Il senso di niente.

[silvie11]

Ma la vita è davvero solo questo mucchio di cazzate messe insieme? Voglio dire....sì c'è l'amore, bla bla bla, tante belle cose, certo ok, ma a me cosa resta se da queste cose si generano problemi o peggio i problemi rischiano di intaccarle?
Sempre così, sembra che vada tutto bene, poi ti arrivano addosso 300 kg di cacca e devi nuotare per settimane o mesi prima di tornare in superficie.
Ma poi, che senso ha tutto questo? Qua ognuno ha i suoi problemi, ne parla e si cerca di dare consigli, ma chi siamo noi per dire "secondo me dovresti fare così e così"...ma alla gente cosa vuoi che gliene freghi di cosa pensa una stupida ragazzina di 19 anni?
A cosa mi serve impegnarmi nelle cose se poi tutto va a scatafascio perchè la vita cambia?

"Silvia, è proprio questo il senso, devi costruire anche per vedere distrutto, in modo da fortificarti!"

No ma scherzate vero?

Niente ha senso ormai, siamo soli e rimarremo soli, punto. Ci sono tante belle cose che ci arredano e condiscono il cammino, ma nessuna di queste sa rimanere in eterno. E non venitemi a dire che non è vero perchè non possono proprio materialmente essere eterni, ecco.
Stamattina va davvero parecchio male, sono in una delle mie solite fasi "digestive"...e guardandomi intorno stamattina, osservando la gente al bar davanti al cappuccino caldo, le vecchiette con la spesa, i bambini che si capitombolano sulla neve, forze dell'ordine e tutti gli altri al lavoro, che ci andavano, che tornavano, che facevano finta, mi sono chiesta...ma che senso ha tutto questo? E non lo trovo, non c'è niente da fare. Non c'è proprio.
Perchè lavorare? Per mantenersi e costruire, ovvio. E dopo? Cosa rimane DOPO?
E quando è DOPO? Quando si muore? Quando non ci interessa più niente? Quando?

Vedi poi io sono così, magari oggi pomeriggio non sono più in fase e non riesco più a riflettere tanto, stasera ci torno, domani mattina no, e avanti...
Solo mi chiedo...ha davvero senso impegnarsi e sforzarsi in tutti i modi per poi vedere le cose andare in frantumi? Sapere di avercela fatta non mi basta come consolazione. E cosa si fa quando si devono abbandonare i propri sogni, cosa c'è dopo? Altri sogni? Ma io non voglio altri sogni, io voglio i MIEI sogni...

Dicono "andrà tutto bene alla fine, se non va tutto bene, non è la fine"...io non credo ci sia sempre un lieto fine, oppure bisogna cercare il lato positivo, ma se non c'è? Ci si appella al classico "poteva andare peggio"??
Bella merda....

[...]

silvie11 che sensazione ti da la neve sulle mani? cosa provi guardando un tramonto o sentendo la pelle di qualcuno con le dita? cosa vedi quando distrattamente guardi fuori dalla finestra? cosa provi quando senti un odore che ti piace?
è per la bellezza del mondo e delle cose che si vive. non ti dirò che bisogna costruire per vedere tutto distrutto per fortificarti ancora, è vero ma stupido, non si vive per questo. ti dico di guardare il mondo con occhi nuovi: la bellezza è intrinseca nelle cose. non si lavora per costruire, si costruisce lavorando e in questo modo si vive... e quando si muore, anche se andrà tutto perduto, saprai di aver vissuto.

[silvie11]

La vedo la bellezza delle cose, solo mi chiedo che senso abbia...mi spiego: mi hai fatto delle domande per creare degli esempi, rispondo ovviamente che sono sensazioni piacevoli certo, ma a volte non le sento...e se le sento, mi chiedo perchè sono così e che senso hanno...perchè guardare una determinata cosa mi mette allegria mentre un'altra mi mette tristezza? Perchè non il contrario? Perchè non mi piacciono tutte e due o non le odio? E poi, soprattutto, sapere che questa cosa mi piace e quella no, cosa mi cambia? Avere sensazioni piacevoli o meno, cosa mi cambia?

[...]

dipende dall'importanza che dai al senso delle cose, tutto qui. potresti provare a privarti di qualsiasi piacere per un determinato periodo di tempo, poi capiresti l'importanza dell'avere sensazioni piacevoli... le sensazioni piacevoli servono a vivere bene nonostante i 300 kg di cacca che ti arrivano addosso... se riesci ad apprezzare anche solo una cosa tutto il resto finisce in secondo piano e, a prescindere da tutto, avrai sempre un modo per essere felice. pensi che cambi qualcosa tra lo stare male per ogni minima cosa e l'essere felice indipendentemente da tutto?

[silvie11]

Certo è questione di indipendenza emotiva...credo che il problema sia che quando tutto va male, vivo le sensazioni piacevoli come un contentino, una consolazione...

[...]

perché non vedere le cose al contrario? quando quelle emozioni e sensazioni ci sono, tutto il resto è un aggiunta... ma questo dipende da come si vede il mondo e da come si è... ma capisco che per te vedere le cose come me è impossibile come per me lo è vederle come te. l'unica cosa da fare è cercare il modo migliore per vivere serenamente, solo farlo fa indicibilmente male e dubito che qualcuno oltre a te stessa possa aiutarti.

[Dado]

Silvia non pensare al dopo, pensa al presente, ogni giorno va vissuto e la vita finchè la si vive fa affrontata.

[Dragonheart88]

Sono d'accordo con Davide, quello che sbagli tu, ed è un errore che ho fatto anch'io, è quello di guardare avanti ignorando completamente il presente. Goditi il presente. Pensa alle cose positive che hai. Hai un ragazzo, c***o! E' vero che un rapporto d'amore comporta sia momenti belli che un sacco di problemi, ma pensa se questa situazione non la potessi vivere, pensa se fossi veramente sola...
E soprattutto cerca (e anche questo è difficile, lo so) di ascoltare meno i consigli delle persone, specialmente quelle sconosciute.

Perchè loro fanno tanto i sapientoni da c*lo, navigati, vissuti, che ti dicono come devi vivere credendo di fare cosa buona e giusta. Ma non si rendono conto che i loro pensieri derivano SOLO dalla loro esperienza di vita, che credono sia verità assoluta, per cui quello che loro credono sia sensato o fisiologico o normale o quello che vuoi tu, sono cazzate. Nient'altro che cazzate.

[giainuso]

...e guardandomi intorno stamattina, osservando la gente al bar davanti al cappuccino caldo, le vecchiette con la spesa, i bambini che si capitombolano sulla neve, forze dell'ordine e tutti gli altri al lavoro, che ci andavano, che tornavano, che facevano finta, mi sono chiesta...ma che senso ha tutto questo? E non lo trovo, non c'è niente da fare. Non c'è proprio.
Perchè lavorare? Per mantenersi e costruire, ovvio. E dopo? Cosa rimane DOPO?
E quando è DOPO? Quando si muore? Quando non ci interessa più niente? Quando?

ti dico che sono riflessioni che ogni tanto mi faccio anche io; magari invidiando quelle persone "semplici" che sembra non se le facciano mai e che vadano avanti così , senza pensare troppo, senza farsi troppe domande , apparentemente felici della birra il sabato sera e della battuta con gli amici...

o forse non è vero nemmeno questo e queste stesse domande se le fanno anche loro e come noi a volte non trovano risposta e sembrano sempre spensierati e sereni quando invece dentro non lo sono

non lo silvie11, davvero il senso me lo sono chiesto tante volte..ultimamente mi sto accostando al buddismo e il buddismo ti insegna che ognuno di noi ha in se il potenziale per raggiungere la felicità su questa terra , ogni giorno della propria vita , in armonia con il mondo che ci circonda e forse ora come ora mi sembra la risposta più sensata e ragionevole

forse appunto...