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Il mio grave deficit di attenzione non mi consente di trovare un lavoro, di avere una normale vita sociale, di ascoltare un lungo dialogo comprendendone il significato. Tutto questo dolore, questa disperazione e tormento sono aumentati nelle ultime settimane. Mi sembra di impazzire. In altre parole " non riesco ad avere una vita regolare ". A cosa servirebbe suicidarsi? A nulla. E' come se la dessi vinta a chi mi vuol male.
Non ho intenzione di cambiare psichiatra... ne ho cambiati così tanti contestualmente alle terapie farmacologiche! Saranno una quarantina i vari farmaci che ho assunto.

Sogno sempre di vivere e lavorare negli Stati Uniti (che più volte ho visitato) e non sapete quanto stia male per il fatto di non poter minimamente realizzare questo sogno. Ma come potrei realizzarlo? La risposta è " soltanto nei sogni ".

Tutto questo mi logora sempre più giorno dopo giorno. Mi fa piangere, avere incubi, sentire in gabbia sapendo di non poterne uscire.

Caro Massimiliano purtroppo hai ragione. Chi vive questa condizione come te...non posso capire quanto possa essere spaventoso. Ancora più spaventoso deve essere l'ignoranza delle persone e sentirsi costantemente sminuiti perchè magari all'apparenza non sembra una cosa così invalidante.
Il peso che senti, la rabbia, la tristezza. L'idea di non poterti realizzare, di non poter essere come gli altri. Questa sicuramente è una cosa che posso comprendere. Però siamo nati diversi. A volte ti senti difettoso, un errore che non dovrebbe vivere perchè questa alla fine non può essere chiamata vita. Eppure esistiamo e forse siamo incredibilmente più forti di chiunque altro. Siamo temprati dalle nostre condizioni, cadiamo e ci rialziamo. Non ti dico di accettare la tua condizione perchè è giusto che tu soffra e stia male, ma prima o poi dobbiamo fare i conti con noi stessi. Non siamo inferiori, non siamo deboli e non siamo esseri umani di serie B. Il fatto che tu non possa realzzare un sogno specifico non preclude che tu possa trovare altre soddisfazioni. Non è giusto, lo so, ma anche le persone "normali" magari a 70 anni si sentono comunque non realizzate e per un motivo e per un altro non sono riuscite a coronare un particolare sogno a cui tenevano molto. Forse devi solo iniziare ad accettarti per come sei. Tu non sei la tua condizione e per quanto essa possa provare a limitarti devi sempre ricordarti che prima di tutto sei Massimiliano. Non è facile, io ancora non ci sono riuscita del tutto, ma prima o poi ce la farai. Continua a coltivare le tue passioni, continua ad alimentare quel fuoco che arde dentro di te. Non lasciarti vincere, nè dagli altri nè da te stesso.
Per me sei molto più forte di quanto riesci a vedere.
Un abbraccio.

Hystèria ha scritto:Caro Massimiliano purtroppo hai ragione. Chi vive questa condizione come te...non posso capire quanto possa essere spaventoso. Ancora più spaventoso deve essere l'ignoranza delle persone e sentirsi costantemente sminuiti perchè magari all'apparenza non sembra una cosa così invalidante.
Il peso che senti, la rabbia, la tristezza. L'idea di non poterti realizzare, di non poter essere come gli altri. Questa sicuramente è una cosa che posso comprendere. Però siamo nati diversi. A volte ti senti difettoso, un errore che non dovrebbe vivere perchè questa alla fine non può essere chiamata vita. Eppure esistiamo e forse siamo incredibilmente più forti di chiunque altro. Siamo temprati dalle nostre condizioni, cadiamo e ci rialziamo. Non ti dico di accettare la tua condizione perchè è giusto che tu soffra e stia male, ma prima o poi dobbiamo fare i conti con noi stessi. Non siamo inferiori, non siamo deboli e non siamo esseri umani di serie B. Il fatto che tu non possa realzzare un sogno specifico non preclude che tu possa trovare altre soddisfazioni. Non è giusto, lo so, ma anche le persone "normali" magari a 70 anni si sentono comunque non realizzate e per un motivo e per un altro non sono riuscite a coronare un particolare sogno a cui tenevano molto. Forse devi solo iniziare ad accettarti per come sei. Tu non sei la tua condizione e per quanto essa possa provare a limitarti devi sempre ricordarti che prima di tutto sei Massimiliano. Non è facile, io ancora non ci sono riuscita del tutto, ma prima o poi ce la farai. Continua a coltivare le tue passioni, continua ad alimentare quel fuoco che arde dentro di te. Non lasciarti vincere, nè dagli altri nè da te stesso.
Per me sei molto più forte di quanto riesci a vedere.
Un abbraccio.

Grazie. Sempre gentilissima