Vi è mai sembrato che a nessuno importa ciò che avete nel cuore?

[VeraVita]

Il mio più grande difetto credo sia quello di sopravvalutare la mia presenza tra gli altri pensando che chi chiede o mostra di aver bisogno d'aiuto davanti ai miei occhi non abbia altro a cui aggrapparsi in quel preciso momento, scoprire in seguito che nel privato questi individui possiedono infiniti appigli a quel punto fa assumere al tutto contorni decisamente imbarazzanti. Molte persone non di rado si lamentano dicendo di essere sole, di non avere amici e quant'altro, appaiono tristi e sperdute invogliandoti quasi a mettere da parte la tua vita (di cui non osi neanche parlare per quanto difficile da credere) e intervenire in prima persona quando in realtà questi individui tendono solo ad ingigantire momentaneamente i loro problemi per farsi largo e ricevere attenzione. Tu magari finisci per divenire utile in quei secondi o pochi minuti che rappresentano se va bene l'1% della vita di coloro con cui stai interagendo, ovvero in definitiva non conterai un bel nulla. Non di rado ho creduto che dovessi far qualcosa per far sentire meglio una data persona con cui ero in contatto senza rendermi conto che il mio quotidiano probabilmente non rispecchia quasi mai il quotidiano altrui. Diciamo che tendenzialmente stanno tutti molto meglio di quanto vogliono far credere.

Mi è impossibile non commentare ciò che mi scrivi e penso che hai proprio ragione. Spesso, noto che di tante cose non ne abbiamo proprio bisogno. Anche chi è più bisognoso. Mi riferisco proprio a chi non ha niente (né di materiale o di affetti) mi accorgo proprio di questo: non ha bisogno del nostro aiuto o di tante altre cose. Però, al tempo stesso si ha la necessità di dover dare qualcosa, di dover impiegare il proprio tempo, di dover essere ripagati per ciò che si fa, di punire chi ci fa del male e tanto altro ancora. È come se anche il male facesse parte del gioco. E, anche il male avesse una parte importante, sempre. Per ricordarci quali sono le cose belle e vere. E, soprattutto chi siamo noi. Che se fosse tutto così facile alla fine non avremmo la consapevolezza.
Grazie dei tuoi interventi. Mi aiuti, davvero molto.
Tante belle cose e spero davvero che questo Dio che spesso citi ti faccia un bel regalo finale e ti sorprenda in maniera positiva!
Te lo auguro davvero ^-^

[TheDarkKnight]

Proprio poco fa ho letto questa domanda:

"Si può vivere una vita da soli senza alcuna persona di fianco?"

Mi aspettavo di leggere un qualche un mio simile che raccontava quanto contro ogni previsione resisteva ormai da anni senza ricevere affetto da nessuno e invece apprendo che la persona in questione intendeva senza un compagno fisso

Aspetta che ci penso, se dovessi cambiare una ragazza al mese o all'anno per 20 anni di fila posso vivere da solo oppure rischio il suicidio? Difficile rispondere... Una vita sicuramente troppo sofferente senza matrimoni o lunghi fidanzamenti. A volte non mi rendo conto di quanto io sia fortunato rispetto a queste persone

[VeraVita]

Proprio poco fa ho letto questa domanda:

"Si può vivere una vita da soli senza alcuna persona di fianco?"

Mi aspettavo di leggere un qualche un mio simile che raccontava quanto contro ogni previsione resisteva ormai da anni senza ricevere affetto da nessuno e invece apprendo che la persona in questione intendeva senza un compagno fisso

Aspetta che ci penso, se dovessi cambiare una ragazza al mese o all'anno per 20 anni di fila posso vivere da solo oppure rischio il suicidio? Difficile rispondere... Una vita sicuramente troppo sofferente senza matrimoni o lunghi fidanzamenti. A volte non mi rendo conto di quanto io sia fortunato rispetto a queste persone

Bè, la risposta è un chiaro e secco si.
Anche se sono vite vuote.
Almeno, per me è così. Nel senso che mi manca una vita sociale. Eh lo so, come la pensi ;-) ti avrò deluso anch'io ma dopo una vita di solitudine non ne posso proprio più. Mi piacerebbe stare con qualche mio simile con i pro e i contro.

Mi dispiace sapere che le risposte degli altri ti abbiano deluso e molto probabilmente anche la mia. Ma ho i miei motivi per pensarla così. Certo, non ti nascondo che mi piacerebbe essere un pochino come te. Ma forse devo ancora evolvere la mia anima in qualcosa di meglio. Insomma, ho parecchia strada da fare.
Ad ogni modo, grazie di cuore per le tue risposte.
Mi fanno sempre tanto riflettere ^-^
Buon weekend

[TheDarkKnight]

Ma che delusione, figurati
Non mi piace vedere le persone tristi e poi sono un po' geloso riguardo alla mia cara compagna solitudine.. non è che penso di essere l'unico in grado di sopportare una tale situazione, ma ogni volta che qualcuno si atteggia da persona sconsolata scopro che le cose stanno diversamente da ciò che deduco dalle mie impressioni. Per quanto mi riguardo si tratta di semplice questione di adattamento, ovviamente ci vuole un minimo di predisposizione. Grazie per l'attenzione.

[VeraVita]

Ma che delusione, figurati
Non mi piace vedere le persone tristi e poi sono un po' geloso riguardo alla mia cara compagna solitudine.. non è che penso di essere l'unico in grado di sopportare una tale situazione, ma ogni volta che qualcuno si atteggia da persona sconsolata scopro che le cose stanno diversamente da ciò che deduco dalle mie impressioni. Per quanto mi riguardo si tratta di semplice questione di adattamento, ovviamente ci vuole un minimo di predisposizione. Grazie per l'attenzione.

Guarda, questo discorso è un po' un cane che si morde la cosa. Nel senso che tante persone dicono di stare male eppure hanno tante cose per cui essere felici: un marito/moglie, amici, soldini e tanto altro ancora. Eppure, non sono felici. Perché? Leggo che a volte è perché magari non hanno la moglie che volevano, oppure, scoprono che l'amore è poligamia e non è monogamia come ci vogliono far credere, oppure, è troppo facile e non sono più spronati a fare di meglio. Poi, ci sono quelli come me che sono abbastanza sfortunati in generale.
Insomma, tutto questo discorso per dirti che a volte anche chi ha tutto non si rende conto delle sue fortune ma si concentra su quelle cose che non vanno nella sua vita. Perché pensano che la vita debba essere perfetta.
Ma no, sono io a ringraziare te perché mi stai ascoltando molto, davvero. Poi, non so come fai a capirci qualcosa da quello che scrivo! Sei un eroe moderno, davvero ;-)
Tante belle cose

[TheDarkKnight]

Non so, credo che in ogni esistenza ci voglia una base di elementi solidi, come in una casa, muri, tetto e pavimento.. il resto è solo arredamento e se ne può fare anche a meno. La felicità è solo uno stato d'animo e del resto è solo transitoria, se hai famiglia (di qualunque genere) salute e tranquillità economica hai di che star bene. Come hai sottolineato il volersi accontentare è un brutto vizio piuttosto diffuso, l'uomo non è un lupo, raramente riesce ad essere fedele nei confronti di colui con cui decide di condividere la propria vita ma ha tutto il potere per farlo, basta che sia lui a volerlo. Susa ma sono un po' estraneo a molti costrutti sociali e spesso ipotizzo i loro funzionamenti. Il vecchio stanca, il nuovo attira. Pur perseverando fino alla noia su tematiche tanto volubili come l'amore, loro stessi vivendo si rendono conto che cercano da sempre di far coesistere continuamente elementi che vanno contro natura forse perché influenzati da esempi sbagliati tramandati ormai da generazioni. Se senti di voler fare qualcosa, il più delle volte probabilmente è una sensazione corretta, non può e non dovrebbe essere soppressa.
Molte delle cose innocue dette in passato non sono state comprese eppure erano così ovvie e facilmente spiegabili, non capisco perché aggirare le regole renda le persone incapaci di affrontare eventi e situazioni che accadono in maniera simile ma soltanto differente.
Deve esistere un qualche manuale innato in ognuno di essi, pena è l'esclusione a chi non sembra seguirlo alla lettera.

Grazie, ma non trovo difficoltà a capire ciò che scrivi.

[VeraVita]

Non so, credo che in ogni esistenza ci voglia una base di elementi solidi, come in una casa, muri, tetto e pavimento.. il resto è solo arredamento e se ne può fare anche a meno. La felicità è solo uno stato d'animo e del resto è solo transitoria, se hai famiglia (di qualunque genere) salute e tranquillità economica hai di che star bene. Come hai sottolineato il volersi accontentare è un brutto vizio piuttosto diffuso, l'uomo non è un lupo, raramente riesce ad essere fedele nei confronti di colui con cui decide di condividere la propria vita ma ha tutto il potere per farlo, basta che sia lui a volerlo. Susa ma sono un po' estraneo a molti costrutti sociali e spesso ipotizzo i loro funzionamenti. Il vecchio stanca, il nuovo attira. Pur perseverando fino alla noia su tematiche tanto volubili come l'amore, loro stessi vivendo si rendono conto che cercano da sempre di far coesistere continuamente elementi che vanno contro natura forse perché influenzati da esempi sbagliati tramandati ormai da generazioni. Se senti di voler fare qualcosa, il più delle volte probabilmente è una sensazione corretta, non può e non dovrebbe essere soppressa.
Molte delle cose innocue dette in passato non sono state comprese eppure erano così ovvie e facilmente spiegabili, non capisco perché aggirare le regole renda le persone incapaci di affrontare eventi e situazioni che accadono in maniera simile ma soltanto differente.
Deve esistere un qualche manuale innato in ognuno di essi, pena è l'esclusione a chi non sembra seguirlo alla lettera.

Grazie, ma non trovo difficoltà a capire ciò che scrivi.

Meno male dai, sei un umile (riguardo al fatto di capire ciò che scrivo).

Sai, poi mi chiedo perché ci sono persone che si comportano male e hanno tutto dalla vita e mentre chi si comporta bene e viene trattato a pesci in faccia. L'unico conforto che trovo è nella fede. Anche se ammetto che Dio un po' mi ha delusa.

Comunque, ci sarebbe tanto da dire su questo argomento che hai trattato (cioè, che il più delle volte le persone non hanno bisogno di noi ).
Mi è piaciuta molto la tua osservazione e volevo fartelo sapere.

Ti auguro una felice serata e grazie davvero di tutto

[TheDarkKnight]

Avendo fede se non è ancora troppo tardi potresti seguire cosa dice la tua religione, l'esistenza di un dio cristiano renderebbe molte delle cose (che ti sembrano non avere senso) spiegabili. La vita sarebbe soltanto un tramite per raggiungere il posto che vi è stato promesso. La sofferenza una "skill" o un bonus in più per una transizione meno complicata possibile cosa che diverrebbe meno facile se la vita ti donasse infiniti piaceri terrestri.
Sacrificare se stessi per gli altri diverrebbe un'azione lodevole e meritevole di essere premiata.
Ovviamente tutto decade agli occhi di un ateo che si ritrova spesso sconfortato e si arrende di fronte al caso divenendo unico giudice di se stesso.
Grazie a te, vorrei discutere sempre allo stesso modo con chiunque senza dovermi adattare di volta in volta all'interlocutore in base alla sua capacità o voglia di comprensione.

[elle8n]

Mi sento quasi inopportuna a rispondere entrando in questa vostra conversazione e se la mia risposta dovesse disturbare chiedo scusa. Rispondendo in primis al post penso che fondamentalmente quasi solamente a noi stessi interessa quello che abbiamo dentro, chiamatelo cuore, anima, mente. Per questo affido i miei pensieri, riflessioni e componimenti a diari e fogli nascosti al mondo perchè, in fondo, a chi potrebbero mai interessare? Spesso penso che quelle poche persone che dimostrano interesse lo facciano o per obbligo (presunti amici o fidanzati, famiglia...) o perchè si aspettano la stessa cortesia.
Il vero 'problema' è che io sento il bisogno di urlare al mondo ciò che ho dentro perchè se non lo facessi mi autodistruggerei, ecco il perchè dei diari.
Leopardi scrisse un pensiero che sento in modo particolare: 'Amami, per Dio. Ho bisogno d'amore, amore, fuoco, entusiasmo e vita'.
A nessuno però importa sapere quello di cui ho bisogno. Forse ai miei genitori.

Per quanto riguarda il confrontarsi con altre persone posso dire che le conversazioni più belle e coinvolgenti che abbia mai avuto sono con persone che la pensavano in modo diametralmente opposto al mio, quelle poche persone che volevano da me solo l'onestà ed un nuovo punto di vista. Ne ho conosciute solo 3.

Stavate parlando di fede poco fa, io ho perso la fede diversi anni fa per poi ritrovarla, non posso essere inserita in una religione canonica, ho un insieme di credenze personali. Ho una base cristiana ma non penso che le mie sofferenze possano aiutarmi ad entrare in un fantomatico paradiso, anche perchè non credo nel tipico paradiso.
Non credo neanche che il suicidio ci condanni. Spesso se la vita non si può chiamare tale è meglio la morte come è meglio una vita di solitudine che una vita fatta di menzogne.

Però io sono quella che cerca di vedere le cose in modo positivo, ci sono momenti di alti e bassi, a volte durano di più a volte di meno. Cerco di trovare qualcosa per cui sorridere, anche un illusione, un ricordo...

[VeraVita]

Mi sento quasi inopportuna a rispondere entrando in questa vostra conversazione e se la mia risposta dovesse disturbare chiedo scusa. Rispondendo in primis al post penso che fondamentalmente quasi solamente a noi stessi interessa quello che abbiamo dentro, chiamatelo cuore, anima, mente. Per questo affido i miei pensieri, riflessioni e componimenti a diari e fogli nascosti al mondo perchè, in fondo, a chi potrebbero mai interessare? Spesso penso che quelle poche persone che dimostrano interesse lo facciano o per obbligo (presunti amici o fidanzati, famiglia...) o perchè si aspettano la stessa cortesia.
Il vero 'problema' è che io sento il bisogno di urlare al mondo ciò che ho dentro perchè se non lo facessi mi autodistruggerei, ecco il perchè dei diari.
Leopardi scrisse un pensiero che sento in modo particolare: 'Amami, per Dio. Ho bisogno d'amore, amore, fuoco, entusiasmo e vita'.
A nessuno però importa sapere quello di cui ho bisogno. Forse ai miei genitori.

Per quanto riguarda il confrontarsi con altre persone posso dire che le conversazioni più belle e coinvolgenti che abbia mai avuto sono con persone che la pensavano in modo diametralmente opposto al mio, quelle poche persone che volevano da me solo l'onestà ed un nuovo punto di vista. Ne ho conosciute solo 3.

Stavate parlando di fede poco fa, io ho perso la fede diversi anni fa per poi ritrovarla, non posso essere inserita in una religione canonica, ho un insieme di credenze personali. Ho una base cristiana ma non penso che le mie sofferenze possano aiutarmi ad entrare in un fantomatico paradiso, anche perchè non credo nel tipico paradiso.
Non credo neanche che il suicidio ci condanni. Spesso se la vita non si può chiamare tale è meglio la morte come è meglio una vita di solitudine che una vita fatta di menzogne.

Però io sono quella che cerca di vedere le cose in modo positivo, ci sono momenti di alti e bassi, a volte durano di più a volte di meno. Cerco di trovare qualcosa per cui sorridere, anche un illusione, un ricordo...

Ma sei gentilissima, ma scherzi? Mi fa molto piacere se ti sei interessata alla conversazione e se hai voluto dirmi la tua. Grazie, di cuore! Mi hai fatta davvero felice, invece! Poi, hai scritto anche molto! Grazie a te, davvero!

Guarda, non so perché, ma in molti dicono che sono religiosa ma io ho ben poco di religioso. Nel senso che io riconosco che nella vita ci sia qualcosa di più forte di noi ma non so se è Dio. A volte spero che ci sia qualcosa di meglio di lui, oppure, non ho la certezza assoluta. Io mi sento di dire che tramite tutta una serie di coincidenze molto strane mi sono accorta che qualcosa di superiore e che vede tutto ci sia. Questo non lo metto in dubbio o che se non esistesse Dio bisognerebbe inventarlo. Il mio problema è che Dio mi ha un po' delusa. Ecco. Quando parlo così con qualche cristiano mi tratta malissimo e me ne dice di tutti i colori. Quindi, mi auguro di non aver turbato la tua sensibilità. Io ad ogni modo mi definisco: "agnostica". Cioè: ho cercato Dio ma non l'ho trovato. Ho diciamo una fede mia basata sulle mie esperienze di vita, ecco. Tutto qui. Grazie ancora della tua gentile e bella risposta. Ti auguro tante belle cose!