Ecate ha scritto:Da quando ho perso mia madre (e sono solo due settimane) mi balena troppo spesso questa idea: perchè affannarsi nel vivere se poi si muore.
Lo so, il mio pensiero è banale, ma avevo bisogno di condividerlo.
E' un pensiero che ho fatto spesso di recente...da quando la mia gattina non c'è piu... non per sminuire la nostra razza, ma chi ha animali in casa può capirmi... non li si considera più come animali... ma come persone.
Cmq, è dura!! Ti vengono continue "allucinazioni" temporanee quando sei in casa, non puoi pensare e ripensare a lei senza piangere, non puoi fare a meno di ricordare quando sei in stand-by...
Pensi che in un battito di mani non ci sei più... E' allora che rifletti al fatto che quando te ne vai, è vero che la tua vita finisce... ma se hai costruito qualcosa di importante, quello rimane! Nel caso di tua madre ti ha lasciato tutti i suoi ricordi, ti ha lasciato emozioni profonde, ti ha lasciato insegnamenti che tramanderai anche tu ai tuoi figli e a tutti quelli con cui verrai a contatto (tipo qui ad esempio: se ci insegni una ricetta di tua madre o un suo proverbio, o semplicemente racconti la sua vita, lasci in noi una sua traccia).
Inoltre quando avrai successo, quando costruirai qualcosa per te o per gli altri, non potrai fare a meno di pensare a lei e sapresti che tua madre sarebbe orgogliosa di te. Oltre al fatto, che potresti anche cercare di essere proprio il suo orgoglio, e diventare ciò che lei è stata con te, e anche meglio!
La sofferenza per la sua assenza ci sarà sempre, ma con essa dovrai sforzarti di ricordare anche quei ricordi carichi di gioia. Perché è proprio ricordando quelli, che spunterà un sorriso tra le lacrime.