Delusioni continue

[Sesa]

Ti capisco anch'io. Mi chiedo perché io debba sentirmi così sola nonostante io non sia una brutta persona, anzi. Per le mie amiche ci sono sempre stata o almeno ci provo al massimo delle possibilità. Mentre loro mi hanno praticamente abbandonata. Faccio i tuoi stessi identici pensieri. Non capisco perché la vita debba andare così. Ci si trova a lottare, a fare di tutto per gli altri e poi ci si ritrova con un pugno di mosche in mano. A volte credo che la vita sia fatta solo per persone egoiste.

[Kakushigoto9]

Mi ci rivedo parecchio in questi pensieri, soprattutto ultimamente. Sembra che più diamo per gli altri, e meno riceviamo. Ma anche comportandomi normalmente, spesso le cose vanno comunque male quindi non capisco davvero cosa devo fare. Ogni tentativo non va mai a buon fine, quindi ci si stufa e si prova sempre meno. Comprendo anche il comportamento di affezionarsi troppo perché si è sempre soli, fare di quella persona il centro del proprio mondo. Bisogna cercare di non cascarci anche se non è per niente facile... ma è un comportamento sbagliato, perché le altre persone hanno quasi sempre una vita più piena della mia e di certo non danno a me la stessa importanza che tendo a dare a loro. Purtroppo per la maggior parte delle persone siamo solo di passaggio, gli amici che sono restati per anni li conto sulle dita di una mano, ma di nuovi non se ne parla proprio, sembra impossibile davvero.

[DxShine]

Non sono importante per nessuno, non ho nessuno, non è possibile continuare così. Non ne posso più di vedere famiglie numerose e felici, ragazzi pieni di amici, e io sempre sola, sempre in disparte, così alienata che se disgraziatamente trovo qualcuno che mi dà attenzioni mi ci appiccico e faccio di quella persona il centro del mio mondo, per poi lasciar perdere quando vedo che per l'altra persona non sono importante come vorrei. Io mi voglio molto bene, e mi sento speciale, se devo essere sincera, so di avere molte qualità e di essere migliore della merda che c'è in giro (non lo dico per vantarmi, ma perché mi è stato detto molte volte da persone più grandi), ma mi dà troppo fastidio non essere apprezzata, essere sostituita, non piacere a nessuno, e soprattutto vedere che gli altri hanno sempre tremila persone intorno tra familiari e amici.

Da questo punto di vista siamo pressoché uguali, con la differenza che è tutto dovuto a ciò che mi manca sensorialmente. Non sono mai stata veramente importante per nessuno, né la priorità nella vita altrui e l'ho sempre percepito puntualmente ed invariabilmente. Magari è stato diverso per breve tempo, ma poi l'infausto esito è sempre stato quello... mollare il colpo accorgendosene dopo aver dato tutto per far funzionare il rapporto, o perlomeno averci provato. Ma sapendo già l'antifona molto difficilmente mi attacco tipo cozza, è davvero molto raro che mi leghi veramente a qualcuno! ^^
Per cui ovviamente l'amor proprio ha avuto decisamente la meglio, la cosa più meravigliosa di sé stessi è che sei la persona con cui passerai tutta la tua vita, per tutto il resto del tempo che ancora ti rimarrà... non ti abbandonerà né ti tradirà mai, a differenza di tutti quanti che se ne andranno puntualmente ed invariabilmente! E sei anche esattamente la persona che vorresti avere accanto, perché conosci perfettamente i tuoi gusti... non ci devi discutere o litigare neanche per una minima stronzata, non hai brutte sorprese perché ti conosci meglio di chiunque altro in assoluto!

Cmq consolati... di solito chi ha tremilordici amici ha una vita fintissima. È tutta apparenza, in realtà stanno peggio di noi lupi solitari! Per la cronaca, non li odio ma sostanzialmente mi è proprio venuta l'allergia. M'irrita che le loro fottute volontà siano sempre più importanti della mia! È come se loro fossero il male, dal momento che non faranno mai altro che farti soffrire invariabilmente! Quindi sto pensando che l'eremitaggio sia forse la soluzione migliore per me. ^^

[Misantropa88]

Sì, ormai resta solo l'eremitaggio... io ormai sto così da anni, non è una situazione temporanea. E penso che ormai sono talmente abituata a stare sola che una parte di me (quella che prevale) non ne vuole sapere di cambiare le cose. In fondo, a me le persone non sono mai piaciute, e non mi va nemmeno più di star lì a stressarmi selezionando persone che tanto mi deluderanno come tutte le altre prima di loro.

[DxShine]

Non c'é nemmeno bisogno di selezionare, arriva chi deve arrivare, infatti ora mi sento un pò meglio nonostante l'ultima delusione che probabilmente non dimenticherò mai. La fregatura è sempre quando troppo voler bene va sempre sprecato... e la gente se ne va puntualmente ed invariabilmente.
Io sono anni che vivo da sola, mai stata meglio, anche se ho quotidianamente a che fare con gente tossica come rapporti. C'é solo un lato positivo di quanto successomi: non c'è più niente che mi leghi a questo mondo ormai... quindi non mi è rimasto altro da fare. ^^

[Misantropa88]

Il problema è quando ti senti divisa in due parti... una parte sta bene da sola e non vuole nessuno, ma l'altra ne soffre. Ecco, io vivo una situazione di questo tipo. Non cerco attivamente nessuno e a volte sto bene completamente da sola, ma alla lunga non dura, e nei periodi di festa sono sempre depressa e mi sento vuota. Se riuscissi ad annullare la parte di me che ancora spera in qualche rapporto umano significativo ne sarei molto felice.

[germano]

Non sono importante per nessuno, non ho nessuno, non è possibile continuare così.[...] Non ne posso più di vedere famiglie numerose e felici, ragazzi pieni di amici, e io sempre sola, sempre in disparte, così alienata che se disgraziatamente trovo qualcuno che mi dà attenzioni mi ci appiccico e faccio di quella persona il centro del mio mondo,

Guarda, secondo me devi prima di tutto mettere ordine nelle tue idee.
Non puoi considerarti una misantropa e poi scrivere cose che fanno capire che ci soffri.
Devi fare chiarezza nella tua testa.

Adesso con sto dannato covid siamo tutti in stand-by, a appena ci sblocchiamo cerca di vivere con serenità le amicizie con quegli sporadici soggetti che "ti danno attenzioni".
Sii spontanea. Keep calm e niente paura. Sii te stessa nel bene e nel male.


Germano

[Misantropa88]

Ho le idee molto chiare invece. Soffro per la mia condizione ma non amo le persone. Le due cose possono coesistere, l'una non esclude l'altra.

[Penna]

Ciao Misantropa88, grazie per questo sfogo, ci ho trovato dei punti in comune con la mia esperienza attuale, in particolare il fatto di sentirsi divisi tra un parte abituata ad essere sola e un'altra che ne soffre, soprattutto nei giorni in cui i legami sembrano più forti, come durante le feste.

Io trovo che la tua visione sul tuo stato sia chiara e lucida, noto invece una contraddizione tra due parti di te, una che spera in qualcosa di migliore e in una relazione (in senso generico) sana da cui trarre soddisfazione e appagamento, e un'altra che rifiuta questa prospettiva perché conta su una statistica negativa: giustamente se è andata sempre male, perché stavolta dovrebbe andarti meglio? Perché tentare di uscire da una condizione quando il fallimento dei propri sforzi peggiora da sé la situazione iniziale?

Non so se posso essermi avvicinato al modo in cui ti senti, spero di averlo capito. Non ti consiglierei nemmeno di buttarti nelle relazioni sociali sperando di trovare finalmente una situazione più serena. Il mio consiglio è piuttosto quello di fare dei piccoli passi partendo dalle consapevolezze che hai, anche quelle negative: sei sola e ti senti psicologicamente sola, nessuna persona cambierà questa concezione e continuerai a star male per questo. Tuttavia, forse, potresti provare a comunicare con qualcuno in modo saltuario e frammentato, tenendo comunque lontana la persona per non soffrire eventuali sostituzioni. Non migliorerà le cose forse, ma avresti un ulteriore canale di sfogo a cui ricorrere ogni tanto, senza il peso di sentirti scartata e sostituita poiché sarebbe una comunicazione graduale.

Il fatto di opporsi ad un eventuale rapporto (anche virtuale, come ti ha proposto qualcuno nelle risposte precedenti) è una difesa razionale: io rifiuto le persone che si avvicinano cosicché non possano farmi del male. Funziona in parte, raggiungi il tuo scopo di preservarti dalle ferite che possono causare le persone, ma rimani comunque indifesa davanti alla pressione della solitudine, e comunque costretta a viverti ogni festa, anno dopo anno, in solitudine. Questa difesa non è molto funzionale, è il caso di rivederla. Hai fatto del "non legarsi" una sicurezza. Sicuramente dipende anche da esperienze vissute, però, in parte, dipende anche da te.

Un eventuale fallimento, al tuo stato attuale, ti porterà dolore e rafforzerà la certezza di un destino, quello della solitudine, tuttavia, per come la vedo io, porterà anche un po' di "mare mosso" nella tua vita. Forse sarà per la sofferenza, ma in fondo la stasi, tenere le acque ferme e tutti lontani, è effettivamente meglio di delusioni e sofferenze? A me sembra che sia piuttosto una cosa che può ucciderti lentamente, se non effettivamente lo fa psicologicamente.

Il mio consiglio è quello di partire da queste domande e soprattutto di ascoltare bene ogni parte di te. In questo momento c'è una che "governa" come una specie di dittatore su tutte le altre: si chiude tutto, tutti lontani, tutti disinteressati a me, a come sono io, dunque nessuno può darmi nulla e io devo tutelarmi dal mondo. Va benissimo questo pensiero se è una tua sensazione, tuttavia siamo persone complesse e dentro di te ci saranno sicuramente altre parti che vorrebbero più attenzione. E' possibile, progressivamente e almeno per brevi periodi di tempo durante le tue giornate, che tu possa permettere anche al resto che è in te di dire la sua e uscire allo scoperto? Tutte le voci dentro di te devono uscire, perché altrimenti saresti tu ad auto-realizzare il destino di stare sola. Non deve andare per forza così, soprattutto perché, come hai dichiarato tu stessa, hai lati che ti piacciono di te e che altre persone hanno saputo apprezzare o stimare.

Tanta forza e tanti auguri. Per qualsiasi cosa possa aiutarti un po', anche una chiacchierata sporadica di tanto in tanto, rimango a disposizione. Tra l'altro sono un lupo solitario anche io

Luca

[BlackOcean]

Ho le idee molto chiare invece. Soffro per la mia condizione ma non amo le persone. Le due cose possono coesistere, l'una non esclude l'altra.

A volte mi chiedo perchè si debba arrivare a spiegare cose così semplici, se fossero meno ipocriti non dico che sarebbero più utili perchè i problemi sono tanti e difficili da sondare ma almeno non mi verrebbe la nausea a leggervi...e chissà magari un giorno potrei addirittura chiamarvi amici.