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L'argomento è vasto ed assume un'infinità di sfumature (più di 50 e di tutti i colori, per giunta!!); però è innegabile che al mondo c'è chi prova piacere nel dolore, altrui o proprio. Quanto consoderarlo negativo?
e poi:
è risaputo che l'autolesionismo è basato su una situazione di disagio; ma è sempre così? è una regola fissa?
e poi ancora:
Quanto un autolesonista è masochista e quanto un masochiesta è autolesionista?

Stefano

Benvenuto.

benvenuto.

stephen1x ha scritto:è innegabile che al mondo c'è chi prova piacere nel dolore, altrui o proprio. Quanto consoderarlo negativo?

Secondo me, è negativo se porta la persona a sentirsi male, e vivere male.
E' invece positivo se porta la persona a sentirsi bene - e non reca danno ad altri.

è risaputo che l'autolesionismo è basato su una situazione di disagio; ma è sempre così? è una regola fissa?
e poi ancora:
Quanto un autolesonista è masochista e quanto un masochiesta è autolesionista?

Direi che, di nuovo, quello che fa la differenza è come si sente la persona, specialmente dopo.

Perché molte azioni possono sembrare assurde (sadismo e masochismo, ma anche sport estremi o azioni rischiose, ecc.), ma siccome non c'è un modo "giusto" di vivere che valga per tutti, dipende sempre da quello che ogni persona sceglie.
Quindi non si può giudicare un comportamento valido o meno a priori: bisogna guardare le conseguenze che porta. Non a caso, pratiche un tempo condannate, sono nel tempo diventate accettate e riconosciute legittime (p.es. l'omosessualità).

Quindi, se il masochista o l'autolesionista, dopo che hanno terminato la propria "attività", si sentono bene, soddisfatti, sereni, appagati, in pace con sé e col mondo (o quantomeno in modo simile a prima dell'attività), allora vuol dire che quell'attività è per loro adeguata e positiva.
Se invece si sentono male, tormentati, angosciati o altro, è evidente che quell'attività non è sana per loro.

Per quanto ne sono, gli autolesionisti non si sentono mai bene e sereni. A volte il farsi male dà loro un temporaneo sollievo, ma non c'è mai vera pace.
Per contro, ci sono molti masochisti che fanno pratiche BDSM, e dopo si sentono molto bene e soddisfatti.

Detto in altro modo: se farti male ti fa star bene, ok, perché no? Se invece ti fa stare ancora più male, è evidente che qualcosa non va.
(e se ti fa star meglio per poco, ma poi stai ancora peggio, vale il secondo caso)

Ciao e benvenuto nel Forum.
Prima di tutto vorrei sottolineare la differenza fra autolesionismo e masochismo: un autolesionista non prova piacere nel procurarsi dolore, il suo è un modo per liberare il dolore interiore mentre il masochismo è trarre piacere dal procurasi dolore.
L'autolesionismo è SEMPRE basato su di un malessere interiore.
Per quanto riguarda il BDSM non ci vedo nulla di male, se una cosa piace allora bene.

Per mia esperienza diretta con un amica autolesionista...il BDSM l ha salvata...in qualche modo inspiegabile...dopo 2 anni di autolesionismo..ha scoperto che non si tagliava per liberarsi di qualcosa ,ma perché le piaceva..ognuno vive il dolore a modo proprio,ma ci son casi come questo in cui era il piacere del dolore a farla sentire viva.e a desso non si taglia piu.

Nel rappporto Bdsm si deve fare molta attenzione quando si sceglie un partner. Si deve appurare che non abbia una patologia che sia appunto l'autolesionismo perchè in quel caso si possono avere Delle complicazioni. infatti la prima regola del BDsm è la sicurezza di entrambi i partner. Quindi se una persona ha una patologia, che sia masochismo o autolesionismo, non si può avere un rapporto di questo tipo perchè sarebbe molto pericoloso. La salute è importante, sia interiore che fisica. Quindi se una persona ha un problema gravi di questo tipo non è bene avere un rapporto in cui il rischio sia troppo grande.
Poi comunque, per chiarire, il masochismo è una perversione sessuale, quindi è incluso un rapporto a due. Mentre l'autolesionismo è una patologia che non include il sesso o un partner.

Salve, mi piace farmi del male mi da una pace assurda ma, prima di farlo è come se fossi avvolto da una malinconia piacevole.
non capisco a diatanza di anni come aia possibile...

Eco ha scritto:Salve, mi piace farmi del male mi da una pace assurda ma, prima di farlo è come se fossi avvolto da una malinconia piacevole.
non capisco a diatanza di anni come aia possibile...

Ciao e benvenuto

Non capisco cosa non comprendi: la "pace assurda" o la "malinconia piacevole"?

Cmq, per azzardare una possibile risposta, e riprendendo la distinzione fatta da Georgiana nel post precedente il tuo:

- Se hai una natura masochista, il dolore può provocarti piacere e benessere (anche se, per una mentalità tradizionale, questo appare una contraddizione). Un certo tipo di dolore (non tutti) porta il masochista a sentirsi bene, nutrito, completo. E' un suo bisogno.
Una - parziale - spiegazione è neurofisiologica: lo stimolo del dolore induce la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che provocano sensazione di piacere e benessere.

- Chi è autolesionista, in genere ha una profonda sofferenza interiore, una ferita interna irrisolta e misteriosa. In questi casi il dolore fisico porta (forse anche per l'effetto delle endorfine) un senso di sollievo, liberazione. L'angoscia interna risulta, per un po', arginata.
E' come se il dolore fisico "spegnesse" (o risultasse più sopportabile di) quello psichico ed emotivo.

Questo è il poco che sono riuscito a capire delle due situazioni. Magari può darti qualche spunto
Se vuoi approfondisci e raccontaci come vivi la tua esperienza. Qui non sei solo

Malinconia piacevole, ho creato un argomento dove spiego meglio per non intasare questo con altri discorsi, grazie per il benvenuto..