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Quando siete addolorati, afflitti, abbattuti, disperati, nervosi, riuscite a soffrire in silenzio o sentite il bisogno di piangere con qualcuno?
Io spesso non riesco a starmene zitto in un angolo, e di questo me ne faccio una grave colpa fino a desiderare di farmi del male.

Io sento, spesso, il bisogno di sfogarmi con qualcuno. Specialmente in questo periodo della mia vita

Massimiliano89 ha scritto:Quando siete addolorati, afflitti, abbattuti, disperati, nervosi, riuscite a soffrire in silenzio o sentite il bisogno di piangere con qualcuno?

Personalmente, quando sto male tendo a rifugiarmi nel mio angoletto (di solito sotto il piumone ), a leccarmi le ferite da solo.
(con questo non intendo dire che è meglio; solo che a me viene così)
A volte però anch'io trovo benefico parlarne con qualcuno, o sfogarmi, o ricevere la comprensione altrui.

Peraltro, questo intero forum mi pare fondato sul condividere i propri problemi e sofferenze...!
Quindi è chiaro che è una tendenza diffusa.

Io spesso non riesco a starmene zitto in un angolo, e di questo me ne faccio una grave colpa fino a desiderare di farmi del male.

Caro Max, ma perché te ne fai una colpa?
Come vedi, qui dentro sei uno fra i tanti che provano quel bisogno - e certo tu non condanni gli altri che lo fanno.

Perché quindi tratti te stesso peggio di quanto consideri gli altri?
Non hai mai pensato che potresti esserti più amico? Trattandoti almeno bene quanto fai con gli altri? Perché mai dovresti meritare di meno...?

Perché non dirti: "Da ora in poi, tratterò tutti* con gentilezza - a cominciare da me stesso".
* (tranne gli scassaminkia, perché c'è un limite a tutto )

"La gentilezza è saggezza. Non c'è nessuno che, nella vita, non ne abbia bisogno o non la possa imparare."
(Philllip J. Bailey)

Navigator63 ha scritto:

Massimiliano89 ha scritto:Quando siete addolorati, afflitti, abbattuti, disperati, nervosi, riuscite a soffrire in silenzio o sentite il bisogno di piangere con qualcuno?

Personalmente, quando sto male tendo a rifugiarmi nel mio angoletto (di solito sotto il piumone ), a leccarmi le ferite da solo.
(con questo non intendo dire che è meglio; solo che a me viene così)
A volte però anch'io trovo benefico parlarne con qualcuno, o sfogarmi, o ricevere la comprensione altrui.

Peraltro, questo intero forum mi pare fondato sul condividere i propri problemi e sofferenze...!
Quindi è chiaro che è una tendenza diffusa.

Io spesso non riesco a starmene zitto in un angolo, e di questo me ne faccio una grave colpa fino a desiderare di farmi del male.

Caro Max, ma perché te ne fai una colpa?
Come vedi, qui dentro sei uno fra i tanti che provano quel bisogno - e certo tu non condanni gli altri che lo fanno.

Perché quindi tratti te stesso peggio di quanto consideri gli altri?
Non hai mai pensato che potresti esserti più amico? Trattandoti almeno bene quanto fai con gli altri? Perché mai dovresti meritare di meno...?

Perché non dirti: "Da ora in poi, tratterò tutti* con gentilezza - a cominciare da me stesso".
* (tranne gli scassaminkia, perché c'è un limite a tutto )

"La gentilezza è saggezza. Non c'è nessuno che, nella vita, non ne abbia bisogno o non la possa imparare."
(Philllip J. Bailey)

Grazie Valter. Ammiro sempre il tuo essere spiritualmente evoluto.
Un abbraccio

Trovo molto difficile condividere i miei sentimenti con qualcuno, quindi tendo a rifugiarmi in me stesso e a dare eco ai miei pensieri. A volte è deleterio, perché non porta ad una vera e propria soluzione, a volte invece, rimuginare abbastanza a lungo mi permette di razionalizzare meglio le situazioni e a comprendere su cosa ho controllo e su cosa no. Non un buon metodo, ma funziona al 50% il 50% delle volte.

Io ho sempre esternato il mio dolore ma, fino a una decina di anni fa, mi limitavo a farlo in solitaria.
Diari, quaderni, album da disegno, tele... esprimevo ciò che avevo dentro negli scritti e nei mezzi espressivi in generale. Lo faccio anche adesso ma ora non li tengo più segreti al mondo. E' ancora difficile condividere ciò che ho dentro ma mi impegno a farlo perchè il non chiedere aiuto mi ha fatto ammalare.
E' più semplice esternare ciò che provo in questo modo perchè, a volte, parlarne direttamente è difficile, far passare ciò che si prova davvero è complicato.

Non pensare MAI che stare male e chiedere aiuto sia una colpa (te lo dico perchè una volta lo pensavo anche io, ovviamente solo di me stessa: gli altri potevano chiedere aiuto, ero solo io che non potevo), è umano.
Segui il consiglio di Valter, sii gentile con te stesso