Grazie per questi punti che mi hanno fatto riflettere
Tutto questo fa parte della mia personalità, ci sono aspetti che non possono essere cambiati, è il mio strumento con cui guardo il mondo: posso solo trovare un equilibrio.
Simonedv ha scritto: Innanzitutto se devi arrivare a criticare te stessa per essere determinata e ambiziosa, non ne vale la pena, perché nascono poi dei problemi che non riesci a risolvere; infatti sei poi collassata, e hai perso quello che tu chiamavi equilibrio, che comunque non era un equilibrio positivo.
In realtà l'equilibrio era positivo, perchè ero in uno stato "armonico", la critica era positiva e costruttiva. Ma a causa di alcuni fattori ho perso l'equilibrio ed è venuta meno la critica costruttiva che è diventata ipercritica distruttiva.
Simonedv ha scritto: Quando vuoi qualcosa che ti sembra troppo lontano, evidentemente non è qualcosa di facile da raggiungere, e devi smetterla di costringerti a riuscirci se non ci riesci, significa che ti stai sforzando troppo, ancora siamo esseri umani, non robot;
Il fatto di vedere certi obiettivi molto lontani è perchè li vedo lontani nel tempo, vedere che gli altri hanno raggiunto qualcosa mi fa rendere conto che io ancora non ho raggiunto quello che voglio, che sono rimasta indietro. Lo so che nessuno mi corre dietro, ma quando arriva il mio momento? Con la pandemia poi mi sembra di stare in costante attesa. Gli obiettivi sono diventati sempre più lontani perchè nel momento più basso di depressione della mia vita ho distrutto o abbandonato molte cose, quindi poi oltre a rimettere insieme i pezzi di me, ho dovuto ricomporre tutto quello a cui tenevo, ho dovuto ricostruire tante cose: qui entra in gioco la fatica. Ovviamente un'opera di ricostruzione è faticosa il doppio rispetto a un'opera in cui si portano solo a termine i lavori.
Simonedv ha scritto: gli altri in realtà, la maggior parte ti ignorano e non vogliono avere a che fare con i tuoi problemi
lo so benissimo, se sto scrivendo qui è per sfogare tutto quello che ho dentro, non sono mai stata una che riversa i suoi problemi sugli altri, anzi normalmente non chiedo aiuto, è una cosa che non mi viene d'istinto, ho sempre la tendenza a "pesare" il meno possibile sugli altri, posso sembrare una pesantona qui, ma nella realtà sono quella che ascolta e aiuta. Ho un'app sul cellullare piena di pensieri che scrivo quando sono in tilt, ma come segno di cambiamento ho deciso di fare qualcosa di diverso, che magari mi porta stimoli che non mi aspetto: ci ho pensato una serata intera prima di scrivere su questo forum chiedendo consigli su come fare o ricevere supporto e ricordare che non sono la sola ad avere queste sensazioni.
La difficoltà nel chiedere aiuto deriva un po' da come sono cresciuta, a livello familiare sono stata responsabilizzata sin quando ero piccola, come se fossi una piccola adulta, sono sempre stata in grado di risolvere da sola i miei piccoli e gestibili problemi di bambina, oltre ad aiutare la famiglia, e allo stesso modo ora che sono grande faccio la stessa cosa, ma anche i problemi sono cresciuti. Sono sempre stata abituata a risolvere le mie cose da sola, per me non è immediato pensare che ad esempio chiamando una persona ci metterei la metà del tempo e della fatica, cercando subito una via facile.
Simonedv ha scritto: Carattere distruttivo, hai paura a costruire perché hai paura di distruggere, perché evidentemente pensi troppo al passato e al futuro.
Colto nel segno, in certe fasi è come se non vivessi nel presente. Sono una "tutto o nulla". Tendo a riflettere molto su passato e futuro, proprio a livelli di overthinking. Quando mi trovo in difficoltà esce questa cosa. Prima della pandemia avevo un equilibrio, dato anche da certi mezzi e certe attività che facevo e che avevano riportato a livelli sani questo aspetto. Forse dovevo trovare modo dentro di me, non all'esterno.
Conosci la mindfullness? Secondo te può aiutarmi? Ancora non ci ho provato ma la sto tenendo in considerazione, per vivere nel qui ed ora.
Simonedv ha scritto: Pensi di essere di più di qualcun altro, ma questo non cambia le cose da sole; le cose non cambiano perché non sei sola e perché gli altri continuano a ignorarti con tutto quello che farai e che vorrai fare.
non cercare di punirti o di farti punire, vivi e basta e fanculo al resto.
In realtà non penso di essere superiore e di essere Dio rispetto agli altri, anzi non ho molta autostima. Cercavo di spiegare com'è quando si è ipercritici (solo con se stessi, perchè con gli altri sono un pezzo di pane), ad esempio:
- gli altri si aspetterebbero X da me? io mi aspetto XXX da me
è sempre estremizzata: una cosa positiva per me non è abbastanza positiva/una cosa negativa per me è estremamente negativa
Per questo per me sarebbe preferibile se dessi più importanza a quello che viene dall'esterno, perchè sarebbe meglio, più facile
Ma ovvio che non do importanza a quello che pensano di me, era un modo di dire per far capire