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Premetto che ho riaperto un tread del vecchio forum, giusto per i nuovi iscritti , per leggere come mai mi trovo sul forum.

"Salve volevo chiedervi come si può superare un lutto e come avreste reagito. Ho perso il mio ragazzo tragicamente, si è suicidato dopo che , con i suoi, si era trasferito in sicilia. Io e lui eravamo sempre assieme, avevamo progetti seri , anche se i suoi non hanno pensato al suo bene ma solo al loro, il padre si è trasferito per lavoro. Lui studiava all'università di Bologna quindi eravamo vicini, andando invece a Trapani si è spento,si è sempre più isolato, non frequentava nessuno, è entrato in depressione, dalla depressione era diventato anche autolesionista, più volte con le lamette si tagliava, in qualsiasi parte del corpo, tranne il viso i genitali e le parti dove non arrivava. I suoi lo hanno mandato dallo psicologo, fù un insuccesso totale, non ha retto la separazione da me e si è tolto la vita impiccandosi nella sua camera. ci sentivamo tutti i giorni, poi improvvisamente il silenzio, i suoi non hanno avuto nemmeno l'accortezza di avvisarmi della gravità delle condizioni in cui si trovava il figlio, quando ho sentito il silenzio credevo fosse per lo studio o che avesse trovato un'altra ragazza , invece vengo a sapere dopo un mese, avete capito bene un mese che lui si era suicidato e l'ho saputo da suo padre che finalmente , dopo tremila chiamate al giorno mie, si era degnato di rispondere. Io mi sento in colpa perchè non ho potuto fare nulla, lo amo ancora, non riesco a rassegnarmi e a superare questo dolore. Incolpo i suoi genitori che me lo hanno strappato via, che per il loro egoismo lui ha agito in questa maniera ,per il fatto che non vedevano bene la nostra relazione me lo hanno portato via in tutti i sensi... non sò che fare , mi sento in un tunnel senza uscita, io lo amo ancora, mi sento ancora legata a lui e quando vedo le sue foto piango e mi isolo da tutti e tutto. Vorrei averlo quì con me..... sono in cura da uno psicologo,è dura , molto dura."

cara masterlacrimarum,
lo so che è difficile andare avanti, ma vorrei che pensassi alle cose belle che avete fatto insieme, vorrei che cercassi di trasformare questo dolore in un sentimento positivo. una cosa che a me personalmente aiuta molto è la scrittura: prova a mettere per iscritto le tue sensazioni. non è detto che non venga fuori un bel libro, di cui potresti devolvere il ricavato a qualche associazione.
io credo che tu continuerai ad amarlo, anche fra tantissimi anni. non precluderti però la possibilità di passare qualche ora serena. prova a fare sport, così scarichi un po' di tensione, iscriviti a un corso che ti interessa, prenditi un cucciolo.
io ho letto tanti libri sulla depressione e sul suicidio, e sono giunta alla conclusione che il suicidio è un atto disperato che fa soffrire le persone che restano. sentirsi in colpa però è sbagliato, e non farà tornare la situazione a com'era prima.

la mia non voleva essere una soluzione pronta o un luogo comune, ho provato a scrivere qualcosa che mi sembrava sensato. anche noi abbiamo perso una persona giovane che amavamo tanto. sono passati più di sette anni, ma il dolore non è diminuito per niente e credo che non diminuirà mai.

Pazienza,siamo vivi e prima o poi moriremo tutti quindi, uno dopo l'altro ci tocca. Me ne faccio una ragione e vado avanti.

MaSp1_ ha scritto:Pazienza,siamo vivi e prima o poi moriremo tutti quindi, uno dopo l'altro ci tocca. Me ne faccio una ragione e vado avanti.

sò benissimo che prima o poi tocca a tutti ma chi si priva della vita suicidandosi lo fà per un momento di disperazione, e penso che, se potesse tornare sui suoi passi, non lo avrebbe mai fatto . Questo è un mio pensiero

Mater mia,
che bello risentirti, come stai? Dimmi, come hai passato questi mesi?
Cmq sì, io la penso come te. Sono assolutamente sicura che Nicola si sia tolto la vita in seguito a un raptus di disperazione che gli ha tolto per un momento la vista della persona più cara al mondo per lui (tu), e quel momento è stato sufficiente per portarlo a compiere quel terribile gesto. Come tu stessa mi hai detto, non avevate la possibilità di sentirvi spesso al telefono, e quindi credo che se aveste avuto le possibilità che ci sono oggi di tenervi in contatto, vi sareste sentiti così vicini che lui avrebbe tratto la forza necessaria per continuare a vivere e ad avere la pazienza di aspettare quel giorno in cui finalmente avrebbe potuto vivere nella tua stessa città con un lavoro e una persona splendida come te accanto!!
Mi dispiace veramente che il destino vi abbia separato così crudelmente... però Mater, tu hai ancora una vita da vivere. Ed è per questo che ora tocca a te, essere forte e fiduciosa nel domani.
Cmq, per favore, fammi avere notizie di te. Dimmi come stai e che cosa fai, e dimmi se hai trovato un lavoro.
Con l'affetto più sincero_

Royal

Purtroppo,è uno dei motivi per cui io vorrei evitare di affezionarmi

ma... questo messaggio è stato scritto due anni fa!

Lo so Kat,ma non è ancora andato in prescrizione