Va tanto in funzione a quanto noi stessi siamo disposti a ricevere sincerità, pur sapendo che a volte potrebbe essere dura da digerire. Tu dici: "spesso chi è sincero dice solo cattiverie"... dipende. Se realmente sono cattiverie, nel vero senso del termine, probabilmente allora chi ti sta parlando ti sta semplicemente vomitando addosso disprezzo magari proprio con lo scopo di ferirti... e quindi vale quello che vale. E quello si, puo far male o incazzare tantissimo... oltre a doverti far riflettere sul quanto forse dovresti eliminare quella persona dalla tua vita. Se è "sincera sincerità", fatta con le migliori intenzioni, se la si percepisce come cattiveria è perché magari non si ha il giusto approccio mentale alla cosa o abbastanza corazza emotiva da poterla reggere... ma ciò non toglie possa in un qualche modo rispecchiare la realtà dei fatti, quindi è fondamentalmente sbagliato definirla "cattiveria". Se la percepiamo come tale è perché magari preferiamo vivere di nostre convinzioni piuttosto che sentire pareri degli altri... pareri che però potrebbero pure celare verità e spunti di riflessione personali importanti. Io, personalmente, apprezzo molto la sincerità... preferisco sentirmi dire chiaro e tondo in faccia ciò che uno pensa, senza troppe favolette o giri di parole piuttosto che venire infarcito di inutili frasi di circostanza "false"... anche se ciò che mi viene detto è un qualcosa di estremamente negativo. Ma questo perché sento di essere una persona in grado di dare il giusto peso alle parole degli altri e gestire determinate cose. Mi da quasi fastidio quando mi si indora troppo la pillola. Sono assolutamente dell'idea che tra gli aspetti più importanti per il proprio bene, ci sia il non raccontare troppe cazzate a se stessi. Mi reputo una persona piuttosto autocritica.... forse fin troppo a volte... e cerco in ogni modo di non raccontarmene mai. Anche se probabilmente è impossibile non raccontarsene qualcuna, non so
Il sentirmi dire il cosa uno pensa sinceramente, mi aiuta a mantenere le idee chiare e i piedi per terra. Quindi lo vedo anche come motivo di crescita personale, alla fin fine. Ripeto... dipende tanto da quanto noi stessi vogliamo vivere di favolette o essere realisti. L'importante però e saper dare il giusto peso alle parole degli altri... ascoltare, prendere nota e poi ragionare sul quanto possa essere sensato il cosa c'è stato detto. Se ha senso, farne tesoro in modo costruttivo... se no prendere il tutto, buttarlo e ciao. Come sempre... più facile a dirsi che a farsi... ma la vedo così.