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Mi chiamo Cristiano ed eccomi qui ancora a farvi visita dopo qualche anno. Ci risiamo..
Sono sprofondato in qualcosa più grande di me e non so più come uscirne. Non so più chi sono , non amo più me stesso , ne le persone che mi stanno affianco, non riesco a trasmettere più niente e mi stanno abbandonando tutti, perché forse io sono il primo a non star più bene.
E' un dolore che si fa più forte giorno dopo giorno io non so più che fare, forse l'immagine che do da fuori è quella di essere una persona anche curata, piacente, ma dentro di me vedo nero assoluto e molto dolore, che agli occhi delle persone forse sembro sempre incazzato col mondo o sempre triste e serio.
Le volte in cui sorrido o che provo ad essere simpatico è perché mento a ciò che sento dentro, ma lo faccio per non dar a vedere le condizioni in cui sono. Ed è nei momenti in cui sono solo, la gran parte direi, che tutto precipita, non sto più bene in mezzo alle persone.
Vengo tagliato fuori con l'indifferenza e questa cosa mi sta demolendo.
Ho sofferto tre tradimenti e mi rendo conto che questo ha giocato un ruolo importante in questa caduta nel vuoto, ha sicuramente aggravato una situazione già grave.
Stavolta è dura risalire e trovare una speranza in tutto ciò, amici miei, perché ho perso la mia identità, la mia felicità. Mi resta solo una vita priva di emozioni o almeno è questo ciò che vedo. Oltre a questo pure nel lavoro sto avendo problemi di rapportarmi con i colleghi, e ciò sta giocando una carta ulteriore a mio sfavore

Sono preso piuttosto male per essere arrivato a 30anni cosi

Mi sento nella tua stessa condizione, l'unica cosa positiva di questo periodo è che almeno stando isolati in casa non dobbiamo fare finta che vada tutto bene con gli altri fuori. Spero che questo senso di apatia svanisca alla fine, anche se ci convivo già da un po'. A volte penso che mi sono identificata talmente tanto con la menzogna che mostro agli altri che alla fine ho perso la parte vera di me. Tant'è che quando provo a raccontare come mi sento agli altri, nessuno riesce a capire o semplicemente non ci credono "perché l'altro giorno stavi ridendo". Da diverso tempo provo a cercare di capire io chi sono, ma a volte ho pensieri talmente contrastanti che non riesco a capirci niente e non capisco nemmeno se questo problema sia solo mio o capita anche agli altri.

Miror ha scritto:Mi sento nella tua stessa condizione, l'unica cosa positiva di questo periodo è che almeno stando isolati in casa non dobbiamo fare finta che vada tutto bene con gli altri fuori. Spero che questo senso di apatia svanisca alla fine, anche se ci convivo già da un po'. A volte penso che mi sono identificata talmente tanto con la menzogna che mostro agli altri che alla fine ho perso la parte vera di me. Tant'è che quando provo a raccontare come mi sento agli altri, nessuno riesce a capire o semplicemente non ci credono "perché l'altro giorno stavi ridendo". Da diverso tempo provo a cercare di capire io chi sono, ma a volte ho pensieri talmente contrastanti che non riesco a capirci niente e non capisco nemmeno se questo problema sia solo mio o capita anche agli altri.

Nemmeno io ci capisco più niente in realtà

Mi dispiace purtroppo è un senso di smarrimento difficile da sopportare. È quando le cose vanno male che tutto si fa più difficile.

Loffio ha scritto:Non dipende solo da noi. L'ambiente, le situazioni, lo sconforto generalizzato, non costituiscono un buon terreno nel quale l'individuo può fiorire esprimendo se stesso.
Che rapporto hai e hai avuto coi tuoi?

Purtroppo nemmeno a livello di famiglia non c'è un buon rapporto, provengo da una famiglia divisa già da moltissimi anni e ci si tollera , ma volersi bene è tutt'altra cosa. In effetti non avevo pensato a questo dettaglio. Probabilmente non ho un bel terreno su cui poggiare già di base

OP, posso dire che mi dispiace molto. Non è la stessa cosa, ma anche io a volte ho dubbi su amicizie, su come andrà a finire, specie ora dopo la mia relazione di 9 anni.
Posso solo dire che gli artefici dello stare bene purtroppo siamo noi e noi soli, e a volte, per quanto proviamo e riproviamo, non è detto che gente conosciuta/amici se ne importi quanto ce ne importiamo noi. Però credo che ciò che conta siano i nostri sforzi nel cercare di essere buone persone nonostante il dolore. Cercare di affrontare la vita con un po' di positività, anche se verrebbe da mandare tutto a fanculo.
E purtroppo i momenti in cui verrebbe da mandare a fanculo capitano

Mi trovo in condizioni assai simili alle tue. Tra le mille e più, la sensazione maggiormente sgradevole sta nel non sentirmi me stesso. Mi sono smarrito da tempo e non più ritrovatomi. Fin quando puoi contare su di te le cose non potranno mai essere così tanto angosciose; i patimenti si riescono pure a sopportare. E' quando ti perdi che la salita si fa durissima, ed il cielo s'annerisce come la pece.

Ti capisco benissimo,in questa situazione non sto lavorando e ora va tutto male, almeno lavorando tutto il giorno non ci pensavo, mi concentravo solo su ciò che dovevo fare,io per ora sto riprendendo i vecchi antidepressivi che prendevo qualche anno fa. Si certo, non fanno la magia di regalarti una nuova realtà, ma sempre meglio di niente.
Coraggio che l’isolamento finirà!

Per ora sto cercando di resistere a tutta questa negatività come posso, ho letto che fare dell'esercizio fisico aiuta a far fronte a queste difficili condizioni. In effetti io ci sto credendo e mi sono aggrappato a questo già da quando ho iniziato a star male. Però non esistono miracoli, è come se fosse un tunnel senza una luce di uscita o almeno io non la vedo purtroppo. E' tanto dura uff