Ho avuto vari periodi sabbatici, in realtà. Di lunghezze diverse, in periodi diversi e con Eric diversi... si sono rivelate esperienze diverse ogni volta. Il primo durato forse un anno e mezzo finite le superiori. Non nascondo che è stato un periodo bellissimo... Ero ancora un ragazzo con un barlume di "normalità" (anche se forse cominciavo ad avere avvisaglie di depressione), avevo i miei 2 o 3 amici, fidanzata (quella con cui sono stato insieme anche recentemente e in totale moltissimi anni), una vita sociale, diciamo. Vivevo a casa di mammina tranquillo e sereno e avevo tutto pagato.. potevo quindi permettermelo. E' stato un bel periodo, un anno "vissuto"... sicuramente non destabilizzante.
Il secondo è arrivato dopo aver lasciato un lavoro importante che ero riuscito a trovare... era il 2012, credo. Subito sono riuscito abbastanza a godermelo. Mi era arrivato anche un buon TFR sui 5000€... Ricordo di essere andato una settimana ad Amsterdam. Ero ancora abbastanza in linea con l'Eric che ero stato fino a quel momento, ma non me la sono più goduta come il primo anno sabbatico. Le avvisaglie della depressione erano lì minacciose a fissarmi, come un sottile strato di nylon che sta cercando di trattenere una tempesta violentisima smaniosa di travolgermi e distruggermi da un momento all'altro... ed io che provavo in ogni modo a far finta non esistesse.
Il terzo (che in realtà è abbastanza continuativo del secondo) è proprio quello della depressione. Il più lungo, circa 4 anni almeno. Ho passato 4 anni chiuso in casa, senza vedere nessuno, se non mia madre che mi faceva sentire un sacchetto di merda. 4 anni che ho passato tendenzialmente a sperare di crepare in ogni istante di ogni giorno. Non è stato sicuramente un bel periodo, diciamo
Mi ha cambiato, reso un disadattato sociale incapace di creare rapporti con le persone, misantropo. Però, per quanto sia stato un periodo di "distruzione", col senno di poi sono grato di aver passato quel periodo. Dovevo capire molte cose, cose che non avrei capito altrimenti.
Successivamente ho iniziato a lavorare in un noleggio sci durante la stagione invernale (cosa fatta per 4 anni). Stavo cominciando ad uscire dalla depressione. Ho avuto quindi varie estati sabbatiche, che in parte ho dedicato ad una mia crescita personale, "spirituale" mi verrebbe da dire
Ma estati passate in totale solitudine, senza fare praticamente nulla... senza vedere nessuno. Estati che interpreto come 50% costruttive, 50% destabilizzanti. Più che altro le prime 2, perchè poi ho incontrato di nuovo la mia ex storica e ci sono tornato insieme ed andato a convivere. Quelle con lei nella mia vita, sono state estati diverse rispetto alle prime 2... stando a casa in totale apatia, con 4 soldi messi in croce, con lei che lavorava ma soprattutto in quanto persona non apatica, con 1000 impegni e 1000 cose da fare continuamente, non mi faceva vivere sereno. Mi faceva sentire in colpa. Ma lei è stata un appiglio importante ad una vita relativamente normale... quello forse sotto certi aspetti è stato il mio periodo migliore dal post depressione. In modo diverso, ma anche qua 50%/50%.
Ho poi mollato quel lavoro e trovato il mio attuale. Lavoro sia invernale che estivo, e ho solo qualche mese libero tra le 2 stagioni. Pochi mesi che erano abbastanza lunghi da permettermi di ricaricare le batterie e la testa, ma abbastanza corti da non farmi sentire troppo in colpa per il mio stile di vita con la mia ragazza. Senza che mi causassero troppi "danni interiori". Avevamo anche modo di fare varie cose insieme. Ma col passaggio a sto lavoro ho iniziato piano piano a regredire nei progressi del post depressione.
Lo scorso febbraio mi sono lasciato con la mia ragazza. Ho iniziato a vivere da solo (cosa che sognavo nella mia testa da tempo) e in totale solitudine come ormai faccio da parecchi (forse troppi) anni. Ho passato quindi i miei primi 2 mesi sabbatici tra stagione invernale e stagione estiva completamente da solo (i 2 mesi dove sono ricomparso qua) e beh.... sono stati vermente pessimi. Sono stato 2 mesi senza vedere nessuno, senza parlare a voce con nessuno e mi hanno fatto piuttosto male mentalmente. Unito poi al fatto che ero in fase calante a livello di serenità e stabilità interiore già da prima. E quest'ultima esperienza un po mi spaventa per il futuro... Sto cercando di impormi di prendere un po più in mano la mia vita dall' 11 Settembre, quando starò di nuovo a casa per circa un mese e mezzo, ma non so se veramente ce la farò. Quindi diciamo che i periodi sabbatici, ad oggi, li vedo con discreta paura
Ma quello che mi spaventa veramente è altro... la piega che sto prendendo. Mi sto un po affossando.
Comunque, del fatto che la vita vada avanti senza di noi, come dici giustamente tu, non mi importa granchè onestamente.... mi preoccupo della mia, che ad oggi non mi fa ben sperare.
Mi sono dilungato troppo e ho parlato anche di cose non richieste, scusate.