Cosa fare con questi pensieri?

[knocking]

"ho avuto meno, i miei geni non sono così buoni, e per fare le cose che fanno gli altri ci dovrei mettere il doppio del tempo, il doppio dell'intelligenza, della fatica e del dolore, per avere in cambio molto meno. ma perchè, e che senso ha?"
"se qualcuno mi avesse amato, avrei potuto fare molto di più, se non per me l'avrei fatto per loro. neanche i miei genitori mi hanno veramente voluto. come si vive senza sentirsi voluti?"
"perchè o per chi fare qualsiasi cosa? potrei essere altruista, ma allora dovrei esserlo anche nei confronti di questo ragazzo ferito che voleva una vita normale, ed è molto triste, e non c'è niente che possa fare per confortarlo"
"la fredda realtà ha calpestato i miei sogni, questo non è un rpg e io non sono l'eroe, l'universo è freddo e non sa neanche se esisto"

[rosablu85]

Fallo per te stesso, anche se sei solo non devi vivere nell'angoscia ma in modo sereno.

[knocking]

In quei momenti e quando scendo in questo tipo di tunnel scendo così in basso che potrei vedermi 50 casi di cancro pediatrico e non provare niente, è un vuoto assoluto, una immersione totale, mi vergogno anche di non saperla gestire, ma se potessi farla provare a qualcuno non sarebbe neanche male.

[Loffio]

Pensi veramente che i tuoi non ti abbiano voluto?

[Sogni infranti]

In quei momenti e quando scendo in questo tipo di tunnel scendo così in basso che potrei vedermi 50 casi di cancro pediatrico e non provare niente, è un vuoto assoluto, una immersione totale, mi vergogno anche di non saperla gestire, ma se potessi farla provare a qualcuno non sarebbe neanche male.

E' ciò che gli idioti che sciorinano con prodiga generosità le solite banalità nell'intento di aiutarci (od il più delle volte fingere di farlo, dico io), non vogliono comprendere.
Quando cadi in basso, ma veramente in basso: diventi una specie di burattino in sconosciute e possenti mani. E non è possibile uscirne amandosi, amando gli altri, trovando un hobby e sciocchezze simili.

[knocking]

Sui miei genitori, anche se non mi hanno mai mollato economicamente, quando hanno capito che ero malaticcio e mentalmente in ritardo, a partire dagli 8-9 anni, si sono estraniati se non proprio diventati nemici. Non so se rendo l'idea, della natura quasi allo stato puro. Con il tempo le cose sono poi un pò cambiate.

Adesso ho 33 anni, i problemi sempre gli stessi due dall'inizio, cioè delle vertebre malformate che mi causano un malfunzionamento e instabilità statica generale della colonna, e un tipo di mal di pancia cronico.

Non ho mai lavorato, ma neanche mai "mollato", ho sempre pensato allo studio e alla competenza profonda in qualche settore chiave, e ho avuto il privilegio di essere sostenuto in questo. Ho provato e riprovato in diverse università ma alla fine qualche anno fa l'ennesimo collasso ad ingegneria.

Adesso mi sento pronto a ripartire perchè mi sento più forte e ho fiducia nei modi che ho di farmi strada. Dinuovo ingegneria in un'altra città, a settembre, so che ce la posso fare ma anche che sarò io contro la mente e il corpo e le loro armi. Ho dilazionato la carriera come se fosse un part time. L'ambizione è quella di aprire la porta ad una chance di lavorare ad una mia idea di intelligenza artificiale costruita in modo completamente autonomo, e il resto lo dirà il destino. Per i prossimi 6-8 anni si tratta di attraversare l'inferno, perchè dovrò acquisire competenze a dir poco estreme costi quel che costi. A Settembre del 2020, a 33 anni si parte.

[knocking]

Apprezzo che abbiate letto e risposto, o anche solo letto.

Naturalmente,

è un vuoto assoluto, una immersione totale, mi vergogno anche di non saperla gestire, ma se potessi farla provare a qualcuno non sarebbe neanche male.

Era solo una voglia di fare un confronto, non che auguri niente a nessuno.