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Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 15/02/2016, 19:45
da kathellyna
TsanaS ha scritto:Piangevo sempre, adesso non piango quasi più ma quando succede mi si blocca il fiato e si blocca il cervello. Nulla va meglio.

benvenuta.

Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 08/04/2016, 16:43
da lilith666
Troppe per ricordarle.
Ultimamente peró una specie di pigrizia consapevole mi spinge a piangere solo dentro, senza sciupare gli occhi, cosí se qualcuno telefona o mi citofona sembro perfettamente normale.
Non mi prendo piú abbastanza sul serio per piangere forte. Mi fa sentire idiota.
Fisso il vuoto, intensamente.

Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 15/07/2016, 21:53
da elle8n
Mi è capitato tre volte nella vita di piangere veramente per la disperazione, prenderò in considerazione l'ultima volta: ero nel pieno del disturbo alimentare, l'anoressia mi stava consumando e l'altra mia patologia mi stava facendo impazzire. Non avevo più controllo di me stessa, mia nonna era appena morta, la nonna che mi aveva fatto da seconda madre e l'unica che mi ha mai veramente capita e ricordo di essermi rintanata in camera mia, con la tapparella chiusa e ho iniziato a piangere chiamando a gran voce mia nonna inginocchiata per terra nell'angolo.
Ero sola in casa, è stato il gatto a correre da me e a farmi smettere di piangere. Non dimenticherò mai quella giornata. Era un giovedì.

Re: Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 19/07/2016, 8:40
da alvaro1991
Non mi ricordo di aver versato lacrime nell'ultimo periodo. ..se mi prende lo sconforto sono solito incazzarmi dentro o mettermi a pensare per ore ....grave errore mollare la psicoterapia. ..

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Re: Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 20/07/2016, 0:20
da Aspera
Ho il sentore che arriverà a breve.

Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 20/07/2016, 8:40
da Chris12
Quando ho capito cosa avevo perso, senza neanche accorgermi

Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 20/07/2016, 9:09
da Georgiana Spencer
Quando non riuscivo a liberarmi del mio sentimento per il mio psicologo. E' stato un periodo pessimo ma era necessario che superassi quella fase per guarire.

Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 30/07/2016, 9:33
da ElizaDay85
Solo una? :D

In genere, dopo le telefonate con mia madre se vertono sulla mia situazione universitaria, il mio fisico e la mia apparente mancanza di forza di volontà. Il fatto che non si capisca che mi sento schiacciata da un macigno mi fa andare fuori di testa. Vorrei dirle: provaci tu ad alzarti ogni mattina con questa sensazione (oltre a quella di fallimento-inadeguatezza-bruttezza-ecc...).

Sono le situazioni in cui il malessere che provo viene minimizzato e mi faccio dei piangeroni infiniti.

Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 26/08/2016, 22:13
da RagazzoAsociale98
Ho pianto veramente poche volte e quelle poche che sono riuscito, quasi crollavo per la crisi.(o peggio ancora, quasi mi ammazzavo)
Niente ormai mi fa piangere veramente, le cose a cui tengo di più si contano sulle dita di una mano e la metà non sono neanche esseri umani.

Una situazione in cui hai pianto per la disperazione?

MessaggioInviato: 03/03/2017, 16:27
da s7000n
Ciao a tutti,

scrivo qui a voi perchè, devo essere sincera, non so più che cosa fare. Diciamo che ormai è una settimana che piango dalla disperazione, ecco.
Più di un anno fa mi sono trasferita in Germania per lavoro. Mi hanno offerto un contratto di due anni, e sto finendo il secondo.
ll primo anno è stato difficile, ma è andato abbastanza bene. A ottobre la mia azienda mi ha trasferito in un altro impianto per lavorare.
Purtroppo da quando ho cominciato a lavorare in questo impianto le cose sono andate sempre peggio. Sono passata da un ambiente lavorativo in cui, sebbene non parlassi il tedesco, ero apprezzata e avevo tante attività interessanti da svolgere, e avevo creato dei legami sinceri e profondi con alcuni dei miei colleghi.
Dove sono tutt'ora, invece, non vengo presa in considerazione per alcuna attività di un certo spessore, e vengo coinvolta in progetti solamente in maniera "ufficiale", perchè il mio capo obbliga il mio team a farmi partecipare, ma alla fin fine perdo le mie giornate a non fare nulla, o nulla che all'azienda serva veramente. All'inizio ho provato a capire perchè questo stesse succedendo, cercando feedback diretti con le persone interessate (capi,team,coordinatori), ma tutto questo, sebbene "ufficialmente" sembrava portarmi da qualche parte, farmi assegnare incarichi etc, non si concretizza mai in un lavoro vero e proprio. I colleghi poi si mostrano falsi e spesso mi prendono per il c*lo, ma "simpaticamente", come mi spiegano subito dopo quando non rido alle loro battute. Io non so se gli ho fatto qualcosa di male, o se sono stata scortese o qualcosa del genere, ma più che chiederglielo direttamente e sentirmi rispondere che non c'è niente che non va io non so cosa fare.
Che poi io me ne andrei volentieri, ma sul mio contratto c'è scritto che, se mi licenzio, devo pagare una multa che corrisponde più o meno a tutto quello che ho messo da parte fino ad ora. So che devo stringere i denti, ma svegliarmi ogni giorno per andare a lavoro diventa sempre più difficile, oggi ad esempio mi sono data malata perchè non riuscivo, proprio fisicamente, a uscire dal letto...
Ovviamente tutto questo mi rende molto frustrata, a lavoro sono sempre più intrattabile e cerco di isolarmi dalle persone. A casa piango...perchè che altro posso fare? Ho perso la voglia di lottare e sto solo contando i giorni che mi separano dalla fine del contratto.
Scusate per lo sfogo.
Auguro a tutti un bellissimo weekend!