Salve

[BassViol]

Salve a tutti, sono nuovo di questo forum.
Non so bene perché io stia scrivendo questo post, cosa mi aspetto di ottenere, ma mi rendo conto di avere bisogno di parlare senza il timore che qualcuno mi dia del "lamentoso", dunque spero di aver trovato il posto giusto.
Sono un ragazzo di 32 anni e la mia vita vista da fuori può apparire molto interessante, ne sono certo.
Faccio il musicista e spesso mi capita di viaggiare in giro per il mondo per lavoro. Negli ultimi due anni ho lavorato su una nave da crociera e sono stato in Antartide, all'Isola di Pasqua, in Polinesia, in Giappone e poi, una volta sbarcato, ho vissuto per quasi un anno a Taipei, posto nel quale mi sono anche fidanzato.
Questa è la parte bella, ma il problema è che sono letteralmente perseguitato dai problemi di salute. Ho avuto un tumore, ho una malattia autoimmune che mi causa dolori insopportabili alle mani, al collo e ai gomiti e che presto mi impedirà del tutto di suonare, a meno che io non continui con delle terapie fortissime che mi stendono, ma anche con i farmaci non è detto che io riesca a rallentarla abbastanza da poter continuare a suonare e viaggiare.
Non mancano neanche i problemi personali e familiari, infatti avevo un fratello che soffriva di disturbo della personalità borderline, che è sempre stato ingestibile, violento ed imprevedibile, e che è morto suicida quando avevo 18 anni.
Invece qualche settimana dopo l'esordio della mia malattia, ad inizio 2015, abbiamo scoperto che anche mia madre aveva il cancro, e in pochi mesi se ne è andata anche lei.
Quando i medici mi hanno detto che soffrivo di questa malattia, spiegandomi che tutto ciò per il quale avevo studiato e lottato era a rischio, con la probabilità di diventare invalido in futuro, e che mi sarei dovuto fermare per un po', vivevo a Londra con la mia ex fidanzata, la quale decise di non seguirmi in Italia e di non starmi accanto in quel periodo così complicato, dopo 8 anni e un matrimonio già programmato
Nel 2017 sembrava che io fossi riuscito a mettere la malattia sotto controllo, ma a quel punto è venuto fuori il mio tumore, e quindi mi sono fermato di nuovo. Alla fine ho superato anche questa, che per assurdo mi ha dato l'input per ricominciare e a fine 2018 sono riuscito ad imbarcarmi su una piccola nave francese che mi ha portato a fare il giro che ho descritto prima. Ma mentre ero a Taipei è scoppiato il casino del covid, e ho dovuto organizzare un trasloco intercontinentale in due giorni, lasciando la mia fidanzata e molte delle mie cose li. Quindi ora sono solo in Italia, con la mia compagna dall'altra parte del mondo, con una gravissima crisi della mia malattia in corso, probabilmente innescata dallo stress, e letteralmente senza un soldo.
Dunque è vero, la gente quando mi osserva vede solo un musicista che si è girato mezzo mondo, oppure soffro di depressione da anni, e mi spingo ad imbarcarmi in queste avventure assurde proprio perché sono le uniche cose che mi danno una scarica di adrenalina sufficiente a farmi affrontare le giornate, facendomi un po' dimenticare anche i dolori, ma ogni volta che mi fermo sprofondo nuovamente nel mio buco nero.
Sto sempre male e per fare le cose mi serve 10 volte l'energia che serve alle altre persone. Mi sento stanco, senza stimoli, con una grande voglia di mollare tutto. La mattina apro gli occhi e maledico il fatto di esserci riuscito, perché sopratutto in questo periodo così difficile la prima cosa che avverto è il dolore, sia fisico che mentale ed emotivo.
Non riesco più a fare amicizia, a legare con le persone, non ho neanche più voglia di parlare con nessuno. suonare non mi da gioia da anni, perché lo associo al provare dolore, e continuo a farlo solo perché non so fare altro e perché come tutti ho bisogno di lavorare, ma ogni volta è più dolorosa della precedente.
Tutto quello che ho realizzato me lo sono sudato fino all'ultima goccia, ma mi sto rendendo conto di non essere più in grado di gestire la valanga di merda che la vita continua a buttarmi addosso.

[lifeisbeautiful]

Mi ha colpito tanto la tua storia. Girovagavo su internet in cerca di comprensione e ho trovato il tuo messaggio.
Se vuoi fare due chiacchiere, ci sono.
Un abbraccio ;-)

[BassViol]

Molto volentieri, una chiacchierata fa sempre piacere.
Nessuno rispondeva e avevo sinceramente perso le speranze, per questo non controllavo da un po'.
Non riesco a capire se è possibile mandare un messaggio privato su questo forum.

[Moonpoeple]

Ciao, la tua storia è stata un colpo al cuore.
Non ho mai avuto problemi di salute grandi come i tuoi, ma comunque non sono mai stata una dalla forte costituzione. so cosa significa stare spesso male, nel mio caso sono assalita da piccoli problemi doloosi e fastidiosi sin da bambina, per cui non ricordo un giorno in cui mi sono sentita bene fisicamente . anche io come te ho subito dei dolori, non della tua stessa natura ma comunque dolori. è difficile parlarne con la gente, perché sembra di dover entrare in maniera burrascosa in quel teatrino perfetto che sembrano le loro esistenze. la parola " frigiona" è qualcosa che mi è stato detto spesso, come il fatto che la mia ansia è sempre stato un mezzo per farmi fuori o comunque umiliarmi . Se ti va di sfogarti sono disponibile, per parlare con gli altri in privato devi rispondere ad un tot di post degli altri utenti, poi si sblocchera la casella per i mp.

[BassViol]

È sempre troppo facile giudicare da fuori, senza capire cosa l'altra persona prova e sente.
Anzi, adesso mi trovo in una situazione ancora più ridicola, infatti, visto che le altre persone pensano che io sia forte e in grado di sopportare tutto questo, non fanno altro che scaricarmi addosso pure i loro di problemi, che spesso sono futili e superficiali.
La gravità dei miei problemi non rende meno gravi quelli degli altri, lo so bene, ma a volte vorrei che la gente la smettesse e mi chiedesse semplicemente come sto, senza commiserarmi, me neanche sminuendomi.

[Robinson]

Mio caro. Ti ringrazio davvero per questa tua condivisione così profonda e lucida. E ti auguro davvero di essere libero da questa sofferenza, di sentirti felice ,amato, sereno.
Se ti va vorrei chiederti pero come hai trascorso oggi questa domenica. Cosa hai fatto, chi hai visto, cosa hai mangiato, cosa hai pensato,dove sei andato. Semplicememte questo. Vuoi?

[Robinson]

E un altra cosa che mi piacerebbe sapere è he strumento suoni e che musica. A me piace molto la musica classica. Sia sinfonica che lirica. E a te?

[germano]

Nessuno rispondeva e avevo sinceramente perso le speranze

Questa è una cosa abbastanza tipica: quando si affaccia uno lamentandosi di problematiche emotive e pippe mentali adolescenziali, tutti si attivano per dare risposte e consigli; ma di fronte a un problema così serio e concreto nessuno sa cosa rispondere, magari anche solo per rispetto (cioè avrei paura di dire qualcosa di sbagliato).

Purtroppo qui siamo solo persone comuni che possono dare virtualmente una pacca sulle spalle, ma non siamo dei professionisti.
Mi dispiace molto per te.
So che quando capitano queste cose ci si chiede "ma perchè a me??!?!?" e sembra di vivere in un eterno brutto sogno.
Dovresti attaccarti alla tua famiglia, dico la famiglia di origine soprattutto se con la fidanzata c'è un rapporto non... non fortissimo.
Se non sei in un intensissimo e felicissimo matrimonio, penso che solo un padre e una madre possano darti l'affetto eterno e incondizionato che ti serve adesso.

[BassViol]

Mio caro. Ti ringrazio davvero per questa tua condivisione così profonda e lucida. E ti auguro davvero di essere libero da questa sofferenza, di sentirti felice ,amato, sereno.
Se ti va vorrei chiederti pero come hai trascorso oggi questa domenica. Cosa hai fatto, chi hai visto, cosa hai mangiato, cosa hai pensato,dove sei andato. Semplicememte questo. Vuoi?

Buongiorno Robinson.
Ho passato la domenica a comporre e a cucinare, come faccio praticamente i giorni ultimamente. Mi permette di staccare la mente e sfogarmi un po'.
Non ho visto nessuno, per il semplice fatto che in questo momento le poche persone con le quali ho voglia di parlare non sono qui, ma bensì in giro per il mondo. Del gruppo di amici con il quale sono cresciuto, che sono quasi tutti diventati artisti di professione, chi musicista come me, chi fotografo e chi attore di teatro, nessuno vive più nel paese di origine.
Io suono il Violino e il basso elettrico. Ho studiato musica classica, ma dopo il conservatorio mi sono pian piano allontanato dal mondo "colto" per spostarmi su generi più moderni. Suono molto jazz e soul, e compongo ambient minimalista.

[BassViol]

Nessuno rispondeva e avevo sinceramente perso le speranze

Questa è una cosa abbastanza tipica: quando si affaccia uno lamentandosi di problematiche emotive e pippe mentali adolescenziali, tutti si attivano per dare risposte e consigli; ma di fronte a un problema così serio e concreto nessuno sa cosa rispondere, magari anche solo per rispetto (cioè avrei paura di dire qualcosa di sbagliato).

Purtroppo qui siamo solo persone comuni che possono dare virtualmente una pacca sulle spalle, ma non siamo dei professionisti.
Mi dispiace molto per te.
So che quando capitano queste cose ci si chiede "ma perchè a me??!?!?" e sembra di vivere in un eterno brutto sogno.
Dovresti attaccarti alla tua famiglia, dico la famiglia di origine soprattutto se con la fidanzata c'è un rapporto non... non fortissimo.
Se non sei in un intensissimo e felicissimo matrimonio, penso che solo un padre e una madre possano darti l'affetto eterno e incondizionato che ti serve adesso.

Trovo molto più sollievo nel parlare con la mia fidanzata, anche se lontana, che con la mia famiglia.
Mia madre è morta e mio padre, con il quale ci tengo a precisare che ho un ottimo rapporto, è comunque un uomo anziano, vicino agli 80, e un ex militare. Non è assolutamente in grado di comprendere una situazione come la mia. Anzi, forse di comprendere si, ma non di comunicarlo, pur non facendomi mancare supporto a modo suo. Ho un pessimo rapporto con mia sorella, l'altro mio fratello è morto e il fratello maggiore che mi è rimasto è identico a mio padre. Come sopra, ho un ottimo rapporto con lui, ma il confronto su determinate tematiche è difficoltoso.