nella mia vita ho fallito!!

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

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Messaggioda Cordis » 26/03/2023, 19:32



Da qualche parte bisogna cominciare...
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Cordis
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Messaggioda Navigator63 » 26/03/2023, 20:41



oltrepo ha scritto:mai avuto una ragazza in 49 anni,non ci ho provato mai con nessuna a causa della mia timidezza e autostima a zero.

L'hai già detto. :rolleyes:

Ho il sospetto che tu voglia solo lamentarti e piangerti addosso, ripetendo sempre le stesse cose, magari per bisogno d'attenzione o raccolta di compassione.
E ci sta, in fondo MyHelp serve anche a questo. :dunno:

Però se sei venuto qui perché speri di fare qualche miglioramento nella tua vita, voglio dirti che ciò richiede un atteggiamento ben diverso. Del tipo:
- Smettere di piangersi addosso.
- Smettere di dare la colpa agli altri
- Mettersi in discussione (invece che sulla difensiva)
- Cercare di capire l'origine dei propri problemi, e come superarli
- Essere disponibile a farsi aiutare (sia in ambienti come questo, sia da professionisti come ti è stato consigliato).

E' evidente che la tua infanzia ti ha segnato e ti ha creato una serie di difficoltà. Ma questo non è un destino: è sempre possibile cambiare, superare i propri limiti, imparare ciò che ieri non sapevi.
Ovviamente è un percorso che richiede molto impegno e fatica.Ti dò qualche spunto di lettura nel caso tu volessi provare a cambiare:
- Capire la timidezza e come superarla
- Comprendere cosa ci rende poco voluti dal sesso opposto
- Aumentare la propria autostima
- Scoprire cosa vogliono le donne (se sai cosa vogliono, diventa più fattibile darglielo e quindi essere desiderabile).

Ovviamente questo è solo un punto di partenza.
Come ti hanno detto altri, avresti bisogno di affidarti ad un terapeuta o counselor che ti aiuti a chiarire le tue ferite emotive dell'infanzia, e che ti aiuti a guarirle.
Sono quelle ferite che ti hanno creato gli "handicap" che ti bloccano. A differenza degli handicap fisici, però, questi possono essere modificati.

Per concludere, ricorda che la vita che hai è il risultato delle scelte che fai.
Se vuoi una vita diversa, bisogna fare scelte diverse. 8-)

non ci ho mai provato magari perche penso di essere brutto,ma magari non lo sono?

Non so se tu lo sia, ma comunque non è solo la bellezza ad attrarre.
Se uno non è un bellone, può sempre offrire al sesso opposto altre qualità attrattive.

ma allora perche in 49 anni non ho mai ricevuto segnali di interesse da parte di una donna?

In parte può essere perché presenti poche qualità attrattive (vedi ultimo link sopra), ma in parte è probabile che sia per via di tratti della tua personalità poco equilibrati. Bisogna capire queli sono, e modificarli.

L'errore che fanno molti nella tua situazione è insistere a fare quello che hanno sempre fatto, nella speranza che un giorno - come per magia - cambi qualcosa e accada un "miracolo". Ma la vita non funziona così: "Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi." (Albert Einstein)

In questi casi bisogna capire cosa c'è di disfunzionale in noi, o nel nostro comportamento, e trasformarlo.
P.es. uno che non guarda mai negli occhi gli altri, o che non rivela nulla di se stesso, difficilmente potrà creare relazioni positive.
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Messaggioda Anonimanessuno » 29/03/2023, 11:32



1)non vedo cosa ci sia di male ad essere timidi, se non hai mai avuto una relazione non è sicuramente colpa della tua timidezza, forse più del fatto che ti sei “autobarricato in casa”, e anche qui, nulla da dire, anche io sono stata vittima di bullismo con la paura che descrivi tu, quindi capisco. Ora però le cose sono cambiate e puoi iniziare a creare la vita che vuoi. Non è vero che se sei timido non piacerai, dipende. Non tutti cerchiamo le stesse cose. Non per forza devi essere sfrontato per approcciarti con una donna.
2)smetti di osservare gli altri, quelli che ci provano con disinvoltura, quelle che ci stanno solo perché quel tipo ha delle qualità che tu non hai.
Non funziona così, invidiare gli altri ti porterà solo ad odiare ancora di più te stesso.

Ora dirai “si vabbè, ma da dove comincio quindi?”, ecco, inizia ad integrarti in qualcosa. Smetti di stare in casa, prova a uscire con i tuoi colleghi di lavoro, ad andare in palestra (cito la palestra perché per la mia esperienza è il luogo migliore per socializzare ed è anche divertente, se non ti piace prova con il calcetto o altra attività) , scrivi a qualche ragazza via social…
Inutile pensare al tempo perso, tutti ma proprio tutti vorremmo tornare indietro con l’esperienza di oggi per fare le cose diversamente, ma purtroppo non è possibile… ottieni il meglio da quello che hai oggi, altrimenti accumulerai ulteriore tempo sprecato su cui piangere.
Se vuoi sfogarti o chiedermi qualche consiglio puoi scrivermi in privato :)
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Messaggioda Navigator63 » 29/03/2023, 17:00



Anonimanessuno ha scritto:1)non vedo cosa ci sia di male ad essere timidi, se non hai mai avuto una relazione non è sicuramente colpa della tua timidezza

Apprezzo nel complesso il tuo intervento, ma secondo me su questo punto sei in errore (almeno in parte), perché non consideri le differenze tra uomini e donne.

Purtroppo negli ultimi decenni c'è stata una pressione ideologica a vedere uomini e donne come uguali: questo è sicuramente bene a livello di diritti e dignità, ma è ingannevole a livello di personalità e preferenze.
Se fossimo davvero così uguali, gli uomini adorerebbero passare pomeriggi a fare shopping, e le donne non vedrebbero l'ora di giocare a (o vedere il) calcio. Non mi pare che sia proprio così... :lol:

Tornando alla timidezza, poiché esprime paura (delle reazioni altrui, del giudizio, di essere respinti, di essere sbagliati...), genera reazioni diverse nei due sessi:
- Una donna dominata dalla paura può piacere comunque agli uomini; anzi, in alcuni può attivare addirittura un istinto di protezione o rassicurazione.
- Un uomo dominato dalla paura non piace a nessuna donna, in quanto lo percepiscono debole e poco virile (può esserci qualche eccezione ma rara).
(ovviamente sto parlando di timidezza in forma pesante, non semplice riservatezza)

E' un po' come per l'altezza:
- Ci sono uomini a cui piacciono le donne basse o minute.
- Nessuna donna desidera un uomo basso (semmai se lo fa andare bene se possiede altre qualità).

Quando vogliamo capire qualcuno, non dovremmo basarci sui nostri standard o esperienze, ma cercare di immagini i suoi :)
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Messaggioda oltrepo » 29/03/2023, 19:03



Anonimanessuno ha scritto:1)non vedo cosa ci sia di male ad essere timidi, se non hai mai avuto una relazione non è sicuramente colpa della tua timidezza, forse più del fatto che ti sei “autobarricato in casa”, e anche qui, nulla da dire, anche io sono stata vittima di bullismo con la paura che descrivi tu, quindi capisco. Ora però le cose sono cambiate e puoi iniziare a creare la vita che vuoi. Non è vero che se sei timido non piacerai, dipende. Non tutti cerchiamo le stesse cose. Non per forza devi essere sfrontato per approcciarti con una donna.
2)smetti di osservare gli altri, quelli che ci provano con disinvoltura, quelle che ci stanno solo perché quel tipo ha delle qualità che tu non hai.
Non funziona così, invidiare gli altri ti porterà solo ad odiare ancora di più te stesso.

Ora dirai “si vabbè, ma da dove comincio quindi?”, ecco, inizia ad integrarti in qualcosa. Smetti di stare in casa, prova a uscire con i tuoi colleghi di lavoro, ad andare in palestra (cito la palestra perché per la mia esperienza è il luogo migliore per socializzare ed è anche divertente, se non ti piace prova con il calcetto o altra attività) , scrivi a qualche ragazza via social…
Inutile pensare al tempo perso, tutti ma proprio tutti vorremmo tornare indietro con l’esperienza di oggi per fare le cose diversamente, ma purtroppo non è possibile… ottieni il meglio da quello che hai oggi, altrimenti accumulerai ulteriore tempo sprecato su cui piangere.
Se vuoi sfogarti o chiedermi qualche consiglio puoi scrivermi in privato :)


invece la mancanza di relazioni sono dovute alla mia eccessiva timidezza fin da giovane,nella mia compagnia ero visto sempre come strano e giudicato lo sfigato dalle ragazze, non ci ho mai provato con nessuna,non so se interesso,non ho mai ricevuto segnali di interesse o forse si,ma a causa della mia inesperienza magari non li ho capiti
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Messaggioda Anonimanessuno » 01/04/2023, 13:04



Ciao navigator, leggo con attenzione il tuo blog da quando l’ho scoperto qui su myhelp, mi piace molto la maniera scientifica con cui descrivi le cose, senza entrare nei “secondo me” “secondo la mia esperienza”
Vedo però un po’ troppo cinismo e standardizzazione in quello che scrivi. Non fraintermi, non voglio spacciare la mia per verità assoluta, questo perché nelle dinamiche sociali la “verità assoluta”non esiste.
Ho visto che parli spesso di “valore della persona” inteso come valore sociale, e si, in gran parte dei casi è così, persone con valore “simile” si mettono insieme e va alla grande, persone con “valore basso” se fanno il salto di qualità iniziano a pretendere di più e via dicendo… però questo non è sempre vero e soprattutto questo pensiero autolimita la persona (sento ogni giorno gente che giustifica i propri fallimenti con “ma la mia situazione economica è questa” “ma io non ho la raccomandazione come quello lì”)
C’è il medico che mi segue per il mio problema (bellissimo, brillante, ricco, gentile, livello di istruzione altissimo) che è spostato con una nail artist grassa, cafona, truccata simil-mascherone. Secondo la teoria del “valore sociale” una coppia del genere non avrebbe motivo di esistere. Ogni giorno vediamo coppie che ci fanno dire “ma perché una così con uno così…?”
Isolare il problema alla timidezza ha poco senso, se l’uomo in questione oltre ad essere timido è pesante/ossessivo/senza interessi/senza autonomia(economica e personale) il discorso cambia.
Ma come dici tu, io timida non troverò “strano” un uomo timido, magari però L’estroversa che fa amicizia con nulla si.
Anche per quanto riguarda le caratteristiche fische vale lo stesso, immagino che per “uomo basso” non ti stai riferendo ad una patologia (che si, purtroppo ti condiziona la vita, e parlo per esperienza personale!) ma ad un uomo nel range di normalità, più basso della media. e si, è abbastanza ovvio che una donna di 1,80 non troverà attraente un uomo di 1,60, ma ciò non vuol dire che tutti gli uomini di 1,60 debbano morire soli.
Poi sulla timidezza ci si può lavorare, ai tempi dei social essere un po’ meno timidi è sempre possibile. La cosa fondamentale è non autolimitarsi con autosabotaggi inutili.
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Messaggioda Navigator63 » 01/04/2023, 21:48



Anonimanessuno ha scritto:senza entrare nei “secondo me” “secondo la mia esperienza”

Grazie per l'apprezzamento. :)
Hai scritto riflessioni interessanti, che meritano una risposta approfondita.

IMO "la mia esperienza" (di chiunque) vale come il due di picche a briscola :D

Vedo però un po’ troppo cinismo e standardizzazione in quello che scrivi.

Quello che ti sembra cinismo potrebbe essere semplicemente realismo, visione priva di sentimentalismo e bugie consolatorie.
Al giorno d'oggi siamo circondati da attivisti, woke, SJP, idealisti e compagnia bella, che negano la realtà e sostengono tesi tanto utopiche quanto campate in aria. Esempi a caso:
- Una "donna trans" (MtF) è una donna. La biologia non conta. :woot2:
- Non ci sono differenze innate tra uomini e donne, sono solo di origine culturale. :doh!:
Al confronto, io posso apparire un mostro di cinismo :)

La "standardizzazione" potrebbe essere generalizzazione. La regola che prevede eccezioni. Un male necessario quando si parla di fenomeni complessi.

questo perché nelle dinamiche sociali la “verità assoluta”non esiste.

Concordo.
Ci sono però "verità generali", che valgono nella maggioranza dei casi, e fanno quindi testo.

Ho visto che parli spesso di “valore della persona” inteso come valore sociale

Forse mi hai frainteso, o mi sono spiegato male.

Di solito parlo di "valore di mercato relazionale" - o VMR (che è diverso dal "valore come persona"), nel senso di "quanto una persona è 'appetibile' per il sesso opposto a livello di relazione sessuale / sentimentale".
Le due cose sono notevolmente slegate: uno potrebbe essere una persona meravigliosa, ma essere comunque poco desiderato come partner (o viceversa).

Esempio: la "bellona che ispira sesso" potrebbe avere tutti i difetti del mondo, ma per l'uomo medio è cmq molto appetibile.
Il suo VMR è quindi assai elevato, anche se il suo "valore sociale" (l'opinione della società in generale) è basso.

però questo non è sempre vero

Chiaro - perché è una generalizzazione :)
Nelle scienze sociali, quello che è vero, è vero nella maggioranza dei casi; ci saranno sempre eccezioni.

Non è come nella fisica (o altre scienze esatte), dove una cosa vera è sempre vera.
E' profondamente errato confondere i due campi, e pretendere dalle scienze sociali la stessa certezza delle scienze esatte. Nelle scienze sociali (e nella vita in generale), non esistono certezze, ma solo probabilità. :coolok:

Infatti l'obiezione "Non è vero perché io non sono così" (sentita spesso) è ridicola - e torniamo al limite dell'esperienza personale.

soprattutto questo pensiero autolimita la persona (sento ogni giorno gente che giustifica i propri fallimenti con “ma la mia situazione economica è questa” “ma io non ho la raccomandazione come quello lì”)

Ma questi che citi sono alibi, perché sono condizioni modificabili o superabili. Chi li usa come giustificazione se la sta raccontando.
E' diverso da chi deve fare i conti con limitazioni oggettive o immodificabili.

Bisogna sempre distinguere fra ciò che puoi cambiare e quello che non puoi.

C’è il medico che mi segue per il mio problema (bellissimo, brillante, ricco, gentile, livello di istruzione altissimo) che è spostato con una nail artist grassa, cafona, truccata simil-mascherone. Secondo la teoria del “valore sociale” una coppia del genere non avrebbe motivo di esistere.

Obiezione che sento spesso :D

Obiezione che però non sta in piedi perché:
1. Lei potrebbe avere qualità che tu non sospetti (non la conosci in modo approfondito), che per lui sono importanti.
2. La scala di valori di lui non corrisponde alla tua (e torniamo al limite della visione personale). Magari lei è un'artista del pompino :lol: o ha perversioni che lui ha sempre sognato o chissaché. Cose a cui tu non dai valore, ma lui sì (errore della convinzione "Uomini e donne sono uguali e vogliono le stesse cose").

Ogni giorno vediamo coppie che ci fanno dire “ma perché una così con uno così…?”

Perché le vediamo da fuori, non sappiamo cosa c'è sotto; ma invece di ammettere la nostra ignoranza, applichiamo la nostra scala di valori.

Quando parlo di attrazione o VMR, ricordo pure che c'è una componente soggettiva, che tutti abbiamo gusti diversi. Esiste sia la regola CHE l'eccezione: :)
- Agli uomini piacciono i seni prosperosi, MA una minoranza gradisce il seno piccolo.
- Per le donne i soldi contano, MA alcune si innamorano del poeta squattrinato.

Isolare il problema alla timidezza ha poco senso, se l’uomo in questione oltre ad essere timido è pesante/ossessivo/senza interessi/senza autonomia(economica e personale) il discorso cambia.

Certamente possono esserci fattori molteplici - e quando faccio counseling cerco di considerarli tutti.
Ma nell'ambito di MyHelp, se uno parla della sua timidezza, mi limito a considerare quell'aspetto (e magari suggerisco che è sintomo di altre cose, come l'essere dominati dalle paure).

Anche per quanto riguarda le caratteristiche fische vale lo stesso, immagino che per “uomo basso” non ti stai riferendo ad una patologia [...]
è abbastanza ovvio che una donna di 1,80 non troverà attraente un uomo di 1,60

Certo, ma il problema altezza è ben più esteso: tutte le donne desiderano un uomo alto, o che sia almeno più alto di loro.
Per cui la tizia alta 1,60 m sogna quello di 1,80, o quantomeno di 1,70.
Vale la pena citare l'ipergamia femminile, per cui la donna media non vuole la parità - un uomo come lei - bensì un uomo migliore di lei: più alto, più intelligente, più ricco, più colto, ecc.

(infatti la moglie del tuo medico ha fatto proprio quello! 8-) - e come c'è riuscita? Forse grazie al potere sessuale femminile)

Le donne non sono consapevoli di questa cosa, oppure non la vogliono ammettere: ma la dimostrazione è che il sogno comune della donna media è il Principe Azzurro. Non un uomo al suo livello, ma il top. Poi anche qui ci sono eccezioni, ma quello è lo standard.

Quando le donne - te inclusa - parlano di relazioni, nel >95% dei casi ne parlano in modo idealistico o sentimentale, non realistico. Non ammettono (o non conoscono) questi aspetti.
Oppure vedono solo i problemi delle donne.

ma ciò non vuol dire che tutti gli uomini di 1,60 debbano morire soli.

No, ma ciò li mette in posizione di netto svantaggio: se non sviluppano altre qualità significative, mantengono un basso "valore di mercato".

Poi sulla timidezza ci si può lavorare

Questo lo dico sempre anch'io, e incoraggio sempre ad affrontarla. :)
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Messaggioda Hystèria » 03/04/2023, 9:56



"Non ci sono differenze innate tra uomini e donne, sono solo di origine culturale."
Ti consiglio ad esempio di leggere gli studi della Dott.sa Michela Matteoli
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Messaggioda Anonimanessuno » 03/04/2023, 12:59



È insito negli esseri umani volere sempre il massimo, non è che l’uomo se può avere una donna più bella, più intelligente,più ricca tira al ribasso.
È anche insito negli esseri umani “accontentarsi” per raccogliere di più quando ne ha la possibilità (quanti se diventassero ricchi di botto non cambierebbero tutta la loro vita e magari farebbero finire la loro relazione? )
Che poi ci siano vantaggi e svantaggi vabbè….sfondi una porta aperta, e qui non parliamo solo di mercato relazionale ma della vita intera.
Però io non penso che si possa banalizzare una vita di sfortuna in amore con la legge del mercato relazionale.
Ho conosciuto tanti uomini che si lamentavano di essere single a causa della timidezza/bruttezza, in cui il problema era tutt’altro che la timidezza/bruttezza. In genere si tratta di uomini con interessi non condivisi dalla maggior parte delle persone, con atteggiamenti infantili, gelosi, paranoici con problemi ben più grossi.
La timidezza, la sensibilità, i pochi capelli, l’essere basso/alto, sono tutte caratteristiche personali e soggettive. A qualcuno piace in un modo a qualcuno in un altro modo. Si, se sei brutto sei svantaggiato e su questo non ci piove, ma anche i brutti hanno il loro decorso relazionale.
E poi a me la timidezza piace, l’uomo timido è più tenero, ha qualcosa che il super-sicuro di se non ha. :)
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Messaggioda Navigator63 » 03/04/2023, 20:31



Anonimanessuno ha scritto:È insito negli esseri umani volere sempre il massimo, non è che l’uomo se può avere una donna più bella, più intelligente,più ricca tira al ribasso.

Se può averla - esatto. :)

Ma di solito tali persone sono fuori dalla nostra portata. E mediamente gli uomini se ne rendono conto e si adattano di più (tralasciando quindi l'istintiva ipergamia), mentre molte donne continuano a cercare il "principe azzurro" - restando sole.

Però io non penso che si possa banalizzare una vita di sfortuna in amore con la legge del mercato relazionale.

No, certo, quella è solo UNA chiave di lettura fra tante. Non ho mai detto che è la spiegazione a tutto.

Ho conosciuto tanti uomini che si lamentavano di essere single a causa della timidezza/bruttezza, in cui il problema era tutt’altro che la timidezza/bruttezza. In genere si tratta di uomini con interessi non condivisi dalla maggior parte delle persone, con atteggiamenti infantili, gelosi, paranoici con problemi ben più grossi.

Sono d'accordo.
Spesso chi ha una "timidezza patologica" (com'ero anch'io nell'adolescenza) ha anche una serie di problemi psicologici che, ovviamente, sabotano le sue capacità relazionali.

Questo però non è motivo per sminuire una timidezza paralizzante, del tipo che non si riesce ad approcciare chi ci piace.
Ostacolo ancor più forte per un uomo, visto che le donne vengono approcciate, mentre l'uomo deve approcciare - e per chi ha questo tipo di timidezza è quasi impossibile.

La timidezza, la sensibilità, i pochi capelli, l’essere basso/alto, sono tutte caratteristiche personali e soggettive.

Pas d'accord.
Certe caratteristiche fisiche (altezza, capelli, lineamenti sgraziati...), così come l'esprimere paura o debolezza per un uomo, sono tratti oggettivamente poco attrattivi per la maggioranza. Valgono per quasi tutti perché sono fattori evoluzionistici (e l'attrazione è basata sull'evoluzione in primis).

E poi a me la timidezza piace, l’uomo timido è più tenero, ha qualcosa che il super-sicuro di se non ha. :)

Ne sono lieto per te... ma ricordati che la tua esperienza personale non fa testo :)
Su questo aspetto sei l'eccezione che conferma la regola.

Si, se sei brutto sei svantaggiato e su questo non ci piove, ma anche i brutti hanno il loro decorso relazionale.

Come dire che anche un handicappato può fare sport e andare alle Paralimpiadi. ;)
Certo, ma c'è una grande differenza...

Parli come una che non è mai stata discriminata in quanto brutta.
Prova a dire queste cose a @Kathellyna... :facepalm:
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