Come posso descrivere quello che provo? È un vortice di angoscia, di senso di inadeguatezza, disperazione, rabbia, voglia di morire. Sto malissimo.
Mi sono appena tagliata. Taglietti piccoli, ma profondi, spero che non lascino cicatrici troppo evidenti. Perché l'ho fatto? Perché l'ansia mi sta uccidendo. Ho la tachicardia fissa ormai da una settimana. Per cosa poi? Dovevo laurearmi, a dicembre. Ero contenta. Così poi ero libera di andarmene, via, lontano da tutto e ricominciare una nuova vita. Ma la mia relatrice ha iniziato a mettermi i bastoni tra le ruote. Mi ha trattato nel peggiore dei modi e adesso sono in bagno in un angolo che aspetto mi risponda: mi fanno laureare o no?
Che stupidaggini vero? Una stupida formalità. Ma quanto dolore dietro. Può sembrare una sciocchezza ma non lo è, non per me. Ci ho messo secoli a finire gli studi. Mi hanno mantenuto i miei genitori. Sono in debito con loro. Ho 25 anni e non ho un lavoro, non ho la patente, non ho amici, non ho un fidanzato. Sono solo piena di ferite e questa era l'occasione giusta per dimostrare che valgo qualcosa! Ma non valgo un c***o, come già sanno tutti.. Non merito niente. I miei hanno già organizzato cene e feste, mi hanno già fatto dei regali. E dovrò dire loro che no, non mi laureo perché mi hanno considerata non idonea. Perché sono una fallita. Non valgo niente. Non merito di riuscire in qualcosa, di andarmene, di salvarmi. Resterò qui, e impazziró e vivrò con il fantasma di mio cugino che mi sussurra in un orecchio "Non avrai mai la forza di ammazzarti.. Non hai la forza per fare niente, sei una fallita"
Ho chiesto mezz'ora fa alla professoressa se aveva notizie positive o negative.
Sto aspettando. Se la risposta sarà un freddo "negative", tutto il mio universo imploderà. Il mio intero futuro si sgretolerà in una nube di sensi di colpa e frustrazione. Ho retto fino ad ora, ho tenuto duro tutto l'anno, ma se la risposta sarà "negative" credo che non ce la farò più a fingere.