Eclissi d'identità

Mi sento in una condizione per la quale non ho ispirazione per trovare possibili soluzioni per farmela passare. Paradossalmente, quando soffrivo di panico (e son in questa situazione da quasi 4 anni, di cui tre circa e qualche mese circa nel panico) era come se sapessi con quale mossa procedere per migliorare, rieducare la mia mente e diminuire il panico. Quindi andavo avanti e nonostante l'inferno ero speranzosa perché sapevo che esponendomi alle situazioni pian piano avrei disinnescato il circolo vizioso. E cosi è stato. Pensavo che dopo il panico sarei guarita, e invece no, ora mi trovo in una condizione depressiva che non riesco a farmi passare e per la quale non mi arrivano suggerimenti interiori su come agire per migliorare la situazione! è come se fossi in un vicolo cieco. Sono altalenante. Un paio di giorni senza emozioni, questo vuol dire che non ho alcun interesse per ciò che sta esterno a me, non ho voglia di dialogare e non nascono gli input di risposta durante una conversazione, quindi le mie risposte sono finte, nel senso che non mi sento per nulla autentica perché è una forzatura. Quando sono in quella condizione, anche se sto facendo qualcosa di apparentemente buono (per es il teatro), è come se le situazioni che vivo non si fissassero nella mia mente perché non le sto vivendo davvero! E se mia madre mi chiede di raccontarle come è andata la lezione di teatro a me non esce fuori nulla! sono le emozioni che proviamo a formare i nostri ricordi. Quindi dopo quei giorni di malessere magari piango, espello la tensione che avevo dentro e mi sento meglio. Magari intrattengo un discorso, ho più input, ma è come se mi sentissi ''senza passato'' e ''senza presente''..insomma cosa posso raccontare se fino al giorno prima ero nella non lucidità e dunque è come se non avessi ricordi di quello che ho vissuto? ovviamente non prendetemi alla lettera, perché non è che perdo la memoria e non ricordo quello che ho fatto, ma non ho l'input per raccontarlo perché non avendo provato emozioni è come se non avessi vissuto quelle situazioni. Quindi mi sembra inutile creare legami. Un giorno sono a pezzi, il giorno dopo sto meglio, poi altri due giorni a pezzi..insomma mi sento vittima di un brutto gioco. E non posso trovare conforto nel conoscere nuova gente se non riesco a creare legami..visto che un giorno ''sento'' (sento inteso metaforicamente, col cuore) e un giorno no. Eppure essendo socievole di natura questa cosa nemmeno traspare, riesco a fare il sorrisino ed a tenermi incollata la maschera sul viso per un po'. Come faccio per cambiare questa maledetta situazione? Io vedo tutta la bellezza che c'è intorno, la vedo ma non la sento. Vedo persone interessanti con cui, se solo non avvenisse questa 'eclissi d'identità', potrei creare legami. E fa male, perché mi sento in gabbia. La vedo tutta la vita, ma non ci posso entrare dentro. Ed in quei momenti di eclissi mi sento vuota, senza punto di riferimento (ossia me stessa), in balia del NULLA. Ho già la psicoterapeuta di fiducia (anche se non ci sto più andando ma volendo potrei tornarci), ma se scrivo qua è perché ho bisogno di sfogarmi e di sentire un parere esterno su quello che potrei fare per uscirne. Magari parere da chi capisce almeno minimamente come mi sento. Ringrazio di cuore in anticipo chi ha avuto la pazienza di leggere attentamente quello che ho scritto, che ha provato a capirmi e che risponderà..