Eh niente... alla fine anche io ho bisogno di aiuto

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Eh niente... alla fine anche io ho bisogno di aiuto

Messaggioda Adry85 » 02/11/2023, 9:21



Io che pensavo di essere forte,
io che pensavo di essere superiore,
io che pensavo....

allora premetto che mio papà ha avuto una depressione/esaurimento nervoso quando sono nato, quindi quando aveva circa 27 anni.
Da li diciamo che è guarito, ma ha sempre avuto comportamenti strani in casa, in pratica voleva sempre avere ragione e quando aveva la luna storta erano guai...
Mia nonna materna ha sofferto di depressione ed è in cura da 20 anni, è diventata apatica.... mai lavorato, aveva perso la voglia di fare tutto, non cucinava più e pretendeva attenzioni etc...

Io... crisi esistenziale verso i 18... uso di droghe leggere per 5-10 anni in fase di adolescenza, la crisi dovuta alla paura di morire, pensare che non ci fosse stato niente nell'infinito mi spaventava a morte... trovai una soluzione nella spiritualità e più o meno ho risolto.

Ora... fidanzamento di 20 anni, sposato da 6 mesi, 10 anni di convivenza...
a lavoro sto bene, ma a casa a volte no... mi stanno antipatici tutti, fidanzata, suoceri, cognati....
sto bene solo con gli amici e a lavoro poi a casa che dovrei essere al massimo della mia beatitudine arrivano i problemi.
Mia moglie dice che sono lunatico, probabilmente è vero... in pratica alterno giornate buone a meno buone.

Esempio.. ieri mi alzo e vorrei stare con lei, ma lei si alza e ha da fare... poi si agita perchè siamo di fretta a me viene il nervoso e inizio a ordiarla.
Dentro di me penso a cose brutte su di lei e però faccio finta di niente, poi la giornata va come va e la sera quando mi chiede cosa ho le dico che avrei voluto stare con lei... che avevo bisogno di affetto, ma per lei è diverso, la vive in modo meno carnale, le basta la presenza, io è come se per stare bene devo sentire la passione, essere voluto... poi a volte non basta manco quello...

non sono infelice ma ci sono quasi.... ho paura che mi verrà la depressione... sono in crisi...
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Adry85
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Messaggioda Navigator63 » 03/11/2023, 17:22



Adry85 ha scritto:Io che pensavo di essere forte,
io che pensavo di essere superiore

Probabilmente erano storie che ti raccontavi per non sentire l'angoscia o sofferenza che avevi dentro.
(scusa se sono franco ma credo che solo la verità ci aiuti a crescere)

Voglio dire, dal poco che racconti è chiaro che in famiglia c'era molta sofferenza e problemi, quindi come avresti potuto crescere sereno, "sano" e forte? :dunno:
Non è colpa tua: ti sei trovato lì in mezzo, e ti sei arrangiato come potevi.

allora premetto che mio papà ha avuto una depressione/esaurimento nervoso quando sono nato, quindi quando aveva circa 27 anni.

Quando uno è preda ad una forte depressione, non ha l'energia per occuparsi di se stesso, figuriamoci degli altri.

Un bambino è completamente dipendente dai genitori (senza le loro cure può morire), quindi quando sente che non può contare sui genitori va in panico, ed attua strategie di sopravvivenza. Da qui derivano varie nevrosi e disturbi di personalità, che sono - appunto - strategie per sopravvivere, utili ma non proprio sane.

trovai una soluzione nella spiritualità e più o meno ho risolto.

Se posso permettermi, più probabilmente la visione spirituale è servita a "mettere una pezza" sulla tua angoscia esistenziale, ma non ha risolto il problema sottostante.

sto bene solo con gli amici e a lavoro poi a casa che dovrei essere al massimo della mia beatitudine arrivano i problemi.

Perché "beatitudine"? La maggioranza dei matrimoni sono infelici - chi più, chi meno.
Non è che essere sposati sistemi tutto, o garantisca la felicità.
(sarei anche sospettoso su un matrimonio dopo 10 anni di convivenza: scelta o forzatura?)

Com'è il rapporto con tua moglie? Quanto siete compatibili?

Mia moglie dice che sono lunatico, probabilmente è vero... in pratica alterno giornate buone a meno buone.

Così a naso, ho la sensazione che tu abbia i tuoi problemi, e lei i suoi. Ma invece di esporli e affrontarli apertamente, li tenete dentro e sperate che l'altro vi faccia star bene.

Esempio.. ieri mi alzo e vorrei stare con lei, ma lei si alza e ha da fare... poi si agita perchè siamo di fretta a me viene il nervoso e inizio a ordiarla.

Esempio: tu in quel momento avevi un bisogno di sentirti amato (o così lo leggo io), ma non l'hai espresso apertamente e/o lei lo ha ignorato / respinto.
Quindi tu poi stai male e ce l'hai con lei, e lei non capisce perché tu sia scontroso o triste: queste sembrano due persone che non comunicano e non si conoscono realmente.

Forse non hai mai imparato a fare i conti coi tuoi bisogni, ed a chiedere quello che vuoi. Quindi non lo ottieni, stai male, e ce l'hai con gli altri.
Ma finché fai così non puoi uscirne: hai bisogno di prenderti cura di te, e di instaurare relazioni più costruttive.

Dentro di me penso a cose brutte su di lei e però faccio finta di niente

Azzardo che sia stato così per tutta la tua infanzia: gli altri intorno ti trascuravano (perché erano presi dai loro problemi), tu ci stavi male ma te lo tenevi dentro, perché non volevi pesare su di loro... e così hai imparato a tenerti tutto dentro.
E probabilmente lo stai facendo ancora adesso.

che avevo bisogno di affetto, ma per lei è diverso, la vive in modo meno carnale, le basta la presenza

Qui c'è una differenza fondamentale tra uomini e donne: per stare bene gli uomini hanno bisogno di sesso, mentre le donne di attenzione (non solo quello, ma quello prima di tutto).

Se una coppia non comprende il bisogno dell'altro, non riuscirà mai ad essere felice insieme. :(

non sono infelice ma ci sono quasi.... ho paura che mi verrà la depressione... sono in crisi...

Secondo me hai bisogno di iniziare a prenderti cura di te stesso, dei tuoi bisogni e del tuo malessere profondo.
Ti suggerisco di leggere questo articolo sulla accettazione di sé e volersi bene, che può darti qualche spunto da cui partire.

Ricorda che è sempre possibile cambiare, e "riparare" i danni provocati da un'infanzia problematica. L'importante è iniziare ad occuparsene. :coolok:
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Messaggioda Adry85 » 06/11/2023, 10:14



Grazie davvero, rileggerò con calma le tue risposte e rifletterò molto su quello che mi hai scritto, grazie infinite per il tuo tempo.
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Adry85
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Messaggioda Navigator63 » 06/11/2023, 14:10



Adry85 ha scritto:grazie infinite per il tuo tempo.

Prego, e grazie a te per il tuo apprezzamento :)

Se ci rifletti con calma e, soprattutto, cercando di essere onesto con te stesso, vedrai che troverai qualche nuova chiarezza, o spunto per evolvere (ammesso che la mia lettura sia corretta).

Auguroni, e tienici aggiornati :coolok:
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Messaggioda Adry85 » 07/11/2023, 8:13



Navigator63 ha scritto:Voglio dire, dal poco che racconti è chiaro che in famiglia c'era molta sofferenza e problemi, quindi come avresti potuto crescere sereno, "sano" e forte? :dunno:
Non è colpa tua: ti sei trovato lì in mezzo, e ti sei arrangiato come potevi.

Quando uno è preda ad una forte depressione, non ha l'energia per occuparsi di se stesso, figuriamoci degli altri.

Un bambino è completamente dipendente dai genitori (senza le loro cure può morire), quindi quando sente che non può contare sui genitori va in panico, ed attua strategie di sopravvivenza. Da qui derivano varie nevrosi e disturbi di personalità, che sono - appunto - strategie per sopravvivere, utili ma non proprio sane.

Se posso permettermi, più probabilmente la visione spirituale è servita a "mettere una pezza" sulla tua angoscia esistenziale, ma non ha risolto il problema sottostante.

Non è che essere sposati sistemi tutto, o garantisca la felicità.
(sarei anche sospettoso su un matrimonio dopo 10 anni di convivenza: scelta o forzatura?)

Com'è il rapporto con tua moglie? Quanto siete compatibili?

Esempio: tu in quel momento avevi un bisogno di sentirti amato (o così lo leggo io), ma non l'hai espresso apertamente e/o lei lo ha ignorato / respinto.
Quindi tu poi stai male e ce l'hai con lei, e lei non capisce perché tu sia scontroso o triste: queste sembrano due persone che non comunicano e non si conoscono realmente.

Forse non hai mai imparato a fare i conti coi tuoi bisogni, ed a chiedere quello che vuoi. Quindi non lo ottieni, stai male, e ce l'hai con gli altri.
Ma finché fai così non puoi uscirne: hai bisogno di prenderti cura di te, e di instaurare relazioni più costruttive.

Azzardo che sia stato così per tutta la tua infanzia: gli altri intorno ti trascuravano (perché erano presi dai loro problemi), tu ci stavi male ma te lo tenevi dentro, perché non volevi pesare su di loro... e così hai imparato a tenerti tutto dentro.
E probabilmente lo stai facendo ancora adesso.

Se una coppia non comprende il bisogno dell'altro, non riuscirà mai ad essere felice insieme. :(

Secondo me hai bisogno di iniziare a prenderti cura di te stesso, dei tuoi bisogni e del tuo malessere profondo.

Ricorda che è sempre possibile cambiare, e "riparare" i danni provocati da un'infanzia problematica. L'importante è iniziare ad occuparsene. :coolok:


Ho raccolto alcune tue risposte per approfondirle:

- Si mi sono arrangiato come potevo e dall'età di 17 anni sto con la mia attuale compagna diventata da poco moglie, che mi ha sempre aiutato a superare le difficoltà, nonostante la maggior parte del lavoro l'ho ovviamente fatta io anche con l'aiuto di uno psicologo.

- La spiritualità ha sicuramente messo una pezza, ma senza quella pezza sarei impazzito.

- il rapporto con mia moglie è sempre stato genuino, abbiamo sempre cercato di confrontarci e ci conosciamo entrambi, ma lei ha il suo carattere e la sua personalità che non si lasciano scalfire, per fortuna aggiungerei, dal mio carattere dominante e sempre in cerca di rinforzi.
In pratica nei momenti di stress io tendo a piangermi addosso e a fare la vittima, lei non mi asseconda mai, e nonostante tutte le mie "scenette" riesce sempre a sovrastarmi. Di questa cosa ne sono contento, anche se il mio carattere "debole" avrebbe bisogno di quell'affetto e compassione che probabilmente non ha mai ricevuto, ma che di contro rischierebbe di farmi fare la fine di mio papà...

- mio papà a proposito è un argomento difficile, lui vuole predominare, lui crede di poter decidere per me, nonostante ho 38 anni. Quando ad esempio non va la stampante mi chiama alle 9 di sera e mi tiene al telefono 40 minuti con la voce tremante per farmi capire quanto questo problema per lui sia schiacciante e io devo assecondarlo perchè ho paura che se la prenda con me e che rimanga arrabbiato con me e porti rancore...
Questa cosa mi schiaccia... lo psicologo mi ha detto di trattarlo come un bambino, di pensare al mio benessere, ma fatico a mettere in pratica i consigli perchè la sua "forza" è potente.
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Messaggioda Massimiliano89 » 07/11/2023, 12:44



Ciao. È un piacere ritrovarti qui.

Per quanto riguarda i tuoi parenti non hai nessuna colpa. Devi cercare mentalmente di prendere le distanze e soprattutto...ripeto " SOPRATTUTTO " di distrarti con un tuo interesse. Se non lo hai, trovalo. Ti consiglio passeggiata all'aria aperta.

Per quanto riguarda tua moglie, deduco che questo matrimonio non ti stia facendo molto bene.
Non ti dico di divorziare, ma di cercare di essere promiscuo. Lo so, per alcuni può sembrare immorale, ma per te può essere terapeutico. Avere un'amante non è un peccato.

Quello che comunque è fondamentale è essere seguito da un terapeuta o uno psichiatra. Solo tu puoi sapere quale scegliere.

Un abbraccio
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Messaggioda Navigator63 » 08/11/2023, 17:57



Adry85 ha scritto:- La spiritualità ha sicuramente messo una pezza, ma senza quella pezza sarei impazzito.

Certo. A volte va bene anche credere in cose che non esistono (o sono dubbie), se ciò ci aiuta.

Di questa cosa ne sono contento, anche se il mio carattere "debole" avrebbe bisogno di quell'affetto e compassione che probabilmente non ha mai ricevuto, ma che di contro rischierebbe di farmi fare la fine di mio papà...

In teoria è possibile essere "fermi e solidi" (per compensare il tuo lato fragile), ma anche calorosi, pazienti e amorevoli. E' quello che fa un genitore sano, o un partner maturo.
Sembra che tua moglie sia brava nel primo ruolo e meno nel secondo. Però quello è un tuo bisogno che merita di essere nutrito.

- mio papà a proposito è un argomento difficile, lui vuole predominare, lui crede di poter decidere per me, nonostante ho 38 anni.

Quindi hai bisogno di "sganciarti" dal ruolo di figlio. Cioè riconoscere il tuo essere adulto indipendente (non puoi aspettarti che lo riconosca tuo padre, è compito tuo).

io devo assecondarlo perchè ho paura che se la prenda con me e che rimanga arrabbiato con me e porti rancore...

Ma questo è rimanere nel ruolo "bambino", cioè di qualcuno dipendente che teme la disapprovazione della figura di autorità.
In una posizione mentale da adulto, uno pensa "Se papà si arrabbia è un problema suo, io non sono al mondo per star dietro a tutti i suoi problemi".
Pare chiaro che tuo padre usi atteggiamenti manipolativi per tenerti in una posizione sottomessa.

fatico a mettere in pratica i consigli perchè la sua "forza" è potente.

Tuo padre ha la forza ed il potere che tu gli concedi. 8-)
Nel momento in cui tu decidi che puoi fare a meno della sua approvazione, egli non avrà più potere su di te.

"Nessuno può farti nulla. Il peggio che possono fare è abbandonarti."
(Osho)

Noi siamo dipendenti dagli altri nella misura in cui temiamo i loro giudizi e/o che ci abbandonino.
Quando accettiamo il rischio di essere "abbandonati", diventiamo liberi. :coolok:
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Messaggioda Adry85 » 23/01/2024, 8:07



Navigator63 ha scritto:Noi siamo dipendenti dagli altri nella misura in cui temiamo i loro giudizi e/o che ci abbandonino.
Quando accettiamo il rischio di essere "abbandonati", diventiamo liberi. :coolok:


Grazie davvero!
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Messaggioda Massimiliano89 » 24/01/2024, 6:38



Sono giunto ad una conclusione: questa donna ti sta facendo del male. Leggo che non vuole vivere carnalmente la vostra relazione, ed alla tua età è importante.

Lascia stare il passato ( tuo padre, le droghe ecc.), l'importante è non farne più uso
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Messaggioda Adry85 » 24/01/2024, 8:15



Massimiliano89 ha scritto:Sono giunto ad una conclusione: questa donna ti sta facendo del male. Leggo che non vuole vivere carnalmente la vostra relazione, ed alla tua età è importante.

Lascia stare il passato ( tuo padre, le droghe ecc.), l'importante è non farne più uso


no, dire cosi è esagerato... nel complesso sono maggiori i pro che i contro di lei, fidati.
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