Vi siete mai immaginati delle vite parallele inventate?

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"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Vi siete mai immaginati delle vite parallele inventate?

Messaggioda Mark91 » 01/05/2022, 13:35



NewBorn ha scritto:Ogni volta che sogno è come se giungessi sulla superficie di un mondo parallelo.
Il sogno, come lessi da qualche parte, è un fantastico impasto di cose a noi note, è dalle nostre esperienze che traggono il loro contenuto.
Gli episodi onirici sono l'opposto della mia vita reale: io sono il protagonista, sono sicuro fermamente delle mie capacità, esploro e mi sento lucido.
Secondo me, le vicende e le visioni che si prestano in sogno si collegano, in qualche modo, a ciò che vorremmo dalla vita o che vorremmo cambiare.
Sono uno strumento dell'inconscio per dirci qualcosa, e noi dovremmo trovare la giusta interpretazione.

I miei sogni invece sono molto variegati, belli, brutti, surreali, a volte sono un dio altre volte sono esattamente come nella vita reale
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Messaggioda kathellyna » 01/05/2022, 14:53



Broken Mirror ha scritto:Raggiungere aspettative realistiche è un conto, pertanto si può lavorare sul rimodulare il proprio senso di misura e soddisfazione tramite un percorso terapeutico mirato. Avere invece aspettative ambiziose, se non megalomani addirittura, non è invece considerato sano ed è sovente indice di problematiche che, tuttavia, non spetta a me enunciare qui chiaramente. Non mi sembra la stessa cosa. :( Senza contare che, al netto delle probabilità, pure con tutte quelle che tu reputi "fortune" (essere bellissimi, ricchissimi, idolatrati etc) tu non avresti una reale spinta di benessere, semmai forse ancora più vuoto. E' su questi fattori che bisogna agire, secondo me. E' tutto collegato, anche se a primo impatto non sembrerebbe...

sulle ultime frasi purtroppo potrei essere d'accordo, infatti anch'io recentemente ho scritto da qualche parte, forse in uno di quei post che metto quotidianamente nel mio profilo, che anche se avessi la migliore vita possibile probabilmente vorrei comunque morire. sono nata per essere infelice, c'è poco da fare.

però ecco, se devi sognare meglio farlo in grande, no? tanto la mia vita è e resta miserabile, se ne immagino una diversa almeno dev'essere come voglio io. riprendendo l'esempio di prima, se tu sognassi di andare in vacanza [non è il mio caso, non mi interessa e se potessi starei sempre chiusa nella mia stanza, ma tanta gente ha questa passione per qualche motivo], cosa che non puoi fare perché magari non hai abbastanza soldi o tempo, immagineresti le due settimane di metà agosto, le code in autostrada con la moglie che fa polemica perché "te lo avevo detto che dovevamo partire prima e tu non mi ascolti mai", centinaia di persone in costume ammassate sulla spiaggia come galline nel pollaio e gli animatori che insistono a farti fare i balletti di merdа con il reggaeton in sottofondo, oppure preferiresti pensare di avere abbastanza soldi da comprarti un'isola e andare a vivere lì permanentemente? se sei brutto e schifato da tutti, meglio immaginare come fanno in tanti che i compagni di classe di 20 anni fa che ti insultavano per qualche ragione cambino idea e ti scrivano su instagram "6 diventato/a bllxxm, vuoi skopare??" oppure, invece, meglio sognare di essere belli come angeli e che la gente entri nel bagno pubblico in cui sei appena stato sperando di raccattare un pelo pubico di una creatura così attraente? poi vabbè, questi esempi sembrano pure moderati in confronto a ciò che mi immagino io, ma il concetto si è capito lol.

non è più "problematico" essere rassegnati anche nei sogni? vedere il vicino che si pulisce il culо con i soldi e avere comunque come massima aspirazione quella di andare a lavare i pavimenti anziché i cеssi?

sembro una bimba viziata quando dico queste cose, lo so bene, ma non so che farci...
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kathellyna
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Messaggioda Eliminato » 01/05/2022, 22:26



kathellyna ha scritto:
Broken Mirror ha scritto:Raggiungere aspettative realistiche è un conto, pertanto si può lavorare sul rimodulare il proprio senso di misura e soddisfazione tramite un percorso terapeutico mirato. Avere invece aspettative ambiziose, se non megalomani addirittura, non è invece considerato sano ed è sovente indice di problematiche che, tuttavia, non spetta a me enunciare qui chiaramente. Non mi sembra la stessa cosa. :( Senza contare che, al netto delle probabilità, pure con tutte quelle che tu reputi "fortune" (essere bellissimi, ricchissimi, idolatrati etc) tu non avresti una reale spinta di benessere, semmai forse ancora più vuoto. E' su questi fattori che bisogna agire, secondo me. E' tutto collegato, anche se a primo impatto non sembrerebbe...

sulle ultime frasi purtroppo potrei essere d'accordo, infatti anch'io recentemente ho scritto da qualche parte, forse in uno di quei post che metto quotidianamente nel mio profilo, che anche se avessi la migliore vita possibile probabilmente vorrei comunque morire. sono nata per essere infelice, c'è poco da fare.

però ecco, se devi sognare meglio farlo in grande, no? tanto la mia vita è e resta miserabile, se ne immagino una diversa almeno dev'essere come voglio io. riprendendo l'esempio di prima, se tu sognassi di andare in vacanza [non è il mio caso, non mi interessa e se potessi starei sempre chiusa nella mia stanza, ma tanta gente ha questa passione per qualche motivo], cosa che non puoi fare perché magari non hai abbastanza soldi o tempo, immagineresti le due settimane di metà agosto, le code in autostrada con la moglie che fa polemica perché "te lo avevo detto che dovevamo partire prima e tu non mi ascolti mai", centinaia di persone in costume ammassate sulla spiaggia come galline nel pollaio e gli animatori che insistono a farti fare i balletti di merdа con il reggaeton in sottofondo, oppure preferiresti pensare di avere abbastanza soldi da comprarti un'isola e andare a vivere lì permanentemente? se sei brutto e schifato da tutti, meglio immaginare come fanno in tanti che i compagni di classe di 20 anni fa che ti insultavano per qualche ragione cambino idea e ti scrivano su instagram "6 diventato/a bllxxm, vuoi skopare??" oppure, invece, meglio sognare di essere belli come angeli e che la gente entri nel bagno pubblico in cui sei appena stato sperando di raccattare un pelo pubico di una creatura così attraente? poi vabbè, questi esempi sembrano pure moderati in confronto a ciò che mi immagino io, ma il concetto si è capito lol.

non è più "problematico" essere rassegnati anche nei sogni? vedere il vicino che si pulisce il culо con i soldi e avere comunque come massima aspirazione quella di andare a lavare i pavimenti anziché i cеssi?

sembro una bimba viziata quando dico queste cose, lo so bene, ma non so che farci...


Il punto è che io non ragiono più in questa maniera, ma sicuramente non ho cambiato le mie modalità di pensiero da un giorno all'altro. Io ho capito benissimo i tuoi discorsi e, ahimè, proprio perché li ricordo ancora nitidi so che hanno una tossicità intrinseca che è maledetta. Quando fai un percorso, comunque, torni praticamente bambino: non solo ti entusiasma, uso il tuo esempio, lavare i piatti... ma ti piace così tanto che ti senti come drogato.

Plasticità neuronale, solo che le mie parole rimangono aria perché di certo non posso dimostrare fisicamente la cosa. So solo che, mi rendo conto sembri incredibile e non fattibile a leggersi, se si vuole è possibile smettere di compulsare attraverso "megalomanie" e iniziare, soprattutto, a fare cose concrete nella vita.

Anche per il fatto che, mettiamo pure uno abbia delle elevatissime aspettative, io mi domando: perché sta persona non inizia ad assumere medicine (che lo Stato italiano passa via mutua gratuitamente in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale), non comincia poi ad avere la forza per darsi da fare, dopodiché non si avvia a lavorare per guadagnare soldi, poi non si rifà tutta dal chirurgo etc etc? Cioè, le cose si costruiscono. Anche di fronte a forti ambizioni, come possiamo aspettarci di raggiungere senza fare nulla?

E, anche qui, torna un altro sintomo del disagio sotto-diagnosticato che io ipotizzo in tante persone che scrivono in rete abbiano: ci si aspetta che qualcuno stenda il tappeto purpureo senza che si faccia niente per meritarlo.

Mi spiego? È un cortocircuito...
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Messaggioda kathellyna » 01/05/2022, 22:59



tu mi stai dicendo [in modo più educato ma insomma il senso è quello]: "sei una di quelle persone che vuole tutto ma non fa niente per ottenerlo, e allora perché cavolo continui a lagnarti?".
io non so perché sono così. i farmaci meglio evitarli, non mi piacciono, come pure quelli per i problemi fisici. potrei dirti il motivo ma sembrerebbe stupido e forse ne nascerebbe un'altra discussione infinita.
perché non trovo un bel lavoro che mi porti a guadagnare abbastanza soldi per fare ciò che voglio? perché sono una persona incapace fisicamente, mentalmente e socialmente di svolgere lavori di questo tipo, ho buttato anni in cui tutto ciò che ho fatto è stato fallire ripetutamente e fоttermi ancora di più il cervello e in un certo senso sto continuando a farlo anche se in modo diverso da prima. e poi niente di tutto questo mi susciterebbe il minimo entusiasmo, per me la vita è un cumulo di preoccupazioni senza via di uscita se non la morte. ha senso impegnarsi per arrivare comunque a un risultato scarso, per i soliti motivi cioè che sono brutta, sfortunata, incapace ecc.? no, e nemmeno per arrivare a uno non scarso perché neppure quello mi piacerebbe.
e perché una persona brutta, sfortunata, incapace ecc. vede la vita in questo modo, che sarebbe più adeguato a chi effettivamente può raggiungere ciò che vuole, qualunque cosa sia, anziché accontentarsi, accettare, scendere a compromessi, rassegnarsi come sarebbe giusto? non lo so. non credo nemmeno di poterlo capire. no, non è perché da bambina sono stata viziata troppo. sono così e basta credo.
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Messaggioda Vogliadirinascere » 05/05/2022, 9:43



A volte sì...ma preferirei ,di gran lunga ,viverle quelle vite piuttosto che immaginarle
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Messaggioda Massimiliano89 » 05/05/2022, 10:10



Mark91 ha scritto:Ebbene si, mi capita spesso da un paio di anni, di immaginarmi una vita parallela perfetta, complice anche dove lavoro, in cui ho molto tempo per "fantasticare" dato che è un lavoro monotono e ripetitivo. Ormai sono arrivato al punto di immaginarmi ogni dettaglio di una vita che non esiste, e questo inzia a spaventarmi.

"Immagino me, bellissimo, alto 1.80 palestrato, fisico atletico e abbronzato, vivo nello stesso paesello in cui abito nella realtà, sono pilota dell' aeronautica militare, uno dei migliori, insomma un Top Gun (si vede che mi sono lasciato coninvolgere troppo dal film ai tempi? :lol: ).
Nel mio paese al contrario della vita reale, sono popolare e stimatissimo da tutti, sò fare molte cose e aiuto tutti, quasi mi vorrebbero come sindaco, ma io rifiuto perchè ho altro da fare. neanche a dirlo, sono pieno di ragazze che si sbranerebbero per avermi anche solo mezz' ora.
Vivo in una casetta singola in centro, ristrutturata a nuovo, piccola, niente di eccezionale, ma all' interno moderna e bellissima, dotata di ogni confort e con un piccolo giardino all' esterno, possiedo un utilitaria come auto, non voglio apparire, anzi, ma la mia fama mi precede. Mi immagino sempre con un giubotto cazzutissimo (il giubotto indossato da Mikey Rurke, nel film Harley Davidson e Malboro Man, per chi lo conosce)"


L' ho fatta molto corta, ma potrei scriverci un libro, comunque a partire da questo mi faccio delle storie, e mi immagino delle giornate assurde, spesso con consocenti a cui va tutto a rotoli, ed io gli dò una mano a risolvere i problemi alzando appena un dito.
Per chi ha letto altri miei post, avrà già capito il motivo di tutte queste fantasticherie, ho una vita vuota, senza nulla, e quando dico nulla intendo proprio niente. Ho 30 anni e la mia vita è sostanzialmente giunta al capolinea, o meglio stò precipitando sempre più in basso ogni giorno che passa:
- vivo con i miei, che ormai iniziano ad essere anziani.
- soffro di fobia sociale
- ho numerosi problemi di salute fin dalla nascita
- a parte il lavoro (in fabbrica) non faccio altro, nessun interesse, nessuna capacità particolare, niente.
- nessun amico. solo qualche conoscente
- da anni ormai ho una fortissima dipendenza da internet e dallo smartphone (il lockdown di 2 anni fà ha accentuato il problema)
- ormai non ho piu nemmeno voglia di guardare serie TV o film, mi annoia tutto, ho perfino tolto Netflix, ultimamente non facevo altro che scorrere il catalogo fino ad addormentarmi dalla noia.
l' unica cosa che ormai faccio per ammazzare il tempo, è farmi qualche giro in auto, o fare l' hater sui social, per sfogarmi un pò e rovinare la giornata a qualcuno se riesco, lo sò che non si fà, ma è l 'unico sfogo che ho.
Mi sembra di vivere ogni giorno con un cappio al collo, che stringe sempre di più ed io non riesco a liberarmi...è come se la mia mente si stesse svuotando di ogni emozione, ogni sensazione piacevole.....solo nero, rabbia, odio verso il mondo ,e verso la mia vita.... :facepalm:
Perdonate la sintassi, ma ho buttato giù tutto di getto sperando che renda al meglio ciò che provo mentre scrivo tutto ciò


Deve essere un bel film quello con Micky Rourke. Lo vedrò.
Scherzi a parte, la vita parallela da te descritta è nella testa di moltissimi. Sei in buona compagnia.
È del tutto normale voler evadere
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Messaggioda kathellyna » 06/08/2023, 21:34



kathellyna ha scritto:sono una disadattata con una vita miserabile, certo che lo faccio. ma poi a un certo punto mi ricordo di com'è la mia vita vera e sto peggio di prima, mi arrabbio o mi sento ancora più infelice, quindi immaginare mondi alternativi non mi aiuta affatto, anzi.

immaginare vite alternative mi fa male. non so come altri possano trarne beneficio, a me fa venire voglia di spaccarmi la testa nel muro quando mi viene in mente, più volte al giorno, il contrasto insopportabile tra i miei pensieri soliti, la vita vera e pure qualsiasi miserabile prospettiva futura.
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Messaggioda kathellyna » 07/08/2023, 15:06



comunque ribadisco che, se uno deve sognare, ha più senso farlo in grande, quindi un sacco di soldi, il bel faccino e quant'altro, anziché pensare invece al lavoro 9-18 e alle ferie di agosto sulla spiaggia piena di gente sudata e rumorosa con gli ombrelloni a 30 euro al giorno. se poi lo psicologo [da cui probabilmente mai andrò, anche perché se i loro criteri di giudizio sono questi...] vuole appiccicarmi il misterioso "disagio sottodiagnosticato", a cui qualcuno ha fatto riferimento, per questo motivo se ne può pure andare a quel paese.
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Messaggioda Cordis » 07/08/2023, 16:24



immaginare vite alternative mi fa male. non so come altri possano trarne beneficio, a me fa venire voglia di spaccarmi la testa nel muro quando mi viene in mente, più volte al giorno

eh la madonna, immaginare vite alternative può anche essere una roba molto più soft, qualcosa come raccontare una fiaba a se stessi, non con le parole ma con la fantasia, diciamo che, se ti fa sentire meglio, se mentre immagini puoi mettere a dormire il desiderio di spaccarti la testa contro al muro, allora quella è una buona vita alternativa!
Mi fate ricordare che io lo facevo, nel mio periodo peggiore (una catasta di anni schifosi come scarafaggi) alla notte, mentre non riuscivo a dormire, ad occhi chiusi immaginavo me stesso dentro scenari fantascientifici... nessun limite alla fantasia... per la verità non è che come stratagemma facesse miracoli, non è detto che poi mi riuscisse di far pensieri piacevoli, però qualche volta si, funzionava, quindi perché no?!
Te lo dico io un pensiero magico che puoi fare: renditi conto che te sei una ragazza sveglia, intelligente, lucida nei suoi pensieri e sincera, hai tutte le caratteristiche che ci si aspetterebbe da una persona piacevolissima.
Un altro è mark, un ragazzo molto in gamba, in grado di insegnare qualcosa al prossimo, sempre che decida di smettere di pensare di essere una merda umana.
Un altra eta morko, mi era simpatica come un bugno sul c*lo, però poi è riuscita ad aprirsi, a mostrare di essere una persona vera, con problemi veri ed emozioni vere, merita di meglio che desiderare di morire!
Ma poi potrei citare tanti altri, belle persone, abbruttite da sofferenze varie.
Ho conosciuto qualche merda umana, vi assicuro che sono una roba diversa...

Ma cambiare le proprie emozioni con la semplice forza di volontà è impossibile. Non si può. Cioè, non quando queste sono più intense di tot., quando continuano da più tempo di un tot.
Quanto sia questo tot. ho paura che dipenda semplicemente dalla propria capacità di resistenza, ma il fatto è che quando si supera il proprio limite (ci si ammala) non si torna più indietro.
Bisogna curarsi.
Non è che ci si può inventare qualcosa che non c'è, bisogna curarsi.
Poi io sono il tizio che insiste sempre sui farmaci, ok, ma un altro sistema migliore di questo non esiste, non c'è.
Non siamo criminali, assassini, mostri che devono scontare qualche orribile peccato.
Un giorno morirò io, morirai tu, moriremo tutti, ma nel frattempo abbiamo il sacrosanto diritto di vivere una vita decente.
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Messaggioda Mark91 » 20/08/2023, 12:20



Gattanera20 ha scritto:Immaginare una vita diversa no ma di immaginarmi in un luoho diverso sí. Tipo ogni tanto immagino gome sarebbe per esempio vivere in una grande metropoli come New York. Mi piace immaginare di uscire da una di quelle casette di mattoncini che si vedono nei film, andare a lezione, incontrare amici, prendere un brunch, fare le nottate in qualche locale a ballare... Sí, è bello immaginare un posto più vivo di questa città morta dove abito.

Io al contrario invece stò bene dove sono, penso sia l' unica "fortuna" della mia vita essere nato qui, un posticcino tranquillo della pianura Veneta, in campagna lontano dal caos e dalla criminalità tipiche delle grosse città...
Per casette di mattonicni, presumo tu intenda quelle case tipiche dei quartieri americani dove sono ambientati i teen-movie, si a volte immagino pure come sarebbe vivere li, ma date le mie condizioni non cambierebbe nulla, anzi...
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