non sono capaci di volermi bene come vorrei, e invece non riesco ad apprezzare l'affetto delle persone che davvero sembra che tengano a me un minimo?
Sono forse un ingrata? E se in realtà fossi cattiva? Voglio dire, per tutta la vita mi sono sempre considerata la buona della storia, di ogni storia, e il fatto che le altre persone mi avessero sempre etichettato in questo modo, per via del mio carattere mite e tranquillo e timido, non ha fatto altro che incrementare questa concezione di me.
Ma se invece per tutti questi anni mi fossi sbagliata? Se è così che si sentono le persone cattive e ingrate ? In realtà non si accorgono del male che fanno, ma continuano a farlo.
Io non so dove mi porterà tutto questo riflettere di continuo, pensare ai miei pregi e difetti, a cosa ho sbagliato, a cosa avrei potuto fare diversamente e a cosa invece non avrei potuto fare diversamente.
Ma una cosa so, e voglio provare a farla.
Essere onesta con me stessa.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va in me, anche se la verità mostrerà la parte oscura, marcia, mostruosa che c'è in me.
Ammettere quando c'è qualcosa che non va con una persona, anche se ammetterlo farà un male cane, e ammetterlo magari sarà il primo passo per perdere quella persona, ma ammetterlo, ed essere onestà con me, per poterlo essere con gli altri.
Ho un lungo cammino da percorrere , un lungo percorso da affrontare.
Ce la farò? Non lo so.
I miei sogni si realizzeranno? Non so nemmeno questo.
Le persone che ho adesso nella mia vita, le persone à cui ora voglio bene saranno nella mia vita anche alla fine di questo percorso? Beh ora lo spero, ma chissà.
Non so nulla ora come ora è c'è molto da vedere. In fondo ho 20 anni ancora. Ma forse è arrivato il momento perché io seriamente prenda coraggio e dia un senso a questa vita, se ce l'ha.
Questo è solo una mínima parte dei miei pensieri, ma magari scriverle può aiutare, che ne so..passo a passo. Ora faccio così. Poi si vedrà


Averne già parlato può essere utile a farti tirare fuori tutto quello che ti fa star male. La vita sicuramente è un lungo percorso dove non si sa mai in quanti vicoli puoi andare a finire senza sapere quello che ti può capitare. Tutto questo senso di inadeguatezza, questo sentirti inferiore agli altri, ti farà crescere? Il percorso è lungo, ci vuole tanta pazienza e giustamente farai bene se farai un'analisi approfondita di te stessa ma solo per vederti come realmente sei, senza alcun tipo di condizionamento. A fine percorso cambieranno tante cose, il tempo le cambia ma tu fatti sempre forza e ricordarti di essere importante.


Ciao Ennon, grazie per queste parole.
Non saprei in realtà, diciamo che con gli anni mi sono abituata a rimuginare su tutto, ora semplicemente non so farne a meno :).. Però in fondo non saprei a dove mi porterà, se serve effettivamente a qualcosa oppure no.. Penso che un'analisi di se stessi ci sta, soprattutto quando si sa di aver sbagliato, ti aiuta a migliorare, ma dipendentemente da come si è, a volte la consapevolezza di aver sbagliato mette un senso di disagio e ti senti in imbarazzo con te stessa/o per aver fatto un determinato sbaglio, e per quanto sia la cosa più giusta da fare, confesso che a volte mi chiedo se ne valga effettivamente la pena..
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ma9
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Messaggioda rosablu85 » 01/02/2020, 17:43



Le persone di oggi sono tutte superficiali e non erano interessate a rapporti duraturi anche se solo in amicizia, non colpevolizzarti.
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Messaggioda ma9 » 02/02/2020, 10:12



rosablu85 ha scritto:Le persone di oggi sono tutte superficiali e non erano interessate a rapporti duraturi anche se solo in amicizia, non colpevolizzarti.


Ciao rosablu85. È, può esserci una alta probabilità che per queste persone il rapporto non fosse così profondo come lo vedevo io o che semplicemente non era importante il rapporto con me per loro. Inoltre non penso sinceramente che se avessi fatto la cosa giusta, sarebbe cambiato qualcosa, poiché la natura della fine del rapporto è di tipo affettivo quando non c'è abbastanza sentimento, quando una cosa è costruita su basi deboli, basta poco perché cada giù. Tuttavia ho comunque sbagliato, non con intenzioni cattive, ma comunque sono arrivata a non fare la cosa giusta, a comportamenti nel modo non proprio corretto nei confronti di qualche persona, nonostante come ho detto, anche se avessi fatto la cosa giusta, penso che ci saremmo trovati comunque a questo punto. Ma va beh, la prendo come esperienza ed insegnamento. Ora che fa meno male rispetto a prima, riesco a vedere le cose in modo un po' più chiaro
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Messaggioda milvius 75 » 02/02/2020, 12:25



ma9 ha scritto:
rosablu85 ha scritto:Le persone di oggi sono tutte superficiali e non erano interessate a rapporti duraturi anche se solo in amicizia, non colpevolizzarti.


Ciao rosablu85. È, può esserci una alta probabilità che per queste persone il rapporto non fosse così profondo come lo vedevo io o che semplicemente non era importante il rapporto con me per loro. Inoltre non penso sinceramente che se avessi fatto la cosa giusta, sarebbe cambiato qualcosa, poiché la natura della fine del rapporto è di tipo affettivo quando non c'è abbastanza sentimento, quando una cosa è costruita su basi deboli, basta poco perché cada giù. Tuttavia ho comunque sbagliato, non con intenzioni cattive, ma comunque sono arrivata a non fare la cosa giusta, a comportamenti nel modo non proprio corretto nei confronti di qualche persona, nonostante come ho detto, anche se avessi fatto la cosa giusta, penso che ci saremmo trovati comunque a questo punto. Ma va beh, la prendo come esperienza ed insegnamento. Ora che fa meno male rispetto a prima, riesco a vedere le cose in modo un po' più chiaro



Ciao.
Io ho un difetto : mi lego talvolta a persone anche più giovani. Ritorno indietro con gli anni e magari vivo cose non vissute. Ma questo mi porta a vedere gli altri ad un livello molto alto. E talvolta la cosa non è ricambiata. Ci resto male e divento più freddo. E la colpa è solo ed esclusivamente mia
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