Il passato mi tormenta

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Il passato mi tormenta

Messaggioda LaCele » 21/03/2020, 16:53



Buongiorno a tutti, in questi giorni di quarantena mi trovo a fare i conti con i miei pensieri che da anni mi tormentano. Li ho messi a tacere solo l’anno scorso, grazie ai miei turni di lavoro di 12h e più, al mio ritorno ero talmente stanca che spesso non avevo nemmeno voglia di cenare e fare la doccia. Sto continuando con i turni di lavoro massacranti anche quest’anno, solo per non pensare.
Sono cresciuta in un paesino del sud con una madre iper-perfezionista e un padre anaffettivo deficiente (che a tutt’oggi odio perché infondo mi ha rovinato la vita anche lui), sono stata vittima di bullismo a scuola, non ho voglia nemmeno di raccontare quello che subivo, vi basti sapere che ho avuto problemi grossi con il cibo che forse ho risolto solo ora a più di 30anni, sono diventata un’altra persona, ho vissuto nella depressione e negli attacchi di panico per anni (la salvezza L ho avuta quando ho iniziato appunto a lavorare talmente tanto da non pensare)
Ho odiato talmente tanto quegli anni che ancora ora a ripensarci vorrei solo morire perché non si può dimenticare. Tutto questo nell’indifferenza dei miei perché ripeto che mio padre è uno str***o e a lui non frega niente se qualcuno sta male. Andavo anche male a scuola perché aprire i libri mi evocava le sensazioni spiacevoli di quel luogo,inoltre spesso e volentieri non entravo a scuola, quando la notizia arrivo a casa mio padre me le diede di Santa ragione. Mi picchiava spesso e volentieri (non è un uomo violento, è solo il classico uomo str** ignorante dei paesini del sud, quelli che i figli si educano con gli schiaffi e che le donne devono pensare alla casa, è così è stato anche quando mia madre è stata male) e tutt’ora la cosa mi evoca un senso di schifo.

Ho giurato che avrei studiato, me ne sarei andata e sarei diventata qualcuno e che sarei uscita dall’ignoranza di questi luoghi, che non sarei diventata come i miei etc...etc... in realtà poi non sono mai riuscita ad allontanarmi sul serio, ho studiato e lavorato senza mai avere una parola di incoraggiamento.
Ad oggi sono ovviamente anaffettiva,non so divertirmi perché nella mia famiglia del c... gli unici divertimenti erano la tv e basta. (Questo ho visto fare ai miei per anni), ho avuto una storia con un idiota che aveva appunto la stessa mentalità gretta di mio padre e quindi ora ho lo schifo anche per le relazioni. Tutto ciò che ho conquistato oggi non vale niente, non ho niente in mano se non brutti ricordi. In passato ho spesso e volentieri pensato a farla finita, da quest’anno mi è tornato questo pensiero. Se ci fosse qualcosa per cancellare la memoria lo farei subito. L’unica soddisfazione che ho è che oggi mio padre è vecchio e insoddisfatto, non gli parlo mai se non per offenderlo e farlo star male, più va avanti nel tempo e più raccoglierà quello che ha seminato.
Ma tornando a me, ho realizzato che sarò depressa a vita, che non ho nessuna buona ragione per continuare a vivere, che se mi tolgono il lavoro come è successo adesso crollano tutti gli altarini e rimango quella che sono davvero. Non sono nemmeno capace di avere una relazione, forse perché ho come esempio lo squallore della relazione dei miei. Forse perché non esiste il tipo di amore che cerco in questi luoghi. Insomma non ho costruito proprio niente in questi anni e non avrò modo di costruire niente. Mi viene solo da piangere. Non so come uscirne, infondo non ne sono mai uscita, era solo una stupida illusione.
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Messaggioda Gionata » 21/03/2020, 17:59



Ciao, vorrei provare a darti un consiglio rischiando di essere preso a male parole perché sei molto arrabbiata, è un casino ma non dovresti fuggire dal passato o reprimerlo e se lo fai anche, dal tuo presente, ti ripeto è e sarà un casino, starai molto male, avrai molta confusione, renderai meno al lavoro, farai delle cazzate, e sinceramente per questo ho paura a darti questo consiglio, ma io in questa maniera ne sto uscendo e anche per me è incredibile perché io so cosa si passa... Se non ci riesci sola fatti aiutare anche se non mi sembri il tipo... Tuo padre sta invecchiando come il mio, ma forse il tuo è stato peggio non lo so
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Messaggioda Loffio » 21/03/2020, 20:58



Due domande per capire meglio, se posso: cosa ti ha fatto desistere dal gesto estremo? puoi spiegare meglio le dinamiche con tua madre?
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Auguro le più atroci sofferenze ai politici e ai giudici!
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Messaggioda LaCele » 21/03/2020, 20:59



Non ho capito, il tuo consiglio è di non reprimere il mio passato? Di accettarlo? E per cosa? Non si possono accettare certe cose, si può dimenticare, perdonare (ma a me non riesce) e poi perdonare mio padre... davvero no! Come vorrei averlo avuto fuori sala mia vita...magari poteva andarsene, risposarsi e fare altri figli come si vede nei film e dimenticare che esisto, e invece mi ha rovinato la vita. Quando ho avuto bisogno di un padre o di una parola di conforto lui era sempre dalla parte del nemico.
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Messaggioda LaCele » 21/03/2020, 21:26



Loffio ha scritto:Due domande per capire meglio, se posso: cosa ti ha fatto desistere dal gesto estremo? puoi spiegare meglio le dinamiche con tua madre?

Non è mio padre che mi induce a voler morire, con lui non parlo da 7 anni, solo che ora devo vederlo in casa.
Lo odio perché a causa sua la mia vita è andata a p.... non ho mai creduto in me stessa (grazie ai suoi insulti) e ho fatto scelte sbagliate per questo motivo, ha mandato a p... la mia relazione con una persona che amavo, mi ha fatta crescere in depressione, avevo bisogno di cambiare scuola per respirare un po’ (non approfondisco le dinamiche che mi hanno quasi portato al suicidio quando ero a scuola)mia madre era d’accordo e lui no. Mia madre mi ha fatto da padre, mia madre mi ha fatto laureare, perché per mio padre ero un fallimento. Mi ha sempre picchiata per cose senza senso (un viaggio con il mio ex ad esempio), potrei continuare all’infinito, ma preferisco fermarmi qui.
Il problema più che il passato è il presente però. Sono svuotata, senza sentimenti, senza voglia di vivere, proprio grazie a tutto ciò. Ho provato a ripartire ma non mi riesce.
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Messaggioda Gionata » 22/03/2020, 7:34



Forse siamo troppo diversi... Il passato non mi tormenta fino all'infinito, ma è inutile continuare
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