Voi siete solo il vostro corpo o siete più di tutto questo?

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Voi siete solo il vostro corpo o siete più di tutto questo?

Messaggioda VeraVita » 25/09/2022, 9:36



Non so perché ma quando leggo le mie letture spirituali a prescindere dal mio problema, mi sento meglio.
Siccome, anche se a volte non rispondo, perché penso che siamo in finale liberi di pensarla come vogliamo, medito molto sulle vostre parole.
Mi chiedo davvero quale sia la verità.
Ma è la vita che mi risponde: le persone sono libere di dare un significato a ciò che gli accade.
Poi, non lo so.
Però, spesso noto questo.
Non potrò mai dimenticare la storia straordinaria raccontata in maniera impeccabile da Anthony Robbins di un suo amico che in un primo incidente rimase paralizzato e nel secondo sfigurato.
Invece, di stare male e soffrire per la sua situazione come tante persone che si trovavano nella sua situazione, si fece altre domande e si chiese altre cose.
Tipo: "ma io sono solo il mio corpo o sono molto più di questo?", "c'è qualcosa che posso fare meglio in questa situazione?". Poi, nell'ospedale dove stava si fidanzò ed in seguito si sposò con una infermiera. Tutti gli dicevano di non provarci, che era un mostro e via discorrendo.
Insomma, lo so che molti di voi penseranno che non vorrebbero mai una situazione del genere o che trovano mostruose solo il pensiero certe situazione e che trovano tutto patetico e squallido.
Anch'io quando ero bambina la vedevo così.
Solo che adesso penso a quanto siano straordinarie queste persone e quanto ci danno.
E, quanto siano preziose in realtà.
Non so io cosa avrei dato per avere un po' del loro ottimismo o della loro fede.
E, sentendomi molto grata per le mie problematiche. Perchè se fossi stata in loro, con tutto rispetto, mi sarei già suicidata.
Ad ogni modo, penso che l'intera vita ruoti sulla fede. Bisogna sempre pensare a prescindere dalle avversità che è tutto per qualcosa di migliore.
Non fraintendete. I momenti no, ce li abbiamo tutti e per me devono avere un senso. E, non sempre tutto si può razionalizzare. Dico solo che secondo me, alla lunga, ci creano solo problemi e non ci fanno godere di tutti i doni di cui la vita ci omaggia.
Sempre secondo me.
Ma capisco anche chi la pensi diversamente.
Dico solo che il mio consiglio è di non mollare mai.

Ad ogni modo mi chiedevo cosa ne pensavate. Di questa risposta di questa persona che si pose.

Grazie a chi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ;)
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VeraVita
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Messaggioda TheDarkKnight » 25/09/2022, 11:27



Io personalmente non metto in dubbio tutta la forza che può scaturire dalle persone che si trovano nelle condizioni peggiori possibili ma sono sempre eccezioni, su 1000 che leggono questi libri e mettono in pratica gli insegnamenti quanti ottengono veramente qualcosa?
Non siamo di fronte ad una certezza che ha bisogno solo della giusta spinta per rivelarsi. Tutti i bambini ad esempio possono imparare ad andare in bici, leggere, camminare o nuotare, siamo certi di questo quindi il provare è basato sul 99% di riuscita. Dire invece "molti hanno raggiunto una vita felice quindi ci puoi riuscire anche tu" beh è un po' diverso.. possibile, probabile, non certo, anzi.. Non è prerogativa dell'uomo vivere felicemente è solo un suo sogno. Per certi versi se posso affrontare ogni giorno e portarlo a termine senza creare disastri devo ritenere di star vivendo una condizione di vita normale e ordinaria come quella di milioni di altri individui. Devo esserne soddisfatto? Non so, penso che ne avrei fatto anche a meno.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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Messaggioda VeraVita » 25/09/2022, 12:12



TheDarkKnight ha scritto:Io personalmente non metto in dubbio tutta la forza che può scaturire dalle persone che si trovano nelle condizioni peggiori possibili ma sono sempre eccezioni, su 1000 che leggono questi libri e mettono in pratica gli insegnamenti quanti ottengono veramente qualcosa?
Non siamo di fronte ad una certezza che ha bisogno solo della giusta spinta per rivelarsi. Tutti i bambini ad esempio possono imparare ad andare in bici, leggere, camminare o nuotare, siamo certi di questo quindi il provare è basato sul 99% di riuscita. Dire invece "molti hanno raggiunto una vita felice quindi ci puoi riuscire anche tu" beh è un po' diverso.. possibile, probabile, non certo, anzi.. Non è prerogativa dell'uomo vivere felicemente è solo un suo sogno. Per certi versi se posso affrontare ogni giorno e portarlo a termine senza creare disastri devo ritenere di star vivendo una condizione di vita normale e ordinaria come quella di milioni di altri individui. Devo esserne soddisfatto? Non so, penso che ne avrei fatto anche a meno.


Io ti ripeto che sei libero di credere ciò che più desideri. Ma penso anche che se ci pensi, anche tu hai dimostrato delle capacità sorprendenti.
Anche senza leggere quei libri. Almeno, dai tuoi racconti, è sbalorditivo che tu non sia diventato un cattivo ragazzo ma un timido e un po' malinconico ragazzo con un cuore grande. Almeno, per come la vedo io, poi, non lo so.
Insomma, per dei versi mi sembri un po' umile.
Ad ogni modo, quello che ti volevo semplicemente dire, è che non mi sembra che tu sia troppo obiettivo. Anche se la tua analisi è senza dubbio sensata. Mica tutti ce la fanno. Tanti altri si uccidono o fanno altre cose. Dico solo che per me, siamo noi che a volte ci poniamo dei limiti e ci concentriamo su ciò che non abbiamo. Però, se siamo onesti con noi stessi, ci accorgiamo anche di quante cose ci perdiamo o di quanto le nostre vite siano cambiate. Non penso che la felicità sia proprio qualcosa di inventato dall'uomo. Allora, se vogliamo metterla in questi termini, anche l'infelicità sarebbe inventata. Se posso darti un consiglio è di non porti limiti, tutto qui. Ma capisco anche che magari puoi non essere d'accordo. Ma mi piace sempre dire come la penso anche a costo di farmi mandare al diavolo :"(
Buone cose!
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Messaggioda Mattias 1985 » 25/09/2022, 13:03



Molto di più...
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Messaggioda TheDarkKnight » 25/09/2022, 13:47



VeraVita ha scritto:Io ti ripeto che sei libero di credere ciò che più desideri. Ma penso anche che se ci pensi, anche tu hai dimostrato delle capacità sorprendenti.
Anche senza leggere quei libri. Almeno, dai tuoi racconti, è sbalorditivo che tu non sia diventato un cattivo ragazzo ma un timido e un po' malinconico ragazzo con un cuore grande. Almeno, per come la vedo io, poi, non lo so.
Insomma, per dei versi mi sembri un po' umile.
Ad ogni modo, quello che ti volevo semplicemente dire, è che non mi sembra che tu sia troppo obiettivo. Anche se la tua analisi è senza dubbio sensata. Mica tutti ce la fanno. Tanti altri si uccidono o fanno altre cose. Dico solo che per me, siamo noi che a volte ci poniamo dei limiti e ci concentriamo su ciò che non abbiamo. Però, se siamo onesti con noi stessi, ci accorgiamo anche di quante cose ci perdiamo o di quanto le nostre vite siano cambiate. Non penso che la felicità sia proprio qualcosa di inventato dall'uomo. Allora, se vogliamo metterla in questi termini, anche l'infelicità sarebbe inventata. Se posso darti un consiglio è di non porti limiti, tutto qui. Ma capisco anche che magari puoi non essere d'accordo. Ma mi piace sempre dire come la penso anche a costo di farmi mandare al diavolo :"(
Buone cose!


Dopo aver ricomposto i pezzi credo di aver testato i miei limiti, fino ad un certo punto credo di esserci arrivato ma poi mi son fermato, mi risultava troppo faticoso e forse non ne valeva neanche la pena proseguire per un sacco di motivi. Ho letto che per aprirsi agli altri e recuperare un po' di fiducia nel prossimo bisognerebbe abbandonarsi tra le braccia di qualcuno, io questo qualcuno come ti ho raccontato penso di averlo trovato, ma non credo sia disposto ad accogliermi.. ed io senza chiari segnali da parte sua non mi muoverò di un passo preservando così la sua serenità. In tempi passati ho anche pensato di passare diciamo al "lato oscuro" ma è innaturale per me agire con indifferenza, non ci riesco e non ne trarrei benessere, potevo fregarmene di quella particolare situazione avendo avuto già determinati input, ma ho voluto insistere e continuerò a farlo, è sempre corretto compiere del bene anche senza avere un diretto ritorno soprattutto se non c'è nessun altro disposto a farlo.
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"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

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Messaggioda VeraVita » 26/09/2022, 11:45



TheDarkKnight ha scritto:
VeraVita ha scritto:Io ti ripeto che sei libero di credere ciò che più desideri. Ma penso anche che se ci pensi, anche tu hai dimostrato delle capacità sorprendenti.
Anche senza leggere quei libri. Almeno, dai tuoi racconti, è sbalorditivo che tu non sia diventato un cattivo ragazzo ma un timido e un po' malinconico ragazzo con un cuore grande. Almeno, per come la vedo io, poi, non lo so.
Insomma, per dei versi mi sembri un po' umile.
Ad ogni modo, quello che ti volevo semplicemente dire, è che non mi sembra che tu sia troppo obiettivo. Anche se la tua analisi è senza dubbio sensata. Mica tutti ce la fanno. Tanti altri si uccidono o fanno altre cose. Dico solo che per me, siamo noi che a volte ci poniamo dei limiti e ci concentriamo su ciò che non abbiamo. Però, se siamo onesti con noi stessi, ci accorgiamo anche di quante cose ci perdiamo o di quanto le nostre vite siano cambiate. Non penso che la felicità sia proprio qualcosa di inventato dall'uomo. Allora, se vogliamo metterla in questi termini, anche l'infelicità sarebbe inventata. Se posso darti un consiglio è di non porti limiti, tutto qui. Ma capisco anche che magari puoi non essere d'accordo. Ma mi piace sempre dire come la penso anche a costo di farmi mandare al diavolo :"(
Buone cose!


Dopo aver ricomposto i pezzi credo di aver testato i miei limiti, fino ad un certo punto credo di esserci arrivato ma poi mi son fermato, mi risultava troppo faticoso e forse non ne valeva neanche la pena proseguire per un sacco di motivi. Ho letto che per aprirsi agli altri e recuperare un po' di fiducia nel prossimo bisognerebbe abbandonarsi tra le braccia di qualcuno, io questo qualcuno come ti ho raccontato penso di averlo trovato, ma non credo sia disposto ad accogliermi.. ed io senza chiari segnali da parte sua non mi muoverò di un passo preservando così la sua serenità. In tempi passati ho anche pensato di passare diciamo al "lato oscuro" ma è innaturale per me agire con indifferenza, non ci riesco e non ne trarrei benessere, potevo fregarmene di quella particolare situazione avendo avuto già determinati input, ma ho voluto insistere e continuerò a farlo, è sempre corretto compiere del bene anche senza avere un diretto ritorno soprattutto se non c'è nessun altro disposto a farlo.


Grazie per la tua risposta. Che dirti.. per me, il discorso sui limiti è un discorsone. Penso che a volte ci poniamo troppi limiti noi. Però, bisognerebbe esaminare caso per caso. Ci sono veramernte certe situazioni che non sai proprio come risolverle. Però, sai. Se si ha fede, penso che diversi limiti possiamo sorvolarli. Ma sono discorsoni. Capisco bene chi non crede o si pone dei dubbi. Per questo è tutto soggettivo. Dico solo, che un po' di ottimismo a volte non nuoce. Grazie, ancora per la risposta ^-^
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