Come comportarsi con dei familiari tossici?
Inviato: 22/12/2023, 16:13
Ciao a tutti, ho deciso di raccontare la mia storia su questo forum perchè sono disperata e ho davvero bisogno di consigli su come affrontare la situazione che mi trovo a vivere tutti i giorni.
Il problema è legato alla mia famiglia, la quale, per quanto avessi avuto sospetti in passato, si sta rivelando sempre più disfunzionale. Io sono una normalissima studentessa di 22 anni, a breve 23: un anno fa ho conosciuto il ragazzo con cui tutt'ora sto insieme. La nostra relazione procede a gonfie vele: lui è un bravo ragazzo, molto educato e rispettoso. Mi ha sempre trattata bene, è stato presente nei momenti difficili. Io soffro di ansia e, in generale, sono sempre stata estremamente insicura di me stessa: al mio fidanzato devo molto. Lui mi ha insegnato ad essere più forte, più determinata, a non lasciarmi sconfiggere dalle difficoltà. Anche grazie a lui, il mio percorso universitario procede molto bene: a breve mi laureo e sono molto determinata a terminare gli studi nel migliore dei modi. Posso dire, dopo aver lottato tanto per ottenere un equilibrio nella mia vita, di essere finalmente felice e in pace con me stessa.
I miei genitori hanno approvato fin da subito la mia relazione, perchè loro stessi hanno notato che si trattasse di una bravissima persona. Il problema che persiste più o meno da un anno, però coinvolge, a discapito della mia felicità, proprio la mia relazione. Prima di entrare nei dettagli, devo dire che ho sempre avuto con la mia famiglia un buon rapporto, molto stretto. Tutti i membri della famiglia (io, mia mamma e mio papà, e mia sorella, che ha un anno in meno di me) hanno un rapporto quasi simbiotico l'uno con l'altro. Io e mia sorella facciamo ancora le vacanze con i nostri genitori. Io, fino a prima di fidanzarmi, uscivo quasi tutti i sabato sera al ristorante con loro e mia sorella, quando non uscivo con le mie amiche. Tutto il mio tempo libero era trascorso assieme a loro, inclusi i weekend, a fare cose insieme. Mia sorella esce con le mie amiche e, in generale, avendo un'età simile alla mia, ha sempre fatto tante cose con me. Ultimamente ha litigato con quasi tutte le sue amiche, non è fidanzata, e dato il rapporto stretto che abbiamo sempre avuto, da un paio di anni a questa parte l'ho sempre coinvolta nelle mie amicizie. Posso dire che da circa 2 anni, quando esco con le mie amiche, c'è sempre anche lei.
Io ho sempre apprezzato il rapporto che avevamo, nonostante avesse dei limiti. Ad esempio, trascorrere del tempo da sola, stando nella mia stanza, nella mia famiglia è sempre stato criticato. Noi siamo soliti guardare la televisione insieme tutte le sere, e, se capitava quella sera in cui volevo starmene da sola per i fatti miei in camera, i miei genitori e mia sorella se ne uscivano con delle lamentele, pensando che non fosse normale.
Ero consapevole che dal momento che mi sarei fidanzata, questo rapporto sarebbe inevitabilmente cambiato. In particolare, mia sorella e mia mamma, appena hanno saputo che mi stavo frequentando con un ragazzo, hanno cercato fin da subito di mettermi i bastoni tra le ruote. Invece che essere felice per me, mi hanno subito fatto sentire in difetto, dicendo che io le avrei abbandonate e avrei smesso di fare cose con loro. Il primo litigio con mia sorella, che avrebbe dovuto farmi da presagio, è stato proprio perchè alla sera, invece che guardare i film insieme a lei, spesso messaggiavo con il mio attuale fidanzato, nella prima fase di conoscenza. Già questo, a detta sua, era stato una dimostrazione di allontanamento nei confronti della mia famiglia.
Nel frattempo, la mia relazione continuava, e loro cominciavano sempre più a farmi notare che io li stavo abbandonando per il mio fidanzato. Voglio precisare che per quanto loro mi abbiano sempre criticato in questo, io ho sempre cercato di coinvolgere la mia famiglia e mia sorella nella mia relazione, proprio per non farli sentire esclusi. Il venerdì sera è diventato il giorno in cui il mio fidanzato viene da me, mangiamo insieme, e alla sera giochiamo ai giochi da tavola insieme a mia sorella. Molto spesso la domenica pomeriggio mia sorella si unisce a me e viene a casa del mio fidanzato per studiare, rimanendo a casa dei genitori del mio fidanzato a cenare.
Nel corso di tutto questo anno mi hanno sempre tirato frecciatine, dicendo che io ormai consideravo la mia famiglia il mio fidanzato e basta. Io ho sopporto fino a due settimane fa, quando il mio fidanzato mi ha chiesto di rimanere a casa sua per 3 giorni, dato che i suoi genitori erano partiti per una vacanza. Premetto che io non rimango quasi mai a dormire da lui se non in situazioni particolari e viceversa, io e il mio fidanzato ci vediamo 3 volte alla settimana, quindi il resto del tempo è passato sempre con loro. Sapevo che da parte mia accettare di stare 3 giorni lontano da loro avrebbe causato problemi, e quindi, ho cercato di aggiornarli su tutto quello che facevo, mandando in continuazione messaggi per sapere come stessero e cosa stavano facendo. (noi abitiamo a 10 km di distanza)
Ma non è comunque stato abbastanza, perchè quando sono tornata, mio padre non mi ha rivolto la parola ed è andato a dormire senza salutarmi. E il giorno dopo, chiedendo spiegazioni, mia mamma e mia sorella mi hanno detto un sacco di cose, che probabilmente pensavano da tanto tempo. Mi hanno detto che li ho abbandonati, che non li considero più, che ormai considero la mia famiglia il mio fidanzato e la sua famiglia e non più loro. Mi hanno detto che tanto varrebbe che andassi a vivere con il mio fidanzato perchè per loro è come se non facessi più parte della famiglia.
Queste parole mi hanno ferito molto. Oltre a questo, quando ora esco con il mio fidanzato mi sento in colpa, sento come se stessi facendo la cosa sbagliata, perchè non sto con loro. A volte mi vengono attacchi di panico, controllo ossessivamente il cellulare perchè ho paura di una loro scenata se non rispondo subito ai messaggi (è successo tante volte, anche davanti al mio fidanzato). Ho paura a chiedere di nuovo di poter dormire con lui o in generale di chiedere di stare più tempo con lui. Vivo nel senso di colpa, nella paura: ultimamente ho anche paura di esprimere la mia opinione perchè ho sempre paura di dire qualcosa di sbagliato. Anche nei litigi, ormai la mia opinione non conta più: i miei genitori danno ragione a prescindere a mia sorella "perchè lei si occupa della casa, perchè lei sta con noi invece che stare con il fidanzato".
La mia famiglia ha preso come un vero e proprio tradimento lo scegliere di passare il tempo anche con il mio fidanzato, e punendomi per questa cosa, io non ho quasi completamente più voce in capitolo nella mia famiglia.
Per me è una situazione che sta diventando insostenibile, perchè ormai vivo nell'ansia e nella paura di fare qualcosa di sbagliato. Ne ho parlato con loro, ho espresso come mi sento, ma loro non intendono cambiare idea su questo. A volte ho la sensazione che se mi lasciassi, loro non sarebbe così tanto dispiaciuti per me.
Io non penso di stare facendo niente di male, se non cercare ogni giorno di trovare la felicità e di impegnarmi per essere la versione migliore di me stessa in tutti gli ambiti della mia vita. E con questo atteggiamento, loro stanno facendo in modo che io non possa trovare la mia felicità in niente, se non in loro.
Purtroppo non ho la disponibilità economica di rivolgermi da uno psicologo, però questa situazione mi sta portando al limite. A casa mia regna l'assoluta tossicità, c'è un litigio quasi ogni giorno, sono sempre in ansia e demoralizzata, e allo stesso tempo mi sento come se fossi in prigione, perchè mi stanno rovinando la vita. Se prima passare del tempo con loro era piacevole, adesso lo vedo come un vero e proprio obbligo. So che se dovessi rifiutare, verrei pesantamente insultata. Non so davvero cosa fare
Il problema è legato alla mia famiglia, la quale, per quanto avessi avuto sospetti in passato, si sta rivelando sempre più disfunzionale. Io sono una normalissima studentessa di 22 anni, a breve 23: un anno fa ho conosciuto il ragazzo con cui tutt'ora sto insieme. La nostra relazione procede a gonfie vele: lui è un bravo ragazzo, molto educato e rispettoso. Mi ha sempre trattata bene, è stato presente nei momenti difficili. Io soffro di ansia e, in generale, sono sempre stata estremamente insicura di me stessa: al mio fidanzato devo molto. Lui mi ha insegnato ad essere più forte, più determinata, a non lasciarmi sconfiggere dalle difficoltà. Anche grazie a lui, il mio percorso universitario procede molto bene: a breve mi laureo e sono molto determinata a terminare gli studi nel migliore dei modi. Posso dire, dopo aver lottato tanto per ottenere un equilibrio nella mia vita, di essere finalmente felice e in pace con me stessa.
I miei genitori hanno approvato fin da subito la mia relazione, perchè loro stessi hanno notato che si trattasse di una bravissima persona. Il problema che persiste più o meno da un anno, però coinvolge, a discapito della mia felicità, proprio la mia relazione. Prima di entrare nei dettagli, devo dire che ho sempre avuto con la mia famiglia un buon rapporto, molto stretto. Tutti i membri della famiglia (io, mia mamma e mio papà, e mia sorella, che ha un anno in meno di me) hanno un rapporto quasi simbiotico l'uno con l'altro. Io e mia sorella facciamo ancora le vacanze con i nostri genitori. Io, fino a prima di fidanzarmi, uscivo quasi tutti i sabato sera al ristorante con loro e mia sorella, quando non uscivo con le mie amiche. Tutto il mio tempo libero era trascorso assieme a loro, inclusi i weekend, a fare cose insieme. Mia sorella esce con le mie amiche e, in generale, avendo un'età simile alla mia, ha sempre fatto tante cose con me. Ultimamente ha litigato con quasi tutte le sue amiche, non è fidanzata, e dato il rapporto stretto che abbiamo sempre avuto, da un paio di anni a questa parte l'ho sempre coinvolta nelle mie amicizie. Posso dire che da circa 2 anni, quando esco con le mie amiche, c'è sempre anche lei.
Io ho sempre apprezzato il rapporto che avevamo, nonostante avesse dei limiti. Ad esempio, trascorrere del tempo da sola, stando nella mia stanza, nella mia famiglia è sempre stato criticato. Noi siamo soliti guardare la televisione insieme tutte le sere, e, se capitava quella sera in cui volevo starmene da sola per i fatti miei in camera, i miei genitori e mia sorella se ne uscivano con delle lamentele, pensando che non fosse normale.
Ero consapevole che dal momento che mi sarei fidanzata, questo rapporto sarebbe inevitabilmente cambiato. In particolare, mia sorella e mia mamma, appena hanno saputo che mi stavo frequentando con un ragazzo, hanno cercato fin da subito di mettermi i bastoni tra le ruote. Invece che essere felice per me, mi hanno subito fatto sentire in difetto, dicendo che io le avrei abbandonate e avrei smesso di fare cose con loro. Il primo litigio con mia sorella, che avrebbe dovuto farmi da presagio, è stato proprio perchè alla sera, invece che guardare i film insieme a lei, spesso messaggiavo con il mio attuale fidanzato, nella prima fase di conoscenza. Già questo, a detta sua, era stato una dimostrazione di allontanamento nei confronti della mia famiglia.
Nel frattempo, la mia relazione continuava, e loro cominciavano sempre più a farmi notare che io li stavo abbandonando per il mio fidanzato. Voglio precisare che per quanto loro mi abbiano sempre criticato in questo, io ho sempre cercato di coinvolgere la mia famiglia e mia sorella nella mia relazione, proprio per non farli sentire esclusi. Il venerdì sera è diventato il giorno in cui il mio fidanzato viene da me, mangiamo insieme, e alla sera giochiamo ai giochi da tavola insieme a mia sorella. Molto spesso la domenica pomeriggio mia sorella si unisce a me e viene a casa del mio fidanzato per studiare, rimanendo a casa dei genitori del mio fidanzato a cenare.
Nel corso di tutto questo anno mi hanno sempre tirato frecciatine, dicendo che io ormai consideravo la mia famiglia il mio fidanzato e basta. Io ho sopporto fino a due settimane fa, quando il mio fidanzato mi ha chiesto di rimanere a casa sua per 3 giorni, dato che i suoi genitori erano partiti per una vacanza. Premetto che io non rimango quasi mai a dormire da lui se non in situazioni particolari e viceversa, io e il mio fidanzato ci vediamo 3 volte alla settimana, quindi il resto del tempo è passato sempre con loro. Sapevo che da parte mia accettare di stare 3 giorni lontano da loro avrebbe causato problemi, e quindi, ho cercato di aggiornarli su tutto quello che facevo, mandando in continuazione messaggi per sapere come stessero e cosa stavano facendo. (noi abitiamo a 10 km di distanza)
Ma non è comunque stato abbastanza, perchè quando sono tornata, mio padre non mi ha rivolto la parola ed è andato a dormire senza salutarmi. E il giorno dopo, chiedendo spiegazioni, mia mamma e mia sorella mi hanno detto un sacco di cose, che probabilmente pensavano da tanto tempo. Mi hanno detto che li ho abbandonati, che non li considero più, che ormai considero la mia famiglia il mio fidanzato e la sua famiglia e non più loro. Mi hanno detto che tanto varrebbe che andassi a vivere con il mio fidanzato perchè per loro è come se non facessi più parte della famiglia.
Queste parole mi hanno ferito molto. Oltre a questo, quando ora esco con il mio fidanzato mi sento in colpa, sento come se stessi facendo la cosa sbagliata, perchè non sto con loro. A volte mi vengono attacchi di panico, controllo ossessivamente il cellulare perchè ho paura di una loro scenata se non rispondo subito ai messaggi (è successo tante volte, anche davanti al mio fidanzato). Ho paura a chiedere di nuovo di poter dormire con lui o in generale di chiedere di stare più tempo con lui. Vivo nel senso di colpa, nella paura: ultimamente ho anche paura di esprimere la mia opinione perchè ho sempre paura di dire qualcosa di sbagliato. Anche nei litigi, ormai la mia opinione non conta più: i miei genitori danno ragione a prescindere a mia sorella "perchè lei si occupa della casa, perchè lei sta con noi invece che stare con il fidanzato".
La mia famiglia ha preso come un vero e proprio tradimento lo scegliere di passare il tempo anche con il mio fidanzato, e punendomi per questa cosa, io non ho quasi completamente più voce in capitolo nella mia famiglia.
Per me è una situazione che sta diventando insostenibile, perchè ormai vivo nell'ansia e nella paura di fare qualcosa di sbagliato. Ne ho parlato con loro, ho espresso come mi sento, ma loro non intendono cambiare idea su questo. A volte ho la sensazione che se mi lasciassi, loro non sarebbe così tanto dispiaciuti per me.
Io non penso di stare facendo niente di male, se non cercare ogni giorno di trovare la felicità e di impegnarmi per essere la versione migliore di me stessa in tutti gli ambiti della mia vita. E con questo atteggiamento, loro stanno facendo in modo che io non possa trovare la mia felicità in niente, se non in loro.
Purtroppo non ho la disponibilità economica di rivolgermi da uno psicologo, però questa situazione mi sta portando al limite. A casa mia regna l'assoluta tossicità, c'è un litigio quasi ogni giorno, sono sempre in ansia e demoralizzata, e allo stesso tempo mi sento come se fossi in prigione, perchè mi stanno rovinando la vita. Se prima passare del tempo con loro era piacevole, adesso lo vedo come un vero e proprio obbligo. So che se dovessi rifiutare, verrei pesantamente insultata. Non so davvero cosa fare