Ma la cosa positiva è che non me la sono presa nè con lui nè (soprattutto) con me stesso. Questo è ciò che conta.
E questo va bene, risultato preso e portato a casa.
La prossima volta che vai a un colloquio di lavoro però non parlare di nulla di personale, il tipo li davanti a te non deve diventare tuo amico, deve iniziare a pagarti, non vuole sapere di come ti senti e di come la pensi e, soprattutto, non vuole sapere che hai problemi, salvo non siano problemi che possono farti apparire motivato (della serie: ho diciassei figli da mantenere e faccio tutti gli straordinari che vi pare). La persona che hai di fronte vuole sapere se può fidarsi, se sei adatto al lavoro che gli serve, punto.
Sentiti pure libero di mentire bassamente, l'importante è che tieni presente che possono chiederti di dimostrare le tue parole. Esempio, dici che stai collaborando per alcune rock band, quindi se sai usare qualche strumento o ti intendi di software audio puoi benissimo dire che "ho lavorato per anni come tecnico del suono/bassista/eccetera", perché ne capisci, se ti fanno qualche domanda sai rispondere.
E non dici che prendi farmaci o soffri di patologie varie perché sono stracazzi tuoi e lui li non è tenuto a saperlo. Poi al limite sarai tu stesso a rinunciare se ti rendi conto che non sei in grado di svolgere una determinata mansione.
Uhm, con "non sei in grado" non intendo che lo trovi noioso o faticoso, intendo che puoi far male a te stesso o agli altri.
Poi una volta che hai iniziato a lavorare queste cose non contano più.