Ciao a tutti/e,
scrivo in un momento un po' così della mia vita: sono un giovane di età compresa tra i 20 e 30 anni che ha cambiato da poco posto di lavoro (meno di un'anno, ma non il tipo di lavoro) perché quello precedente mi rendeva sempre irritabile, triste, di pessimo umore, malinconico e stavo crollando. Pensavo che con il nuovo potesse cambiare qualcosa, ma temo di essermi sbagliato: ci sono dei momenti morti (come questo) in cui mi sembra di sprofondare nella noia/apatia sempre di più e momenti in cui non venendomi qualcosa a lavoro vado completamente in crisi, credo di aver sbagliato tutto: l'istruzione che ho avuto, il lavoro (non parlerò di amore e altro perché lì non ci sarebbe proprio nulla da dire visto che la vita misera che purtroppo ho, ma per esprimere il mio rammarico mi ci vorrebbe un altro post).
Per cui sto accarezzando l'idea di andarmene anche da qui (per questo mi sento un po' in colpa e non so cosa fare se dovessi andarmene, frequentare l'università, trovare altro, in che ambito? Non so) : ci sono momenti in cui mi sembra che niente abbia senso, di stare sprecando il mio tempo, poi con lo smart working sento sempre meno i colleghi (sento sempre più la solitudine), non vedo solo l'ora delle vacanze di Natale, l'unica consolazione é avere uno stipendio (cosa non scontata di questi tempi), ma allora perché non sono per niente felice e sempre più giù di morale?
Scusate per il poema, ma avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno.