Ciao a tutti, sono nuova in questo forum, sono una ragazza di 21 anni. Mi sono iscritta perchè è un bel po' di tempo che sento che c'è qualcosa che sta minando la mia serenità, da questo settembre la situazione è peggiorata.
Cercherò di schematizzarvi e spiegarvi quanto possibile i miei problemi:
1 ho una relazione strana con il cibo. Mangio male, spesso fuori pasto e digiunando ai pasti veri e propri. Alterno giorni di digiuno a giorni di mangiate abbondanti e in questo equilibrio precario ho sempre mantenuto il mio peso fino a quando 6 mesi fa ho iniziato a prender peso successivamente allo smettere di fumare. Ho preso 4 chili, non dico assolutamente di esser grassa però vorrei riperderli ma non riesco a stare seriamente a dieta e mi intristisco, mi sento in colpa ogni volta che mangio, ma lo faccio e a volte anche senza molti freni. Non mi piace mangiare in pubblico, quando sto a cena fuori con il mio gruppo di amici cerco di mangiare il meno possibile. Mangio di nascosto, se sono per strada e mi prendo un gelato o altro mi nascondo a mangiarlo in macchina in strade isolate perchè il pensiero che qualcuno possa vedermi mi terrorizza..non ho idea del motivo di questo mio strano atteggiamento.
2 sono stata fidanzata per 2 anni con un ragazzo ma questa storia è finita ormai 3 anni e mezzo fa. Lo so, direte che ero piccola all'epoca, ma io provavo dei veri sentimenti per quel ragazzo. E' stata una bella storia e i ricordi più belli che ho della mia vita risalgono quasi tutti a quel periodo. Dopo due anni di relazione mi lasciò lui perchè il suo sentimento nei miei confronti era scemato. Per me fu un fulmine a ciel sereno, una cosa inaspettata. Il ragazzo in questione è sparito dalla mia vita e ci ho messo un po' di mesetti per ritrovare una certa stabilità. Dopo di lui non sono mai più riuscita ad innamorarmi, non ho mai più avuto relazioni lunghe, ma solo cosette di qualche mesetto o di poco conto in cui io non ero quasi per nulla coinvolta. Il pensiero del mio ex ogni tanto ritorna, lo vedo ancora come un ragazzo perfetto anche se di sbagli ne fece tanti anche lui..vorrei condividere la mia vita futura con una persona come lui e mi intristisco perchè ho paura di non trovarne un'altra così..eppure in tutto ciò io sono certa di non amarlo più. Però sono diventata diffidente con i ragazzi, quando mi rendo conto che mi sto avvicinando un po' di più ad uno di loro e mi rendo conto che questo non corrisponde a quegli schemi di "Perfezione" che mi sono prefissata divento scostante. Tali schemi di perfezione corrispondono ad un ragazzo indipendente, con tanti interessi, buona educazione e sani principi..ovvero tutto ciò che era il mio ex. A volte mi sento in colpa per essermi fatta sfuggire una persona così e mi chiudo nei ricordi con nostalgia.
3 ho un gruppo di amiche numeroso, alcune sono fidanzatissime da anni mentre altre sono single ma hanno comunque sempre tutte mille cose da raccontare, la mia vita invece è monotonissima. Non mi succede mai nulla e non ho mai nulla da raccontare alle mie amiche con gioia come loro e sto sempre lì ad ascoltarle in silenzio. Sembra che nessuno si accorga di me, che sia lì nell'ombra..e non mi spiego perchè i ragazzi non mi notino soprattutto da un paio d'anni a questa parte, non mi reputo affatto sgradevole nè esteticamente nè caratterialmente e la cosa mi viene confermata anche da amici e conoscenti dunque non capisco perchè nessuno provi un vero interesse per me. Mi sento a disagio a volte con le mie amiche perchè mi sento "soffocata", cioè lo sento di essere nella loro ombra.. cerco di impegnarmi per emergere ma sembra che non ci siano risultati. Sono ossessionata dall'idea che devo apparire a loro una persona perfetta ed imperturbabile.. dico sempre che sono felice della mia situazione da single e della mia vita generale e nascondo bene i disagi che covo da tempo perchè nessuna di loro si è accorta di nulla.. mi dicono sempre " beata te che sei contenta così, che non hai questi problemi d'amore" ma non capiscono che in realtà questi problemi vorrei averli, e tanto anche. Non voglio più questa vita monotona e piatta. Oltre alle mie amiche storiche, all'università mi sono fatta un altro gruppetto e mi sono trovata molto bene con una ragazza e senza una ragione apparente sono ossessionata dal pensiero che le mie amiche storiche possano integrarsi con i miei amici dell'università perchè con questi ultimi mi trovo molto bene. Adoro andare all'università perchè sono gli unici momenti in cui sono più rilassata... e non so spiegarmi nemmeno tale comportamento. Con le mie amiche storiche voglio sempre apparire, come ho già detto, perfetta e interessante ad ogni costo quindi altero la realtà delle poche cose che mi accadono per raccontargliele esaltandole e attirando attenzioni su di me. Alcune volte racconto cose totalmente false con una tale convinzione che, trascorso del tempo, quasi non mi ricordo più se erano fatti inventati o realmente accaduti. E questa cosa mi inquieta parecchio.
4 da settembre ho molti momenti in cui ho un' incredibile voglia di piangere senza alcun vero motivo o fatto scatenante e quando sono sola, magari la sera a letto o oggi anche in macchina piango qualche minuto e poi smetto. Oltre a voglia di piangere immotivata mi è capitato di avere attacchi d'ansia altrettanto immotivati. Noto che ci sono certe attività che tutti vivono con leggerezza mentre per me sono frutto di un'ansia terribile perchè ho paura di non farle alla perfezione, di fare anche un minimo sbaglio o di apparire strana agli occhi degli altri.
5 in famiglia non ci sono problemi rilevanti da segnalare. I miei genitori stanno insieme, si amano, non ho subito traumi familiari di alcun tipo, sono entrambi presenti e mi hanno impartito una buona educazione e sani principi, non mi hanno mai fatto mancare nulla. Ho un fratello minore di 18 anni con cui vado d'accordo e i miei genitori ci trattano assolutamente alla pari come è giusto che sia. Rispetto a qualche anno fa sono diventata più chiusa con mia madre e non le racconto tutto tutto come un volta e lei se ne è resa conto. Inizialmente pensava fosse l'età, che stessi crescendo e quindi volevo più privacy... poi dopo un po' di tempo ha cominciato a notare qualcosa di strano in me e ogni tanto mi chiede se sono triste, se c'è qualcosa che mi ha dato fastidio o reso nervosa ma io nego sempre tutto perchè mi vergogno troppo a raccontarle tutti questi disagi che sento dentro. Le rispondo avvolte di aver avuto una piccola discussione con un amico e taglio corto. Non penso che però si sia resa conto che questa tristezza è bene o male continua e non sporadica come probabilmente crede.
6 all'università va tutto bene invece. Studio giurisprudenza, facoltà che ho sempre voluto prendere sin da quando ero ai primi anni della scuola superiore. Studio bene e ottengo risultati buoni senza dovermi chiudere tutto il giorno sui libri, ho dato tutti gli esami che dovevo dare fin'ora. Da questo punto di vista sono soddisfatta.
Mi dispiace di aver scritto un papiro lunghissimo ma avevo bisogno di uno sfogo. Non parlo con nessuno dei miei problemi perchè mi vergogno ad averne e con voi che siete estranei mi viene meglio. Non penso di potrermi definire "depressa" ma da come mi è uscito su un test online credo di essere affetta dal "male di vivere". Ultimamente sto pensando di rivolgermi ad uno psicologo, ma poi penso che un estraneo non può risolvere i miei problemi e che devo vedermela da sola.. quindi non so che fare, voi che mi consigliereste? Vi prego datemi un parere sui miei problemi, ditemi qualsiasi cosa...esprimetevi che ne ho bisogno. Secondo voi, cosa ho? Grazie a tutti, avevo bisogno di questo sfogo