Vivere solo per non dare dispiacere a qualcuno

Depressione profonda e senso di non avere un futuro

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Vivere solo per non dare dispiacere a qualcuno

Messaggioda Gattamatta » 23/06/2021, 13:22



Ciao a tutti,

ho 37 anni e sono disperata da molto tempo.
Soffro di depressione che va e che viene dall'adolescenza e credo di avero toccato il fondo più basso di sempre.
Ho vissuto anche un periodo molto difficile con la mia famiglia fin dalla tarda infanzia che mi ha segnata profondamente.
in passato ho avuto 4 aborti spntanei, poi il mio matrimonio ha inziato a vacillare e io l'ho fatto vacillare ancora di più innamorandomi perdutamente di un altro. Lui è più giovane e vorrebbe diventare papà, ma non subito. Ho appena scoperto di avere alcuni problemi di salute che probabilmente hanno contribuito agli aborti spontanei del passato e che renderebbero ancora più pericolosa una gravidanza in età avanzata. Al contempo sento un profondissimo vuoto perchè avrei davvero tanto desiderato diventare mamma, ma ora è troppo tardi, il mio corpo non collabora e ho devastato la mia vita sentimentale. Non penso sia giusto restare con lui se non posso diventare madre, sarebbe una perdita di tempo per entrambi.
Ho perso completamente la voglia di vivere, non ne vedo il senso. Ho una paura tremenda di invecchiare senza un buon motivo per essere in vita.
Ci sono tante sofferenze, paure e delusioni e le gioie sembrano così brevi ed effimere.
Faccio sport, mangio equilibrato, faccio volontariato, faccio meditazione, sono in terapia da anni eppure non ho davvero alcuna speranza che la situazione migliori. Sono davvero troppo stanca.
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Messaggioda Malky » 24/06/2021, 8:07



Eppure a me sembri una roccia. Vuoi mollare, ma ancora non l'hai fatto! Devo dire che non ho mai provato l'aborto, anche se in famiglia ce ne sono stati alcuni.
Potreste contemplare l'idea di adottare un figlio, se non ti è fastidioso il pensiero che non nasca dai tuoi lombi. In realtà quello che vorrei dire è che anche un figlio non ti da uno scopo: sei tu a decidere che lui diviene il tuo scopo o meno.

So che come risposta è abbastanza deprimente, volevo essere più esaustivo. Purtroppo mi hanno attaccato ventimila turni e quindi credo che ti risponderò domani, quando smetto di lavorare. Era per farti sapere che comunque abbiamo letto =)
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Messaggioda Gattamatta » 24/06/2021, 11:10



In Italia per iniziare il processo di adozione servono 3 anni di matrimonio ed una lunga trafila di selezione che dev'essere validata da due psicologi e un giudice che attestino l'idoneità e la robustezza della coppia. Vengono coinvolti anche i potenziali nonni e zii nella trafila di approvazione.

Di fatto non ho ancora chiesto a mio marito il divorzio proprio per questo, in teoria se tornassimo insieme e se avessimo abbastanza c*lo nell'essere giudicati idonei da tutta questa gente potremmo adottare.

L'uomo che sto frequentando adesso invece non sembra assolutamente interessato all'adozione ed in ogni caso prima di iniziare un procedimento del genere con lui dovrei divorziare, convincerlo, risposarmi e sperare di non trovare cattolici ferventi tra coloro che devono approvare l'idoneità.

Concordo sul fatto che un figlio non dia necessariamente uno scopo di vita, in ogni caso sento un vuoto enorme per non poter creare una famiglia. Al momento tutto il resto davvero sembra non avere alcun senso per me. La goia e la motivazione che posso trarre da altri aspetti della vita non giustifica il dolore, l'invecchiamento, le malattie, il crudele gioco dell'amore e dell'innamoramento che passa, il costante dover scegliere tra l'essere falsi per compiacere qualcuno o essere autentici e portare dolore agli altri. E' veramente uno strazio.

Al momento sto facendo una cura ormonale che probabilmente influisce sull'umore, ma in ogni caso sono in questo stato da mesi e sono solo sempre più stanca e vuota di giorno in giorno.
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Messaggioda Ātman » 24/06/2021, 11:52



Anch'io, come Malky, avevo pensato alla possibilità di un'adozione. Sarà anche un modo per verificare se il tuo compagno ti ama davvero o ti considera solo - scusa l'espressione - un "animale da riproduzione".

A parte tutto, non sono convinto che avere un figlio basti a colmare un vuoto come quello che provi. In verità dubito anche che sia corretto attribuirgli quel ruolo. Mi pare che avresti prima un bel lavoro da fare su di te; forse la terapia che hai tentato non era quella giusta.

Comunque auguri per tutto, un abbraccio.
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Messaggioda Gattamatta » 25/06/2021, 8:41



Cari,

grazie per le risposte.
Ho pensato molto a lungo all'adozione.
In Italia per adottare sevono 3 anni di matrimonio per ottenere l'idoneità. Durante questo periodo due psicologi ed un giudice devono approvare l'idoneità dopo molti lunghi colloqui per verificare la solidità della coppia, la loro convizione, la loro solidità economica, la loro salute, la loro abilità a saper gestire situazioni difficili, la disponiblità di nonni, zii e vicini ed una conferma da parte loro della veridicità di ciò che si afferma. Moltissime coppie non riescono ad ottenere l'idoneità.
Per questo non ho ancora formalmente chiesto il divorzio a mio marito, che per ora sarebbe anche disposto a tornare insieme. Diciamo che abbiamo un rapporto di amicizia e che rimarrebbe più o meno tale. Mi spegne l'anima pensare di vivere senza amore, però tutto sommato non credo nemmeno nella solidità e validità del concetto di amore nel tempo, quindi forse è il caso di mettersi l'anima in pace. Ovviamente non c'è nessuna garanzia che otteremmo l'idoneità, fate conto che vacilliamo su diversi dei punti sopra menzionati.

L'uomo che frequento attualmente invece al momento non è affatto interessato all'adozione, non crede di essere in grado di formare un legame solido con un figlio adottato. Con lui c'è amore, ma non vedo la possibilità di unire i nostri percorsi di vita e l'amore passa in ogni caso in quasi tutte le relazioni, praticamente è inutile fondare una qualunque cosa sulla base dell'amore. Non conosco una singola coppia che si ami davvero dopo più di dieci anni insieme. Non una in famiglia, tra gli amici e i conoscenti più stretti. Fate conto che lui è anche più giovane e credo che francamente se vuole formare una famiglia e stare bene con una persona per un ragionevole lasso di tempo è meglio per lui se se ne trova una più giovane.

Che fatica le relazioni, mi mettono ansia in ogni momento. Da quando vivo da sola almeno dormo la notte, però vuoto cosmico davvero sul senso di tutta questa difficoltà.
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Messaggioda Ātman » 25/06/2021, 23:24



Gattamatta ha scritto:Concordo sul fatto che un figlio non dia necessariamente uno scopo di vita, in ogni caso sento un vuoto enorme per non poter creare una famiglia. Al momento tutto il resto davvero sembra non avere alcun senso per me. La goia e la motivazione che posso trarre da altri aspetti della vita non giustifica il dolore, l'invecchiamento, le malattie, il crudele gioco dell'amore e dell'innamoramento che passa, il costante dover scegliere tra l'essere falsi per compiacere qualcuno o essere autentici e portare dolore agli altri. E' veramente uno strazio.


E pensi che tuo figlio sarà immune dai dolori che descrivi con tanta accuratezza? Immagina se un giorno iniziasse a lamentarsi del proprio vuoto interiore, o ti chieda perché l'hai portato in un mondo dove c'è tanta sofferenza. Non lo dico per distoglierti dal tuo proposito, che per te è così vitale, ti faccio presente che potrebbe succedere. La stessa instabilità della tua situazione familiare non è l'ideale per un bambino e potrebbe avere conseguenze.
Naturalmente il problema per te è prima di tutto averlo, un figlio, ma, viste le difficoltà di cui parlavi, forse dovresti iniziare a fare anche delle considerazioni che ti portino all'accettazione della situazione, alla ricerca di altri scopi.
Sembra che la vita ti stia precludendo con forza la strada che vorresti intraprendere: al tuo posto mi interrogherei su quali possibilità mi lascia aperte, anche se al momento sembri non vederne o volerne.
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Messaggioda Malky » 26/06/2021, 1:36



Una prospettiva concreta è sicuramente d'aiuto in molte cose. Sembri logica, informata e preparata: settore infermieristico? Non vorrei fare il bastian contrario (sono famoso per questo), ma (lo scrivo a lettere cubiche?) forse l'amore si trasforma. A volte siamo terrorizzati dal perdere qualcosa che preferiamo subire ad oltranza. Preferiamo i mali che sopportiamo ad altri che non conosciamo (parafraso Shakespeare, Amleto. Se non lo scrivo mi scotennano). Se l'amore muta è tutto assolutamente perso, irreparabile? Però potrebbe anche essere semplicemente una naturale evoluzione. Non dico che sia come prima, ma tra uno sconosciuto ed una persona che ho amato (anche se sono passati 11 anni) è comunque diverso.
Non vorrei creare fraintendimento: a me sembra che tu stia cercando una giustificazione allo stare male. Pillole ormonali, relazioni, finzione, sfinimento, età. Intendo dire che sembra che tu voglia relegare il tuo stare male a fattori esterni, ma sei tu che stai male e ne hai diritto. Lascialo decidere a lui se vuole stare con te (ammesso che questo ti faccia piacere). Conosco una donna che voleva essere madre e ci è riuscita ai 40 anni, dopo vari tentativi. Quando ha scoperto la maternità... gioie e dolori, servizio completo. La ragione per vivere, anche quella per cui provi questo annientante vuoto in costante espansione, è solo dentro di te. Vorrei farti un esempio, ma dovrei parlare di me ed il topic non è mio xD
Penso che dovresti vivere per te. Come fai a dare l'esempio di cosa è la felicità se non la provi? Non che tu debba essere una roccia per gli altri, ma se qualcosa non ti crea felicità forse dovresti rivedere cosa vuoi e come?
Che sbruffoncello saputello che sono.

Intendo dire che sei sei un gatto (mi riferisco all'username) forse solo un gatto ti capisce bene. Inutile stare troppo con gli umani se vuoi qualcosa di diverso. Grazie del topolino, ora però ci sarebbe un rumore immaginario e molto sospetto. Devi essere tu stessa il buon motivo per stare in vita =)
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Messaggioda Gattamatta » 26/06/2021, 11:29



Ātman ha scritto:
Gattamatta ha scritto:E pensi che tuo figlio sarà immune dai dolori che descrivi con tanta accuratezza? Immagina se un giorno iniziasse a lamentarsi del proprio vuoto interiore, o ti chieda perché l'hai portato in un mondo dove c'è tanta sofferenza. Non lo dico per distoglierti dal tuo proposito, che per te è così vitale, ti faccio presente che potrebbe succedere. La stessa instabilità della tua situazione familiare non è l'ideale per un bambino e potrebbe avere conseguenze.
Naturalmente il problema per te è prima di tutto averlo, un figlio, ma, viste le difficoltà di cui parlavi, forse dovresti iniziare a fare anche delle considerazioni che ti portino all'accettazione della situazione, alla ricerca di altri scopi.
Sembra che la vita ti stia precludendo con forza la strada che vorresti intraprendere: al tuo posto mi interrogherei su quali possibilità mi lascia aperte, anche se al momento sembri non vederne o volerne.


Me ne rendo conto, sarei una pessima madre. E' davvero difficile "guarire" abbastanza prima di perdere il treno dell'orologio biologico, che putroppo per le donne arriva presto. Io stessa sono conciata così almeno in parte perchè i miei genitori, mia madre soprattutto, non erano pronti e abbastanza "guariti" prima di avermi.
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Messaggioda Gattamatta » 26/06/2021, 11:39



Malky ha scritto:Come fai a dare l'esempio di cosa è la felicità se non la provi? Non che tu debba essere una roccia per gli altri, ma se qualcosa non ti crea felicità forse dovresti rivedere cosa vuoi e come?


Davvero non lo so. Devvero non desidero più niente. Dopo anni di terapia non ne sto cavando un ragno dal buco. Psicanalisi per 4 anni, cognitivo-comportamentale provata più volte (e ogni volta ne esco incazzata nera e ancora più depressa), mindfulness, integratori di ogni tipo che dovrebbero aiutare con l'umore, ho fatto persino un ritiro psichedelico seguita da uno psicologo all'estero in un paese dove è legale. Faccio volontariato per provare a riempire un po' questo vuoto, ma non è sufficiente a darmi un senso. Cerco di fare il possobile a lavoro anche se ormai da tempo sono distratta e demotivata e faccio un sacco di errori perchè non ce la faccio più. La mia psicoterapeuta storica sta minacciando di interrompere le sedute se non vedo uno psichiatra, ma non ho la minima intenzione di vivere come un'ameba solo perchè mi impasticco di antidepressivi. Tutte le persone che conosco che sono entrate nel tunnel degli antidepressivi se ne sono pentite.
Davvero non so più cosa fare. Dentro di me non trovo risposte, c'è il vuoto totale. Ho pensato più volte al suicidio nei minimi dettagli ed ho deciso di non portarlo avanti solo perchè creerei un senso di colpa nelle due persone al mondo che mi vogliono davvero bene: mio papà e mio fratello. Ho però anche pensato che se sembrasse un incidente sarebbe sicuramente più facile per loro da "smaltire", d'altronde gli incidenti capitano.
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Messaggioda Semir88 » 26/06/2021, 13:00



Beh la depressione va diagnosticata e va curata con farmaci in terapia continua. Stai rischiando di cadere nel buco nero e uscirne da soli alla tua età dove le emozioni sono sempre meno forti senza farmaci che stabilizzano l'umore è difficile autogestirsi. Trova un bravo psichiatra e alla svelta. Auguri
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